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AltriSpazi10 Ottobre 2020<30 Marzo 2022

Storia di un vulcanologo dell’Ottocento

by Alessandro Gogna

C’è un chimico fiorentino innamorato dei vulcani alle origini pionieristiche dell’esplorazione dell’Etna. La vita avventurosa e non convenzionale di Orazio Silvestri rivive in un libro.

Storia di un vulcanologo dell’Ottocento
di Carla Reschia
(pubblicato su lastampa.it del 4 settembre 2020)

C’è un chimico fiorentino innamorato dei vulcani alle origini pionieristiche dell’esplorazione dell’Etna. La vita avventurosa e non convenzionale di Orazio Silvestri, a cui sono intitolati due tra i coni vulcanici più noti del parco, a ridosso dell’area del rifugio Speranza e della funivia dell’Etna e cioè dei luoghi da cui partono molte delle escursioni nell’area, rivive nel libro Una vita per l’Etna. Orazio Silvestri vulcanologo fiorentino (1835-1890) di Aldo Musumarra, edizioni Caracol, 272 pagine a colori, formato: 22 x 25 cm, ISBN: 978-88-98546-94-7.

Le vicende umane e professionali dello studioso sono l’occasione e il filo conduttore per ripercorrere gli albori della vulcanologia italiana nel mondo accademico della seconda metà dell’800, anche attraverso il ritrovamento di nuovi epistolari.

Era il gennaio del 1863 quando, a 28 anni, Silvestri arrivò a Catania per occupare la cattedra di chimica generale all’università cittadina.
Ex allievo della Scuola Normale di Pisa, aveva già avuto occasione di fare ricerche geologiche, mineralogiche e fisico-chimiche sul Vesuvio quando aveva lavorato come assistente universitario a Napoli, ma furono l’Etna e soprattutto l’incontro con il vulcanologo francese Ferdinand Fouqué a dare una svolta alla sua carriera e a renderla unica.

Appena due anni dopo il suo arrivo in Sicilia, infatti, nel 1865, vi fu la grande eruzione che formò i monti Sartorius e fu l’occasione per studiare con Fouquè in loco e dal vivo i fenomeni naturali scatenati dalla montagna: mesi di ricerche in uno scenario allora quasi inesplorato, fra tormente di neve, boati e torrenti di fuoco che Silvestri raccontò in lettere, pubblicazioni e studi che gli valsero la fama europea di profondo conoscitore dell’Etna.

Silvestri fu anche il primo a pensare di costruire un osservatorio vulcanologico sull’Etna collegato a un museo di mineralogia dedicato ai minerali e alle rocce etnei. Ebbe, anche, un breve periodo torinese quando nel 1874 fu nominato docente al Museo di chimica industriale, l’attuale Politecnico ma, dopo tre anni senza vulcani, tornò a Catania, vincitore per concorso della cattedra di mineralogia e geologia cui fu aggiunta, in suo onore, quella di vulcanologia, e direttore del neo costituito Gabinetto di fisico-chimica. Anni di scoperte come quell del sidenzoto, un nuovo minerale rinvenuto nelle colate laviche dell’eruzione del 1874.

Orazio Silvestri

Membro delle prime commissioni governative incaricate di studiare il fenomeno delle eruzioni e dei terremoti che a volte scatenavano, direttore dell’osservatorio geodinamico di Catania e autore di minuziose relazioni, corredate di fotografie, dei fenomeni vulcanici, ideatore di una rete di sismografi piazzati nel territorio etneo per monitorare e cercare di prevedere gli eventi e persino presidente del CAI catanese, Silvestri faticò, tuttavia, soprattutto agli inizi, ad affermare l’importanza della vulcanologia, che in Italia introdusse letteralmente da zero. E dopo la sua morte fu smembrato l’istituto da lui fondato che ruotava intorno alla cattedra di vulcanologia che non fu ripristinata fino al 1919.
L’ultimo, grande evento che ebbe modo di vedere e documentare minuziosamente fu la rovinosa eruzione di Vulcano, nelle Eolie, nel 1888 che seguì sull’isola, compiendo numerose ascensioni al cratere. Poco dopo, il 17 agosto 1890, a 55 anni, morì improvvisamente per un’emorragia cerebrale. Restano, all’Accademia degli Zelanti di Acireale, tutta la raccolta dei suoi libri e opuscoli di argomento geo-vulcanologico e in deposito permanente al Museo di geologia e mineralogia dell’Università di Catania la collezione di lave e minerali e reperti paleontologici raccolta in una vita. Le sue relazioni, per lo più inedite sono alla Biblioteca del ministero delle Politiche agricole.

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Carla Reschia, esplorazione, Etna, Orazio Silvestri, Vulcanologia, vulcanologo
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