Presentazione di “Ombre sulla neve”, di Luigi Casanova

Presentazione di Ombre sulla neve, di Luigi Casanova
ISBN: 9788865164594, Anno: 2022, Prezzo: 15,00€
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Ombre sulla neve
(Milano-Cortina 2026. Il “libro bianco” delle Olimpiadi invernali)

Olimpiadi 2026: facciamo il tifo per gli atleti ma anche per l’ambiente! Un libro che non fa sconti a chi – come sempre – sfrutta i “grandi eventi” per i propri affari e interessi, senza curarsi dei bisogni reali del territorio e di chi lo abita. Un invito a informarsi e ribellarsi, nel nome della montagna.

Un’inchiesta sui Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026. Perché si può amare lo sport ma raccontare come questo “grande evento” – al pari di altri in passato – abbia un impatto devastante sul territorio alpino e i suoi abitanti.

Questo libro, infatti, con la forza dei fatti e dei numeri, smentisce la favola dell’Olimpiade “a costo zero e sostenibile” e denuncia l’assenza di una valutazione ambientale complessiva a livello nazionale e di un confronto aperto con cittadini e associazioni ambientaliste.

E inoltre l’invadenza di infrastrutture insostenibili come le opere stradali inquinanti, i palazzetti-cattedrali nel deserto e gli ampliamenti dei domini sciistici che coinvolgono tre Regioni, Trentino-Alto Adige, Veneto e Lombardia, oltre alla città di Milano.

L’alternativa? Un’etica che dia una nuova dignità alla montagna e combatta davvero lo spopolamento, con piccole opere che hanno una ricaduta sociale positiva sul territorio, rispettando i valori identitari delle alte quote – come la sobrietà – e i reali bisogni: servizi, sanità, lavoro, un turismo diverso.

Con la stimolante prefazione di Vanda Bonardo, naturalista, insegnante, attivista e responsabile nazionale Alpi di Legambiente e membro del direttivo Cipra Italia.

In libreria dal 2 dicembre 2022. Disponibile per pre-ordini dal sito di Altreconomia, spedizioni dal 23 novembre.

Ecco cosa ne scrive l’autore:
E’ un libro che è stato realizzato grazie alla intensa collaborazione con i territori interessate all’evento olimpico 2026. Senza gli apporti dei comitati locali non sarebbe stata possibile tanta completezza. Cadore, Milano, Valtellina, Trentino, Alto Adige.
E’ un libro che brevemente parte dalle olimpiadi di Pechino, analizza la contrarietà storica delle associazioni ambientaliste delle Alpi contro i grandi eventi sportivi nelle Alpi. Passa poi ad analizzare il percorso della candidatura, la nascita della Fondazione Milano Cortina 2026 e Infrastrutture Milano Cortina 2026 Spa e le diverse funzioni.
Si entra nel merito del fallimento dei tre obiettivi previsti dal CIO e dal dossier di candidatura:
Olimpiadi a costo zero: abbiamo oltrepassato i 4 miliardi di euro pubblici, proprio con l’ultima finanziaria il governo ha stanziato ulteriori 400 milioni di auro;
Olimpiadi sostenibili: è stata evitata la VAS (Valutazione ambientale strategica) obbligatoria per legge e le VIA regionali. Le 48 pagine del dossier che indicavano il percorso della sostenibilità sono state evitate;
Olimpiadi condivise: già la presenza di attivissimi comitati in tutti i territori dimostra come siano un evento conflittuale. Il commissariamento imposto a tutte le opere di fatto impedisce a cittadini e associazioni le valutazioni sui progetti, quasi tutti secretati.
Seguono le analisi per ogni ambito regionale – provinciale interessato, compresa la città di Milano. Evidenziando in modo provocatorio per ogni realtà quali sono i reali bisogni di quel territorio. Una proposta: la compensazione venga costruita sulla istituzione di tre grandi aree protette: il parco del Centro Cadore, il parco del Lagorai, il parco PEACE dello Stelvio divenendo parco Europeo.
Al termine di questo lungo percorso le conclusioni. Si facciano le Olimpiadi, anche sulle Alpi. Si tengano fissi i 15 giorni di gare da disputarsi solo laddove gli impianti siano già realizzati e gestibili anche economicamente: quindi olimpiadi diffuse sui territori, ad ampio raggio ragionale (Api – nord Europa – Nord America) e solo laddove i diritti umani sono rispettati
“.

Luigi Casanova (1955), bellunese, già Custode forestale nelle Valli di Fiemme e Fassa e ora in pensione, è una voce storica dell’ambientalismo. Il suo impegno sociale è nato nell’antimilitarismo e nel Movimento Nonviolento. È stato presidente di Mountain Wilderness Italia e oggi ne è presidente onorario. Per quasi due decenni, fino a maggio 2020, è stato vicepresidente di Cipra (Commissione internazionale per la protezione delle Alpi), ancora oggi è membro del Consiglio direttivo di Italia Nostra del Trentino e rappresenta le associazioni ambientaliste nella Cabina di regia delle aree protette e dei ghiacciai del Trentino. Scrive per il mensile Questo Trentino. Ha scritto “Avere cura della montagna” (Altreconomia, 2020) e “Ombre sulla neve” (Altreconomia 2022).

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