Combattere il cambiamento climatico, continuando a visitare il mondo, è possibile. Significa prediligere un turismo responsabile che riduca le emissioni, valorizzi l’economia e sostenga le comunità locali con acquisti e consumazioni sul posto. Una visione ragionata del futuro, che porti al raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
Valencia: Capitale Verde Europea
(protagonista dell’ecoturismo 2024)
a cura della Redazione di greenandblue.it
(pubblicato su greenandblue.it il 19 gennaio 2024)
Sostenibilità è ancora la parola d’ordine del 2024. Ci sono città che hanno cominciato da tempo a trasformarsi in virtuose capitali, impegnate in sforzi che migliorino l’ambiente e la qualità della vita dei propri cittadini e dei turisti.
Esempio principe di questa filosofia è Valencia, al punto da essere stata eletta nel 2024 Capitale Verde Europea. Questo premio, assegnato dalla Commissione Europea, prende in considerazione fattori rilevanti come i numerosi spazi verdi e le iniziative di mobilità sostenibile che si possono vagliare in città.
Valencia dispone di più di 200 chilometri di piste ciclabili e un’orografia pressoché pianeggiante, dove circolare su due ruote è sia un piacere che la forma più sostenibile per visitare le attrazioni turistiche principali. A proposito di due ruote, per chi apprezza muoversi in libertà facendo un po’ di sport, è disponibile il noleggio dei pattini: con le rotelle ecologiche si arriva ovunque, calcolando nel tour anche uno stop per una pausa tranquilla in uno dei quasi cinque milioni di metri quadrati di zone verdi.
Per i più attivi, invece, la scelta migliore è quella di passeggiare per scoprire gli angoli più nascosti della Capitale del Turia: ci sono a disposizione ben 94 km2 di zone pedonali che includono nuovi spazi in piazza de la Reina, piazza dell’Ayuntamiento, piazza Brujas o, ancora, tra il Mercato Centrale e La Lonja.
Il Jardín del Turia, il più grande polmone verde della città, è una tappa da non perdere per coloro che amano immergersi nella natura: dispone di un percorso di nove chilometri tra giardini, spazi sportivi e svago che attraversa il centro proprio dove un tempo scorreva il fiume Turia. Inoltre, per continuare a scoprire la città attraverso i suoi giardini, l’itinerario all’insegna del verde prevede la visita ai Jardines del Real (o Jardines de Viveros) e al Parque Central con oltre 100.000 metri quadrati di terreno, dove si ha la sensazione di essere a contatto con la natura senza aver lasciato la città, e agli angoli nascosti dei romantici giardini di Monforte.
La Capitale Verde Europea è anche chiamata la dispensa del mondo, grazie a La Huerta (in italiano l’orto): intorno a Valencia ci sono 120 km2 di fertili frutteti e orti dove gli ortaggi si esportano e nel contempo forniscono i ristoranti e i mercati locali. La Huerta valenciana garantisce un’autentica cucina di prossimità, con prodotti di stagione che lasciano pochissime impronte ambientali.
La gastronomia a km0 è uno dei motivi per cui la città è stata nominata Capitale dell’Alimentazione Urbana Sostenibile nel 2017: per apprezzare questo impegno concretamente è consigliata una passeggiata tra le bancarelle del Mercato Centrale o la visita in uno dei mercati municipali dove acquistare i prodotti più freschi, per uno spuntino sul posto o per portarli a casa e cucinarli.
Valencia punta sul turismo rispettoso dell’ambiente, includendo uno studio innovativo che mira a rivedere e migliorare l’impronta di carbonio delle attività turistiche. In città, un punto di partenza fondamentale per esercitare l’ecoturismo è l’eliminazione delle bottiglie di plastica: nella piazza del Ayuntamiento, nel lungomare e nella Città delle Arti e delle Scienze, tra gli altri, sono disponibili fontane con acqua filtrata e refrigerata che aiutano a rinfrescarsi e a combattere il caldo.
A El Saler si trova un esempio di come la plastica riciclata può avere una seconda vita: il marciapiede costruito nel Parador è composto di 60 chili di plastica raccolti dai volontari sulla spiaggia stessa, oltre ad altri 600 chili di questo materiale riciclato.
Il comune di Valencia ha fortemente incentivato l’immersione con il mondo naturale circostante, come testimonia l’area naturale dell’Albufera, parco con il più grande lago d’acqua dolce della Spagna: in questa importante zona umida si ha la percezione di essere integrati nella natura, dove vivono e prosperano specie animali tra anatre, aironi o cormorani.
Imperdibile la passeggiata lungo i percorsi segnalati come anche perdersi nelle spiagge selvagge, senza trascurare il rilassante bird watching nella riserva naturale del Racó de l’Olla: ci sono oltre 300 specie di uccelli acquatici che hanno scelto questo spazio naturale come habitat. Il luogo migliore per avvistare i volatili nella riserva è tra La Devesa e l’Albufera.
Per chi, infine, predilige il mare nel 2023 la Regione di Valencia ha ricevuto 135 bandiere blu, sei delle quali si trovano a Valencia:Cabanyal, El Saler, La Devesa, La Garrofera, Malvarrosa e Recatí-Perellonet. Una delle grandi visioni sostenibili è quella di scoprire Valencia durante l’estate approfittando di queste spiagge con un tuffo in acqua durante la giornata, mentre al tramonto è tradizione passeggiare sulla spiaggia di Malvarrosa o El Saler e godere dello spettacolo naturale quotidiano in un luogo unico.
Sembra il paese di Bengodi, dove forse qualcuno lavora ma non ha il tempo di giocare con la bicicletta.