Dieci anni di inclusione in montagna

A cura della Redazione di Outdoor Magazine

Dal 2015, anno della prima edizione, ogni estate sulle Dolomiti di Brenta, con il sostegno di Montura, si ripete il week end dell’evento Brenta Open

Si scalano insieme le cime iconiche delle nostre montagne e una volta raggiunta la vetta, la musica, che fa eco da una cima all’altra, celebra un momento speciale e grazie al suo messaggio universale penetra qualsiasi barriera”, afferma la guida alpina di San Lorenzo in Banale, Simone Elmi, presidente di Dolomiti Open. L’accesso alle montagne, indipendentemente dal livello di abilità e stato psicofisico è una conquista eccezionale: l’ambiente naturale è infatti quello dove, più che le barriere architettoniche, entrano in gioco quelle legate alla forza morale, al carattere e alle qualità umane che spesso sono direttamente legate alle difficoltà affrontate nella vita. Quello che si svolgerà dal 13 al 21 luglio 2024 in Trentino è stato definito come “l’evento più inclusivo delle Dolomiti, attraverso il quale viene celebrato il tema dell’inclusione e che pone al centro l’individuo e la sua volontà”.

Per Alberto Benchimol, presidente di Sporfund, un altro dei partner fondatori, “un bene comunitario come le Dolomiti, riconosciute tali dall’Unesco nel 2009, appartiene realmente all’umanità solo se diventa fruibile da tutti. La forza di volontà e la fiducia in sé stessi, riescono a far superare con soluzioni inaspettate barriere naturali, che nell’immaginario appaiono insormontabili.” L’idea di realizzare le “Vie Normali” ha preso forma nel 2016, quando gli organizzatori di Brenta Open hanno chiesto al collegio delle Guide Alpine del Trentino un contributo per sistemare la via normale da nord di cima Brenta. Perché, se una, non anche le altre? Così a distanza di 90 anni dall’ideazione della Via delle Bocchette, le Guide Alpine hanno pensato ad una nuova alta via alpinistica collegando le vie normali riattrezzate e sistemate per dare la possibilità alle generazioni future di avvicinarsi alla bellezza delle guglie dolomitiche. “Guardare indietro per andare avanti”, ricorda Elmi. “La traversata del gruppo delle Dolomiti di Brenta da sud a nord scalando tutte le cime principali, per una grande esperienza alpinistica totalizzante. Nove cime sopra o intorno ai 3000 m., nove giorni di traversata con pernottamenti in rifugi e bivacchi, 40 km di traversata lungo sentieri, pareti, vie ferrate”.

 “Il percorso della “Via delle Normali” simbolicamente include il significato più profondo dell’essere umano”, afferma Alberto Benchimol. “La volontà dell’individuo, il superamento delle barriere fisiche e mentali, grazie anche all’esperienza meravigliosa della forza del gruppo. L’intento del decennale è quello di ripercorrere la Via delle Normali nelle Dolomiti di Brenta, giorni in cui le scalate, i momenti in rifugio, le persone che si uniranno ad ogni tappa, la musica, gli eventi in quota, costituiranno un filo conduttore che unirà in modo ancor più simbolico Dolomiti, persone e ideali”.

La “traversata” delle cime delle Dolomiti di Brenta si chiuderà al rifugio Graffer, a monte di Madonna di Campiglio, con un week end ricco di momenti sportivi e culturali, compreso un nuovo spettacolo della compagnia Slegati. Per incontrare i partecipanti lungo l’itinerario o partecipare alla salita al rifugio Graffer il 20 e 21 luglio i contatti sono: info@dolomiti-open.org. marketing@visitdolomitipaganella.it

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