L’iniziativa di protesta contro l’overturism di quattro proprietari di terreno in Val Gardena.
Un tornello contro influencer e youtuber
(5 euro per il famoso sentiero dal Seceda, Dolomiti)
Un tornello posizionato all’imbocco del sentiero per il monte Seceda in Val Gardena. L’accesso è possibile solo con il pagamento di una quota di ingresso. Si tratta del gesto provocatorio dei 4 proprietari dei terreni, che ricadono all’interno del Parco naturale Puez-Odle, sui quali passa un itinerario percorso ogni giorno da centinaia di turisti, escursionisti e ciclisti, in alcuni casi poco preparati e con scarsa attenzione all’ambiente che li circonda. Il sentiero porta a un punto panoramico dal quale si possono fotografare le famose Odle. L’iniziativa è stata ripresa dai media ed è destinata a suscitare polemiche.
“Dal nostro punto di vista, si tratta di una provocazione che ha il merito di porre l’attenzione sulle conseguenze di un turismo di massa senza freni nei territori montani. Il Club Alpino Italiano è contrario però a ogni restrizione della fruizione della montagna. Per il Sodalizio l’accesso alla montagna deve essere libero e i sentieri, anche se passano su terreni privati devono essere accessibili. Naturalmente il CAI condanna ogni comportamento non rispettoso nei confronti dell’ambiente e delle proprietà altrui”, ha dichiarato il Presidente generale del CAI Antonio Montani.
L’iniziativa è già stata bloccata dalla Provincia perché all’interno del Parco naturale Puez Odle. Qualche anno fa un contadino aveva messo un tornello per limitare l’assalto di turisti alla famosa chiesetta della val di Funes.
Il nuovo caso è stato denunciato dal presidente del CAI Alto Adige, Carlo Alberto Zanella, con un post sui social media: «Novità dalla Val Gardena adesso si paga anche il pedaggio sui sentieri. Uno dei sentieri più fotografati delle Dolomiti, invaso da tamarri, influencer, youtuber e instagrammer. Il risultato di una forma di turismo anche voluta politicamente».
Il tornello a pagamento, come si vedono spesso nei bagni pubblici oppure stadi, è stato installato sabato 5 luglio 2025. L’ingresso era di 5 euro.
Si tratterebbe comunque di una provocazione, una forma di protesta, e non di un modo per fare soldi. Il proprietario del terreno è infatti esasperato per i danni causati dagli innumerevoli turisti che calpestano il prato e lasciano in giro i rifiuti.
Anche Zanella punta il dito contro questo turismo ‘mordi-clicca-fuggi’. «Sul Seceda la situazione è diventata insostenibile, è il caso», spiega.
I turisti arrivano addirittura con le e-bike in quota per un selfie veloce con le famose Odle, scendendo lungo gli alpeggi le grosse ruote danneggiano però il prato che a quelle quote ricresce solo molto lentamente.
Queste ferite in caso di forte piogge possono creare grossi problemi per la tenuta dei prati. «Il contadino evidentemente è stufo», aggiunge il presidente di Cai Alto Adige. Oltre il danno anche la beffa, insomma. «Per salire in funivia il turista paga 48 euro, poi spende una trentina di euro in malga, al contadino che deve pulire, come anche ai volontari che sistemano i sentieri non resta nulla», evidenza Zannella. «Dobbiamo assolutamente educare i turisti, così non si può andare avanti», aggiunge.
Dobbiamo assolutamente educare i turisti (Zanella)? Per cominciare dobbiamo vietare ai ciclisti di circolare fuori strada in guerra contro la natura e gli uomini. Basta con l’idolatria della scienza (Merlo) e il feticismo della tecnica!