Non è posto per gatti

A Cogne, dai 15 ai 25 felini spariti nel nulla tra giugno e luglio 2025. Un residente: «In giro c’è gente cattiva, a Lillaz qualche settimana fa un cane è stato avvelenato». Il sindaco Franco Allera: «La polizia locale sta redigendo un rapporto per la Procura».

Cogne, una taglia da mille euro e uno psicologo criminale
(per trovare il serial killer dei gatti)
di Floriana Rullo
(pubblicato su torino.corriere.it il 7 agosto 2025)

Una taglia da mille euro e uno psicologo criminale per indagare sul mistero dei 15 gatti spariti nel nulla a Cogne, in Valle d’Aosta. La proposta arriva direttamente dall’Aidaa, l’Associazione italiana per la difesa degli animali e l’ambiente, decisa a far luce sulle sparizioni dei felini avvenute da fine giugno ad oggi tra il villaggio di Lillaz e Sonveulla. E così entrerà in scena un profiler, ovvero uno psicologo criminale che analizzerà case e luoghi delle sparizioni per tracciare un profilo del possibile killer di felini. 

L’incarico al profiler
«Abbiamo deciso di studiare il personaggio che potrebbe essere il serial killer dei gatti dando l’incarico a un profiler di fornirci un identikit psicologico del presunto responsabile delle sparizioni dei gatti – spiegano dall’Aidaa – Come associazione abbiamo anche deciso di istituire una ricompensa di mille euro a chi con la sua denuncia alle forze dell’ordine, che si stanno occupando della vicenda, aiuterà a individuare il responsabile di questi fatti criminosi».

Gli indizi
Al momento infatti si esclude che le sparizioni siano frutto di predatori animali. Due gli indizi in tal senso: il ritrovamento in un prato del collarino dotato di un trasmettitore Gps disattivato, e due gattini trovati morti nei sacchetti della spazzatura, gettati in un cassonetto. L’amministrazione comunale in tal senso ha anche diffuso una nota: «In merito agli smarrimenti di gatti avvenuti nelle ultime settimane, principalmente nelle zone di Sonveulla e Lillaz, sono state contattate le autorità competenti. In caso di allontanamento degli animali domestici da casa si consiglia di contattare la sede dei carabinieri o la polizia locale».

Cogne e il mistero dei 25 gatti scomparsi
di Simona Lorenzetti
(pubblicato su torino.corriere.it il 9 agosto 2025)

Se i gatti scomparissero dal mondo. Lo scrittore giapponese Kawamura Genki prova a immaginarlo in una favola moderna che invita alla riflessione sulle cose importanti della vita. Ma quanto sembra stia accadendo nel paese montano di Cogne, incastonato tra le bellezze naturali del parco del Gran Paradiso, assomiglia più al prologo di un romanzo noir. Abbandonando gli immaginari letterari e le tante leggende che potrebbero fare da sfondo alla narrazione cronachistica, c’è un dato che preoccupa residenti e turisti abituali: tra giugno e luglio ben 25 felini sarebbero spariti nel nulla (Da 15 il numero è salito a 25 in due giorni e in due titoli di articolo, NdR). Gatti non del tutto casalinghi, abituati a vivere all’aperto, a volte dal carattere più docile altre più schivo e diffidente verso gli estranei.

Arrivando nel centro del paese, con le locande che invitano anche in estate a mangiare polenta e funghi e le botteghe di prodotti tipici, si potrebbe immaginare di vedere pali della luce, vetrine e bacheche tappezzate di volantini con le foto dei gatti che non hanno fatto ritorno. Non è così, gli unici manifesti che spuntano qua e là — il più evidente è nella piazzetta su cui si affaccia il municipio — ritraggono un gattone rosso di nome Joy. La sua proprietaria, Simona, li ha affissi qualche settimana fa ed è stata tra le prime a sporgere denuncia. Joy manca da casa dal 16 luglio 2025 e l’appello è stato postato anche sulla bacheca del gruppo Facebook «Sei di Cogne se…». «Joy ha 5 anni, non torna a casa da 2 giorni — scrive il 18 luglio Simona — e non era mai successo… è un gatto molto libero e si vede girovagare per Cogne molto spesso… viene con me al lavoro e mi riaccompagna a casa. Mi appello a chi in buona fede ha pensato non avesse una casa e potrebbe averlo preso… vi prego riportatemi il mio Joy». Ancora oggi nessuno sa che fine abbia fatto.

Oscar

Sulla stessa pagina social si leggono numerosi appelli che raccontano l’ansia di altri proprietari. Zede Focaraccio, titolare del negozio «Qua la zampa», il 27 luglio ha postato la foto di Genepy, un giovane maschio bianco con striature nere: «È di una mia cliente, lei non è molto pratica con i social e mi ha chiesto il favore». Il gatto aveva collarino e Gps, trovati poi in mezzo ai prati tra Cogne e Lillaz. 

Barbara, che lavora nel negozio di souvenir, da dieci giorni spera che Oscar, sei anni, torni a casa: «È un gatto libero, ma fin da cucciolo passa le giornate nel mio giardino, dove ha una cuccia e cibo a volontà. Non aveva bisogno di andare a caccia. Ho gestito da sola una colonia, riuscendo a sterilizzare le gatte e a trovare adozioni ai cuccioli. Oscar, invece, è rimasto con me». Insiste, Barbara: «L’amministrazione pensa che i gatti siano stati investiti o diventati il pasto di qualche animale predatore. Qui ci sono molte volpi, spesso una la vedevo nel mio giardino e interagiva con Oscar: stavano insieme sdraiati al sole. La cosa strana è che entrambi sono spariti lo stesso giorno».

Luna

Christian Vullo abita nella frazione di Montroz e ha denunciato la sparizione di due gatti: «La mamma e il papà dei cuccioli che ho adottato. Loro sono un po’ schivi, ho faticato a prendere la gatta per poi sterilizzarla, quindi dubito siano stati rapiti. Non so cosa sia successo, ma anche i gatti dei miei vicini sono scomparsi. Un po’ strano lo è. La mattina ho dato loro da mangiare e poi la sera non c’erano più. In giro c’è gente cattiva, a Lillaz qualche settimana fa un cane è stato avvelenato». Insomma, l’inquietudine serpeggia tra gli abitanti. Anche Alberto Vercelli ha casa a Montroz: «Siamo venuti in vacanza con i nostri due gatti. Stanno in giardino, ma solo se ci siamo noi. E la sera rientrano. Mia moglie è un po’ impensierita».

Genepy

Chi invece è preoccupato è il sindaco Franco Allera. Non tanto per le sparizioni, che ritiene «essere fisiologiche in un contesto montano pieno di animali predatori, e in questa stagione anche di turisti e auto», quanto per lo sconquasso mediatico intorno a questo presunto mistero: «Ma stiamo scherzando? Serial killer dei gatti? Si parla di 25 gatti scomparsi, ma noi abbiamo solo 8 denunce, comprese quelle raccolte dai carabinieri». Allera spiega che i social hanno trasformato singoli episodi in un caso: «I gatti qui vivono liberi, è normale in montagna. Ed è altrettanto normale che vengano cacciati o investiti di notte. La polizia locale sta redigendo un rapporto per la Procura. E ora un’associazione animalista, con la quale noi peraltro non abbiamo mai parlato, vuole mandarci su un profiler? È tutto una follia».

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4 Comments

  1. says: Ratman

    I gatti sono un flagello per l’ecosistema.
    Questa storia del profiler è il solito degenero da fanatici.

  2. says: Anna Deufemia

    Bisogna assolutamente che il sindaco si dia una mossa e non prendere con leggerezza questo caso . Non capisco come si può pensare che tutti questi gatti in questo periodo siano scomparsi per fisiologica , il comune deve proteggere i propri animali.Cercate tutti insieme le telecamere sono di grande aiuto

  3. says: antoniomereu

    I gatti sono un flagello per l ecosistema
    F.to Ratman

    …troppo divertente…!🤣

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