Approvato il decreto “libera caccia”

La protesta degli animalisti contro il testo pubblicato in gazzetta Enpa: «Un colpo mortale alla biodiversità». Bonelli (Avs): la Destra approva golpe contro la natura.

Approvato il decreto «libera caccia»
(critiche animaliste al piano per il contenimento della fauna selvatica)
di Silvia Morosi
(pubblicato su corriere.it il 23 luglio 2023)

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo luglio scorso, con un decreto del ministro dell’Ambiente (varato di concerto con il ministro dell’Agricoltura), il «Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica». Uno «strumento programmatico e di coordinamento» di durata quinquennale, fortemente criticato da parte delle associazioni animaliste. Come ricorda ad esempio l’Ente nazionale per la protezione degli animali e dell’ambiente (Enpa), il testo «autorizza le Regioni ad ammazzare gli animali con ogni mezzo possibile: reti, fucili laser, richiami vivi, animali impagliati, persino l’arco per non fare torto alle tradizioni medievali». E, contrariamente a quanto sostenuto dall’esecutivo, «non riguarda solo i cinghiali ma ogni specie selvatica arbitrariamente ritenuta “pericolosa”, anche se non è chiaro in base a quali criteri scientifici e per quale motivo. Per questo il Piano infligge un colpo mortale alla nostra biodiversità».

Tra i principali aspetti contestati dall’Enpa c’è ad esempio il punto 3.1.13 che prevede la commercializzazione su vasta scala della carne degli animali selvatici, da conferire a degli appositi centri di lavorazione della selvaggina. Peraltro – denuncia Enpa – «si prevede espressamente che gli animali potranno essere uccisi non soltanto da operatori del settore pubblico, ma da cacciatori e addirittura da società private. Insomma siamo arrivati alla follia dei contractor per i selvatici». In un Paese civile – conclude Enpa – «chiunque abbia lavorato alla stesura del Piano dovrebbe sentire il dovere morale di rassegnare le proprie dimissioni. Di tutela ambientale e animale qui non c’è proprio nulla».

A criticare il Piano anche Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa verde e deputato di Alleanza verdi e sinistra, chiarendo con l’approvazione del decreto «libera caccia» il governo «ha ridotto il parere Ispra sugli abbattimenti e ha ricostituito il comitato tecnico faunistico venatorio eliminandone praticamente la presenza degli ambientalisti, offrendo così la maggioranza ai cacciatori. Un vero e proprio golpe contro la natura e la biodiversità: infatti i cacciatori, proprietari fondiari e contractor potranno abbattere anche cervi, stambecchi e lupi, con ogni tipo di mezzo». Dietro la votazione, sottolinea Bonelli, «è stato svelato così il motivo per cui la destra ha votato in Europa contro la legge sulla Natura: perché continuano a far favori a cacciatori e produttori di armi. Noi siamo già a lavoro per impugnare questo decreto».

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1 Comments

  1. says: Grazia

    Oltre a preoccuparmi per l’equilibrio degli ecosistemi – in cui gli umani sono inseriti, benché se ne dimentichino – mi allarma il dilagare di autorizzazioni all’uso delle armi da parte di privati e non.

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