The Eiger sanction (Assassinio sull’Eiger)
(Harlin, Haston e gli altri – dietro le quinte)
di Piotr Packowski
(scritto a Chamonix il 22 marzo 2016, cinquantesimo anniversario della morte di John Harlin II, e pubblicato su ghm-alpinisme.fr il 29 dicembre 2018 e su brytan.com.pl)
International School of Mountaineering
Nel 1965 John Harlin II fonda a Leysin (cantone svizzero di Vaud) l’ISMM (International School of Modern Mountaineering). Le tecniche di scalata vi sono insegnate dai migliori alpinisti dell’epoca: parliamo di Gary Hemming, Layton Kor, Don Whillans…
Sulle Alpi a quel tempo c’erano ancora grossi problemi alpinistici da risolvere. La parete sud dell’Aiguille du Fou era inviolata e non c’erano le direttissime sulla Ovest del Petit Dru o sulla Nord dell’Eiger. Assieme a Royal Robbins, Harlin ebbe successo con i primi due obiettivi. Lo scopo originale dell’ISMM era quello di introdurre all’alpinismo i giovani scalatori americani. La prima estate fu un grande successo, le prospettive per il futuro erano brillanti: ma la tragedia era dietro l’angolo, e John Harlin trovò la morte il 22 marzo 1966 per la rottura di una corda fissa durante la salita invernale alla Diretta dell’Eiger.
Dopo la morte di Harlin, il gruppo degli scalatori che aveva lavorato nella prima stagione decise di proseguire. Dougal Haston divenne formalmente direttore della scuola nel 1967 e la mandò avanti per dieci anni, fino alla sua morte (17 gennaio 1977, sotto una slavina nei pressi di Leysin). Nel frattempo cambia il nome in ISM (è soppresso l’aggettivo «moderna»).
Negli anni Sessanta l’ISMM ha sede presso il Vagabond Club (Vag per gli amici) diretto da Alan Rankin. Questo locale era frequentato soprattutto da escursionisti e alpinisti, ma anche dagli studenti del collegio americano di Leysin (LAS=Leysin American School).
Nel 1978 Pete Boardman (allora l’alpinista più giovane ad aver scalato l’Everest) fu nominato direttore. Il grande esperto di ghiaccio, lo scozzese Gordon Smith, lavorò con lui quella stagione, poi nel 1979 Pat Littlejohn e Steve Jones furono invitati a collaborare (una via aperta da Littlejohn nell’area di Leysin, Jaws, è rimasta famosa per essere stata la più difficile della zona per molti anni). Già nel 1980, con Boardman, la scuola diventa professionale e impiegherà solo guide alpine, al contrario di prima quando all’insegnamento provvedevano scalatori non professionisti.
Dopo gli stupefacenti successi sul Changabang e sull’Ogre, Boardman scomparve nel 1982 con l’amico Joe Tasker mentre tentava la prima ascensione della cresta nord-est dell’Everest. Ancora una volta occorreva scegliere un altro direttore della scuola. Littlejohn accettò il ruolo, ma si adoperò per modificare la struttura: l’ISM sarebbe diventata una cooperativa di Guide Alpine.
Gli anni Ottanta hanno visto la grande crescita dell’ISM. L’organizzazione di salite speciali, trekking e scialpinistiche si aggiunse al classico insegnamento. Jean Pavillard diresse la prima spedizione commerciale ISM all’Huascaran, in Peru. Il team di Leysin s’ispessì con l’acquisizione di alcune guide, quali Steve Monks (prima ascensione in libera del tasmano Totem Pole, una salita solitaria alla Nord dell’Eiger, ecc.), Terry Ralphs, Victor Saunders (alpinista britannico di punta, con all’attivo la prima ascensione del Golden Pillar allo Spantik, assieme a Mick Fowler, vera e propria pietra miliare nella storia dello stile alpino himalayano), Adrian Nelhams (un guro della scalata su ghiaccio) e Anders Swensson.
Dal 1995 le spedizioni ISM insistono sulle remote regioni dello Tien Shan e del Pamir, riuscendo in molte prime ascensioni e nell’esplorazione di parecchi gruppi di montagne sconosciute privilegiando lo stile alpino.
Dall’idea quindi di John Harlin si è sviluppata un’agenzia con una grande dirittura che ancora oggi continua a fare e insegnare alpinismo tradizionale.
Dopo il 2009 l’ISM si è domiciliata presso l’hotel Grand Chalet, sempre a Leysin. Nel 2015 vecchi e nuovi alpinisti (alcuni vecchissimi…) hanno festeggiato il Cinquantesimo della scuola.
The Eiger sanction
Ai primi degli anni Settanta la fama dell’ISM arriva fino a Hollywood. Nel giugno 1974, due istruttori di Leysin, Martin Boysen e Dougal Haston, partecipano alla vittoriosa spedizione al Changabang diretta da Chris Bonington. In quella estate sono molti gli istruttori di Leysin che recitano nel film The Eiger sanction, realizzato e prodotto da Clint Eastwood, su sceneggiatura suggerita dal libro (con lo stesso titolo) di Trevanian, psudonimo di Rodney William Whitaker.
«Quando Clint et Doug sono entrati, nel Vagabond club è calato un silenzio di tomba – racconta Larry Ware (uno dei primi membri dell’ISMM e amico di Harlin) – le ragazze si precipitavano a servire una birra a Clint. Questo casting alcolico si è protratto a lungo nella notte, tra i più provati c’erano Alex McIntyre e Dougal Haston. Questi è anche caduto dalle scale, tanto che il giorno dopo dovette annullare l’intervista alla BBC…»
Sinossi
(da Wikipedia)
Jonathan Hemlock è un ex alpinista, un tempo killer su commissione per il servizio segreto C2. Oggi professore di letteratura e collezionista d’arte. Il suo ex collega Pope lo viene a visitare per informarlo che “Drago”, il loro ex capo, lo vuole ingaggiare nuovamente per un’operazione. La missione consiste nell’eliminare due agenti nemici. Il riluttante Hemlock viene convinto a parteciparvi con la minaccia di rivelare al fisco l’esistenza della sua collezione d’arte, messa insieme con mezzi illegali.
Hemlock arriva a Zurigo, dove elimina subito uno degli agenti nemici. In un secondo colloquio con Drago, a Hemlock viene dato l’incarico di eliminare il secondo agente: un alpinista, in procinto di scalare l’Eiger, ma a Hemlock non viene fornita la sua identità precisa; l’unico elemento distintivo è il fatto che egli zoppica. Hemlock decide quindi di aggregarsi ai tre alpinisti che avrebbero scalato l’Eiger quell’anno, e va così in Arizona, dove vive il suo vecchio maestro e compagno di arrampicata, Ben Bowman. Hemlock riceve la visita di Miles Mellough: l’uomo, timoroso per la sua vita, propone a Hemlock un patto: in cambio della promessa di lasciarlo vivere, gli rivelerà il nome della persona da eliminare. Hemlock finge con Mellough di accettare la sua proposta, per poi allontanarsi in auto; Mellough lo insegue, cercando di ucciderlo. Con uno stratagemma, Hemlock riesce a portarlo nel mezzo del deserto, dove lo abbandona.
Hemlock, giunto nell’albergo ai piedi della parete nord dell’Eiger, accompagnato da Bowman, incontra gli altri tre membri della cordata. Si tratta del tedesco Karl Freytag, del francese Jean-Paul Montaigne e dell’austriaco Anderl Meyer. Date le condizioni di tempo precarie, la cordata decide di partire la mattina seguente. Hemlock riceve la visita di Jemima, che lo informa che il C2 ancora non ha identificato quale dei tre uomini sia l’assassino, e quindi Hemlock dovrà cercare di scoprirlo durante la scalata. Il giorno seguente il gruppo parte all’attacco della parete, seguito con i cannocchiali da Bowman e Jemima. La scalata procede abbastanza bene, fino a che una scarica di pietre colpisce in pieno Montaigne, che, nonostante il caschetto protettivo, rimane ferito.
I venti da sud portano il maltempo, e la squadra si trova bloccata: dopo un bivacco nella neve, Jean-Paul Montaigne muore. Il gruppo decide di tentare un rientro di emergenza, calandosi lungo il ghiacciaio per poi scendere fino alla finestra dello Stollenloch (un’apertura per la quale si può accedere dalla parete alla galleria del treno che sale all’interno della montagna, e viceversa, NdR), sperando che Bowman se ne accorga e accorra in loro soccorso; il tutto portandosi dietro il corpo di Montaigne. Bowman riesce a vedere la squadra che scende, e organizza una squadra di soccorso. Al di sopra della finestra della piccola stazione della ferrovia scavata nella montagna, i tre superstiti incappano in una scivolata: Freytag, Meyer ed il corpo di Montaigne precipitano alla base della parete, mentre Hemlock rimane appeso alla corda proprio davanti alla finestra, da dove Bowman riesce a recuperarlo. Durante il recupero, Hemlock si accorge che Bowman zoppica: è dunque lui l’uomo che sta cercando.
I retroscena
Alcuni vedono nel film un’allusione alla scomparsa di John Harlin sulla parete nord dell’Eiger, ma è un film di spionaggio. Il film è stato girato alla Kleine Scheidegg e sulla parete nord dell’Eiger. Il ruolo della talpa-traditore è interpretato da George Kennedy, scomparso nel 2016.
Clint Eastwood ingaggia per la sua produzione hollywoodiana i migliori specialisti del film di montagna. La logistica dell’azione in parete è affidata a Norman Dyhrenfurth, mentre Mike Hoover assume il ruolo di consigliere tecnico.
Clint Eastwood non è un alpinista. Per la prima parte del film, girata negli Stati Uniti, l’attore frequenta un corso nella Yosemite Valley. Alcune scene di scalata sono filmate sull’esile obelisco del Totem Pole (monument Valley, Arizona), del quale in genere è vietata la scalata. In realtà sono stati gli indiani Navaho a permettere le riprese, assicurando poi che la struttura fosse ripulita di tutti gli accessori che il film aveva richiesto.
Eastwood ha frequentato pure il corso per principianti dell’ISM: con successo, visto che in seguito si è permesso di rinunciare alla controfigura in alcune delle scene che l’avrebbero richiesta.
«Clint era adorabile – racconta Bev Clark – In America l’abbiamo sempre visto con il cappello da cow-boy sulla testa e con la pistola in mano. Prima di girare la sua prima corda doppia gli ho detto: ‘Clint, ti sei dimenticato il cappello’ e intanto gli porgevo il casco. Morivamo dal ridere».
Gli attori hanno per controfigure gli istruttori dell’ISM, Dougal Haston, Beverly Clark, Scott David Knowles, Martin Boysen, Guy Neithardt, Charles Scoot, Hamish McInnes (il padre del famoso modello di poiccozza Terrodactyl) e Ted Wilson (futuro sindaco di Salt Lake City).
Il 13 agosto, il secondo giorno di riprese sull’Eigerwand, Knowles muore colpito da un sasso caduto dall’alto della parete. Clint vorrebbe abbandonare ed esclama: «Oh, shit! Let’s get the hell out of here!».
Poi ci ripensa, ma è stato anche questo incidente a convincerlo di girare personalmente alcune scese pericolose, come quella del volo, ispirato alla storia vera di Toni Kurz. Così Hemlock, con molto sangue freddo, taglia la corda alla quale era appeso e cadendo quindi per una decina di metri.
«Ho fatto la parte di uno dei soccorritori dello Stollenloch – racconta Bev Clark – Guardavo Clint dritto negli occhi e non mi sembrava avesse paura. Aveva molto self-control. Tutti sono d’accordo nel giudicare che si è comportato come un alpinista vero».
«In ogni caso – aggiunge Larry Ware – Clint non aveva alternative. Dopo la morte di David nessuno voleva più interpretare quella scena».
Il film esce in Francia e in Italia nel 1975, con i rispettivi titoli La sanction e Assassinio sull’Eiger. La sua durata è di 123’.
Changabang 1974
La spedizione britannico-indiana del 1974 era diretta dal col. Balwant Singh Sandhu e da Chris Bonington. La via dei primi salitori del Changabang segue all’inizio il versante sud-est fino al Col Kalanka, poi affronta la cresta est.
Gli alpinisti hanno installato quattro campi. Il 4 giugno la vetta è raggiunta dai due leader e da Martin Boysen, Dougal Haston, Doug Scott e Chawang Tashi. Questa spedizione era stata organizzata nel quadro della collaborazione britannico-indiana allo scopo di portare agli alpinisti locali la tecnica delle moderne spedizioni. All’impresa partecipò anche Alan Hankinson, alpinista veterano, scrittore, giornalista e produttore.
L’espressione The Shining Mountain è diventata molto popolare grazie al libro di Peter Boardman The Shining Mountain, Two Men on Changabang’s West Wall) (in italiano, La montagna di luce). Nel 1985 l’aggettivo shining fu usato anche da Vojciech Kurtyka e Robert Schauer (probabilmente per una momentanea mancanza d’ispirazione) in occasione della loro conquista della Shining Wall (la parete ovest del Gasherbrum IV).
John Harlin (30 giugno 1935 – 22 marzo 1966)
Elenco delle sue vie più importanti nel gruppo del Monte Bianco:
Aiguille du Fou, parete sud, 1963, con Gary Hemming, Tom Frost e Stuart Fulton;
Monte Bianco, Pilier Derobé, 1963, con Frost;
Aiguille de Blaitière, direttissima, 1964, con Pierre Mazeaud;
Petit Dru, direttissima parete ovest, 1965, con Royal Robbins;
Monte Bianco, Pilastro Destro del Brouillard, 1965, con Chris Bonington, Rustie Baillie e Brian Robertson.