Terraforma torna a Villa Arconati, alle porte di Milano, il 9-10-11 giugno 2023. Per ogni informazione pratica e per il programma dettagliato, vedi il sito di Terraforma.
Il terraforming è il processo teorico in cui la vita su un pianeta diventa possibile attraverso la creazione di un’atmosfera. Terraforma è il manifesto della nostra convinzione che nuove dimensioni possano ora essere terraformate. Un festival di tre giorni in cui la musica è il catalizzatore: un baricentro senza tempo per le energie, con un punto di rottura da cui suoni e immagini creano un senso di sospensione capace di indirizzarci verso nuove percezioni.
Terraforma innova il concetto di esperienza musicale enfatizzando il rapporto tra evento e impatto, incubando stati d’animo e forme di sensibilità durevoli nel tempo. Vogliamo allevare un nuovo concetto di ascolto, per racchiudere tutto ciò che la musica esprime e rivela; lascia che sia dentro, intorno o fuori di noi, della nostra società e del mondo.
Terraforma si svolge nel bosco di Villa Arconati alle porte di Milano e coinvolge artisti che sperimentano nuovi modi per ridurre la distanza tra arte e vita. La musica e il suo ascolto riportano l’uomo alle sue frequenze naturali dove il senso del ritmo è nuovamente legato all’ambiente. Terraforma è organizzata secondo pratiche sostenibili, integrando aspetti dalla produzione al consumo delle risorse.
Una struttura organica dove l’aspetto musicale si integra con le installazioni realizzate da artisti e artigiani, e dove incontri e workshop offriranno momenti di meditazione, coinvolgendo attivamente il pubblico. L’intreccio di dimensioni musicali, artistiche e ambientali formerà un’atmosfera capace di stimolare la sensibilità dell’ascoltatore a pensare al presente e al futuro in modo nuovo, un’innovazione culturale che scaturisce dal rispetto dell’altro e dell’ambiente.
L’eccitazione sboccia man mano che ci si avvicina. E’ con orgoglio che viene comunicato il programma musicale completo di Terraforma 2023!
Sono nuovi undici atti alla “formazione”, comprese le esibizioni dal vivo di Actress che presenterà un’esperienza audiovisiva immersiva nel labirinto del festival; il leggendario e storico gruppo di musicisti di trance Sufi del Marocco, The Master Musicians of Jajouka guidato da Bachir Attar, allieterà il pubblico con i loro ritmi e melodie altamente complessi eseguiti con strumenti tradizionali. L’esperta poliritmica congolese-belga Nkisi eseguirà il suo nuovo viscerale spettacolo dal vivo, “Invisible Gestures”, attingendo alla sua ricerca sugli effetti vibrazionali sul corpo insieme alle antiche tradizioni. Sulla scia del loro album collaborativo Scotch Rolex e Shackleton presenteranno un atto dal vivo che combina il loro ethos punk surrealista e le freak out cosmiche del synth e i riverberi soprannominati. Gruppo performativo italiano Salò che combina psichedelia, noise, avant rock, teatralità e un gusto distinto per l’interazione con il pubblico. Inoltre, Thomas Ankersmit che illuminerà il palco del Labyrinth con una performance che celebra il 50° anniversario del sintetizzatore Serge Modular, il suo strumento principale, che è uno degli strumenti elettronici più potenti e versatili dell’era analogica per i suoi potenti fenomeni acustici come vibrazioni infrasoniche.
Ad avere il controllo delle esibizioni del DJ ci saranno ASMARA, un artista che ha collaborato all’ultimo album di Kelela, che creerà un set ispirato al club di Baltimora; la produttrice e DJ di origine tunisina e residente in Francia DEENA ABDELWAHED che presenterà un set che coniugherà la diversità della musica araba con l’attuale musica dance d’avanguardia; Lamin Fofana, noto per il suo lavoro che mette in discussione il movimento, la migrazione, l’alienazione e l’appartenenza di persone e tempo, che offrirà una performance multisensoriale con composizioni musicali originali, registrazioni sul campo e materiale d’archivio; così come OKO DJ b2b Nosedrip, incontro unico dell’artista francese residente ad Atene e fondatore di LYL Radio, OKO DJ, con il fondatore dell’ammirato marchio belga Stroom: insieme formano un legame di selettori profondi e di sinistra.
“La caratteristica più distintiva di Terraforma è la sua magnifica cornice: un palazzo e una casa per le vacanze acquisita dalla famiglia milanese Arconati della classe sociale nobile italiana. Anni di restauro in loco hanno rinnovato e recuperato alcuni dei capolavori scultorei originali che compongono i teatri e le fontane in marmo-arenaria disposte intorno al parco (Appunti sullo spettacolo: Terraforma & Nextones 2022 di Jazmina Figueroa su Flash Art)”.
Jim C. Nedd – ‘To Your Scattered Bodies Go‘
Per ogni edizione, Terraforma invita un artista ospite a interpretare l’identità visiva del festival. Per il 2023, l’artista milanese Jim C. Nedd ha sviluppato le immagini dell’edizione. È la prima volta che un artista porta il linguaggio fotografico nella storia di Terraforma. La serie è un viaggio fotografico attraverso i dettagli dei corpi umani che si fondono dal denso fango del vulcano El Totumo nel nord della Colombia. Prendendo spunto dalla mitologia popolare come la Mud Parade di Rio de Janeiro e da festival post-moderni come Re Nudo o Woodstock, quando all’apice dell’euforia collettiva la gente iniziava a saltare e ballare nel fango, il lavoro di Nedd si concentra sull’atto di immergersi in acque fangose come momento di liberazione emotiva e fisica. Poiché è il simbolo dell’infinita creatività della Terra, il fango diventa anche rappresentativo del processo di Terraforming,
Terraforma torna a Villa Arconati il 9-10-11 giugno 2023. Dopo l’edizione follemente intensa dello scorso luglio 2022, gli organizzatori sono più che motivati a portare il festival a un livello superiore. Il primo passo è stato anticipare le date per evitare ondate di calore in un periodo di riscaldamento globale sempre crescente. Poi si è ridotta la capienza del festival, portandolo a quello che era prima della Pandemia. Terraforma non crede nella crescita a tutti i costi, e questi due passaggi permetteranno di non sovraccaricare l’ambiente della verde terra di Villa Arconati. Si è lavorato sodo per fornire un’esperienza migliore e per migliorare le capacità di soddisfare i bisogni fondamentali ma essenziali della comunità. Nel frattempo è stato messo insieme il programma più vario e sconvolgente di sempre, reintroducendo workshop, panel e un nuovo spazio espositivo.
Nel 2022, Terraforma e Space Caviar hanno presentato il nuovo Vaia Stage, che prende il nome dall’evento meteorologico estremo avvenuto nel 2018 in alcune regioni del Nord-est d’Italia che ha distrutto circa 42.500 ettari di foresta. Il palcoscenico è interamente costruito in legno di alberi abbattuti dalla tempesta Vaia per aiutare la comunità a utilizzare l’enorme quantità di legname che hanno investito per rimuovere dalle montagne prima che marcisse. Grazie ai volontari, il Vaia Stage è stato assemblato durante il Vaia Stage Workshop tenutosi ad Abraxa. Video completo.
Terraforma Journal è un nuovo progetto editoriale di Terraforma. Una pubblicazione semestrale che esplora l’intersezione tra suono, arte, ecologia e cultura contemporanea in generale. Terraforma Journal — il numero 3 esplora le possibilità generative del processo sintetico attraverso una poliedrica linea di ricerca che collega il suono, la musica e i metodi adiacenti di generazione del suono nell’elettronica audio a campi come l’intelligenza artificiale, l’ecologia, il linguaggio, la logica e tutto il resto nel mezzo. In chimica, fisica, elettronica, filosofia, linguistica, musica, suono, arte e letteratura, la “sintesi” è la combinazione di componenti o elementi per formare un tutto connesso. The Issue esplora l’argomento attraverso le parole e le immagini di Amnesia Scanner, Deep Fake, Chris Korda, Hanne Lippard e molti altri.
Terraforma è ideato e realizzato da Threes Productions per riflettere i capisaldi della sua mission: sostenibilità ma anche rigenerazione ambientale, sociale e culturale.
