Una fiabesca escursione nel bosco: Ra Gores de Federa
Gores de Fedèra e Rio Federa
di Enrico Maioni
(pubblicato su guidedolomiti.com il 2 ottobre 2021)
Il sentiero Ra Gores de Federa (le Gole di Federa) è stato realizzato dalle Regole d’Ampezzo con l’intento di valorizzare una magnifica zona del territorio ampezzano, ed offre una valida e spettacolare alternativa alla strada asfaltata che collega Campo al Brìte de Fedèra [1].
Il percorso inizia poco sopra il Lago di Pianòzes, o Lago d’Oltres 1172 m, e segue per lunghi tratti l’allegro scorrere del Rio Fedèra, emissario dell’omonimo lago.
Numerosi sono i ponticelli che permettono di superare il torrente nei suoi punti più impervi, e non manca un breve e facile tratto ferrato, realizzato con la consueta maestria dalle Guide Alpine di Cortina.
Il sentiero de ra Gores de Fedèra si sviluppa in un bosco incontaminato, ed è adatto a grandi e piccini.
I pochi passaggi attrezzati presentano difficoltà elementari, ma possono comunque essere evitati facilmente sfruttando un breve percorso che offre un’alternativa al sentiero originale.
Camminando con calma e soffermandosi spesso ad ammirare i giochi d’acqua e le improvvise apparizioni dei monti che contornano la valle d’Ampezzo, il tempo necessario per salire dall’inizio del sentiero fino a Malga Fedèra 1816 m è di circa due ore e mezza.
Una volta giunti a Malga Fedèra consiglio però di fare un ultimo sforzo e con altri venti minuti di cammino raggiungere il Lago di Fedèra ed il vicino rifugio Croda da Lago 2046 m.
Accesso al sentiero Ra Gores de Federa
Da Cortina recarsi in auto in località Campo di Sotto e seguire le indicazioni per il Lago di Pianòzes. Oltrepassare il bivio che porta al lago seguendo le indicazioni per Croda da Lago.
Proseguire per poco più di cento metri fino a trovare sulla destra un ampio parcheggio dove poter lasciare la macchina, nel caso una sbarra impedisse di proseguire. La carrareccia è infatti chiusa soltanto nel periodo di alta stagione.
Se invece la sbarra è aperta, si può proseguire oltre per circa 400 metri per arrivare infine ad uno spiazzo sterrato dove si parcheggia. Attenzione: qui c’è un’altra sbarra, che però serve a chiudere la strada soltanto nei periodi di maggior afflusso turistico. Se vuoi percorrere il sentiero de Ra Gores de Federa per intero devi comunque parcheggiare qui, anche nel caso che la strada sia aperta al traffico.
Itinerario
Mi limito a segnalare i punti salienti del percorso, in quanto l’abbondante segnaletica permette di orientarsi senza alcun problema lungo il sentiero Ra Gores de Federa.
Oltrepassare la sbarra e camminare brevemente lungo la strada fino a giungere la località Barìza in cu, dove inizia il nostro sentiero. Lasciando alla sua destra la strada asfaltata, il cammino si inoltra nel bosco fino a portarti in prossimità della prima delle numerose cascate formate dal Ru de Federa, noto anche come Ru da Comìn. Attraversato un primo ponte, si prosegue in salita, costeggiando il torrente. Superato un altro ponte il sentiero sbuca nuovamente sulla strada asfaltata, per rientrare poco dopo nel bosco.
Una ripida salita a zig-zag conduce ora al Pian del legname, toponimo davvero esplicito. Inizia ora un breve ed avventuroso tratto attrezzato, dove alcune passerelle in ferro ed un cavo metallico permettono si superare, poco sopra il letto del torrente, i passaggi più divertenti.
Attenzione: se la ferratina ti intimorisce è possibile aggirare questo tratto approfittando di un evidente e ben segnalato sentiero secondario che si imbocca sulla destra poco prima.
Con la giusta prudenza ed attenzione, anche i bambini possono superare questa emozionante attraversata.
Per maggior sicurezza, se lo desideri puoi comunque noleggiare in paese il kit da ferrata, utile in questo caso soprattutto per i più piccini.
Superato un bel ponte si inizia a salire, sempre accompagnati del sonoro canto del ruscello e delle cascate che ora puoi contemplare in tutta la loro bellezza.
I salti d’acqua del Rio Fedèra non sono altissimi, ma ciò non toglie che lo spettacolo sia tutto da ammirare.
Ora il sentiero si inoltra nuovamente nel bosco, per poi sbucare sulla strada in prossimità del Ponte di Fedèra 1603 m. Attraversata la strada, proseguiamo in nostro cammino tra Ra Gores di Fedèra, che continuano a stupirci con alcuni caratteristici passaggi tra le rocce. Nel primo tratto incontrerai alcune opere in legno create da artisti locali, che hanno voluto dare un tocco di originalità alla nostra escursione.
L’uscita dal bosco sulla radura di Malga Fedèra riserva una magnifica vista sul Becco di Mezzodì e la Croda da Lago. In breve si raggiunge la malga, dove dopo una meritata sosta valuteremo se proseguire o meno fino al Lago di Fedèra.
Per raggiungere il lago ed il rifugio, bisogna proseguire lungo la strada sterrata che presenta alcune ripide salite, ma sicuramente vale la pena fare quest’ultimo sforzo.
Poco oltre la malga, nel bosco a sinistra della strada crescono numerose piante di mirtillo nero, tanto è vero che tutta la zona si chiama i Jajenèš [2].
Cascatelle nelle Gole di Federa
Per ritornare infine alla vettura ci sono varie possibilità, ma certamente la strada carrabile è il percorso più breve, anche se il meno godibile dal punto di vista escursionistico.
Considerazioni sulla realizzazione del sentiero delle Gole di Federa <
L’acqua è un bene prezioso, ma purtroppo imprenditori poco sensibili al suo vero valore troppo spesso cercano facili guadagni a discapito del bene comune.
Riporto qui di seguito parte di un articolo pubblicato su “Voci di Cortina”, il giornale mensile nato nel maggio del 2004 che si occupa della vita cittadina, della cultura, dell’attualità di Cortina d’Ampezzo.
Nel febbraio 2017 era stato presentato in municipio a Cortina il progetto di un nuovo impianto idroelettrico per sfruttare proprio il Rio Federa. L’idea era di intubare per 1.361 metri il torrente e costruire tutta l’opera sul terreno di proprietà privata delle Regole, a loro scapito.
L’opposizione delle Regole d’Ampezzo, la levata di scudi delle associazioni ambientaliste, le osservazioni dei privati cittadini hanno contribuito alla bocciatura del progetto da parte del Comitato Tecnico Regionale per la valutazione di impatto ambientale. Il Decreto del 29 agosto 2019 specifica – a conclusione delle 40 pagine di valutazioni – che “complessivamente l’intervento comporta effetti ambientali negativi significativi”.
In pratica, nello stesso momento in cui la Commissione bocciava il (quasi) prosciugamento del torrente per uso privato, lo stesso sito è stato valorizzato per un uso collettivo rispettoso dell’ambiente e della vocazione all’ospitalità turistica della nostra cittadina.
Clicca sul link per leggere l’articolo completo.
Dunque, la realizzazione del sentiero Gores de Federa, o delle Gole di Federa che dir si voglia, di certo non ha recato alcun danno ambientale, ma al contrario è servita a valorizzare in maniera sostenibile una magnifica zona del territorio di Cortina. Così si legge nel sito delle Regole d’Ampezzo:
“Fra i motivi di fondo che hanno indotto le Regole a proporre un itinerario di questo genere, sull’onda positiva di quello già collaudato e conosciuto dei Canyons e delle Cascate di Fanes e Travenanzes, vi è anche l’intenzione di portare residenti e appassionati a meglio conoscere le bellezze naturali legate ai corsi d’acqua e a far comprendere il valore immateriale di cui essi sono portatori, al di là della mera energia idroelettrica che essi sviluppano nella loro discesa verso valle e che è attualmente nel mirino di molti sfruttatori. L’energia si può produrre anche altrove, mentre la bellezza di questi corsi d’acqua è irreplicabile ed è una ricchezza che solo le valli ampezzane e poche altre possiedono.”
Nota: forse avrai notato che nel testo riporto sia la voce Gores de Federa che Gores de Fedèra. Il termine corretto è Fedèra, ma per una miglior indicizzazione in rete ho voluto dar maggior rilievo a Federa.
Riassumendo
Dove si trova Gores de Federa?
Il sentiero Gores de Federa inizia poco a monte del Lago di Pianozes e finisce nei pressi di Malga Fedèra, sotto la Croda da Lago, nel comune di Cortina d’Ampezzo.
È difficile il sentiero attrezzato Gores de Federa?
No, il breve tratto attrezzato non presenta alcuna difficoltà tecnica. Si tratta di costeggiare il torrente sulla sua sinistra orografica, a pochi metri dall’acqua. Un cavo metallico funge da corrimano, mentre per i piedi sono presenti alcune griglie. Solo in un paio di punti bisogna sfruttare gli appoggi naturali della roccia, ma pur sempre assistiti dal cavo metallico.
Quanto tempo dura la camminata del sentiero Gores de Federa?
Il percorso integrale, in salita, richiede circa due ore, camminando senza fretta.
Che dislivello supera il sentiero Gores de Fedèra?
Dal primo parcheggio a Malga Federa il dislivello è di circa 615 m.
Dal secondo parcheggio a Malga Federa il dislivello è di circa 560 m.
Se vuoi proseguire da Malga Federa fino al rifugio Croda da Lago ci sono ancora 230 m di dislivello.
Cosa significa Gores de Fedèra?
In ladino ampezzano “Gores” significa “Gole” (gola = vallata molto profonda a forma di corridoio, incisa da un fiume). Fedèra è invece il nome della zona, ed il termine significa ovile.
A proposito di Barìza in cu
All’inizio del sentiero delle Gole di Federa un segnavia riporta il nome del luogo, “Bariza in cu”. Chi come me parla il ladino ampezzano rimane incuriosito da questo toponimo, in quanto non è facile da interpretare.
Bisogna innanzitutto comprendere i due termini:
1) Barìza:
era un bariletto con ansa sul fianco, capacità di circa 10 litri, fatto tutto in legno. Al tempo dei grandi tagli boschivi gli operai erano divisi in gruppi ed ognuno aveva il suo ragazzo ( šcotón ), che provvedeva l’acqua da bere. Il prezioso liquido a volte si trovava assai distante dal luogo di lavoro.
Lo šcotón faceva da spola da un boscaiolo all’altro, e una volta finita la provvista d’acqua ritornava alla fontana per riempire la sua barìza, che trasportava a spalla mediante un bastone ricurvo, il bigòl.
2)in cu:
andare “in cu” significa cadere.
Un’altra cosa da sapere, per meglio capire il significato di Barìza in cu, è questa:
oltre a nome e cognome, a Cortina d’Ampezzo si usa un soprannome. Un cognome può essere il medesimo per molte famiglie, non necessariamente parenti tra loro. Per distinguerle si ricorre al soragnòn.
Alcuni esempi di soprannomi ampezzani sono: Mardochèo, Grìš , Zachèo, Coleto, Lète, Deo, e anche Barìza.
È presumibile quindi che il bariletto fosse sfuggito di mano allo šcotón mentre cadeva, oppure che in località Barìza in cu cadde uno šcotón dal soprannome Barìza.
Note
1) Brìte significa malga, ricovero montano per animali e loro guardiani.
1bis) In ladino ampezzano Fedèra significa ovile e deriva da fèda “pecora”. Nell’ampio spazio davanti alla malga un tempo si pascolavano solo ovini, che vennero poi sostituiti da manzi e vitelli. Inutile dire che è questo alpeggio a dare il nome – Fedèra – alla valle che stiamo percorrendo, al torrente, al lago da cui esso nasce e a tutta il resto (tratto da: “Pallidi nomi di monti”, di Lorenza Russo).
2) I Jajenèš piante di mirtillo nero, Jajenéi la pianta. Jàjena frutto di mirtillo nero, plurale Jàjeneš.
Molto bello, anche se non amo tutti ‘sti cartelli indicatori messi in montagna. In particolare mi è piaciuta la spiegazione finale dei termini. Articolo colto, curato e raffinato.
Molto interessante. Frequento ogni estate quelle zone e conosco il posto in particolare, può essere un motivo per tornarci e passare una giornata tranquilla.
Grazie.
Articolo molto interessante!