Dalle coste affollate di pinguini in Australia ai paesaggi romantici e pittoreschi della Scozia. Fino alle spiagge così perfette in Nuova Zelanda da sembrare uscite da un salvaschermo. Ecco otto isole bellissime, non tutte famose, così straordinarie da sembrare finte.
Otto isole tra le più belle
di Elmar Burchia
(pubblicato su viaggi.corriere.it il 9 aprile 2025)
Pochi viaggi sanno rigenerare quanto una vacanza su un’isola: che si tratti di un momento di relax totale, di un’occasione per condividere tempo prezioso con chi si ama o di un viaggio alla scoperta di un angolo inesplorato del pianeta.
Alcune destinazioni continuano a esercitare un fascino irresistibile, ma il mondo è costellato di isole altrettanto spettacolari, spesso ancora poco conosciute.
Natura selvaggia, villaggi incantati e acque cristalline
Dall’Australia alle Hawaii, passando per il Vietnam e le Filippine: alcune di queste isole sono regni di natura selvaggia, dove animali rari si muovono liberi e i paesaggi sembrano incontaminati dal tempo.
Altre affascinano con villaggi costieri pittoreschi, strade acciottolate e una quiete sospesa nel passato. E poi ci sono quelle dove le scogliere precipitano in acque cristalline che riflettono il cielo come uno specchio.
Ispirazione per i prossimi viaggi
Ecco una selezione delle isole più belle del mondo, isole che mostrano quante sfumature può avere il paradiso.
Isola di Macquarie, Australia
Se avete mai sognato di visitare un luogo dove i pinguini superano in numero gli esseri umani, l’Isola di Macquarie è la meta che forse cercavate.
Situata nel sud dell’Australia, questa isola sub-antartica – estesa per 128 chilometri quadrati – è un paradiso incontaminato, popolato da colonie di pinguini reali, pinguini saltatori e pinguini becco-rosso, foche elefanti e una fauna che sembra provenire da un altro mondo.
Parte ufficialmente della Tasmania, Macquarie non offre le tipiche spiagge di sabbia bianca, ma piuttosto coste frastagliate, onde impetuose e paesaggi selvaggi, che contribuiscono a rendere questo angolo una delle destinazioni più affascinanti e lontane del pianeta.
Macquarie è anche una delle poche isole al mondo ad essere composta interamente di roccia basaltica, il che contribuisce alla sua unicità ecologica.
Patrimonio dell’Unesco e “Santuario della Natura” dal 1933, l’isola è un luogo protetto e l’accesso è consentito solo tramite permesso, il che la rende ancora più esclusiva.
Non ci sono hotel o strutture ricettive. Tuttavia, per coloro che sono abbastanza fortunati da ottenere un permesso, l’esperienza di visitare Macquarie è senza pari.
L’accesso all’isola avviene esclusivamente via mare, con partenza da Hobart, la capitale della Tasmania. I viaggi vengono organizzati tramite tour specializzati, solitamente in collaborazione con enti di ricerca e gruppi ecoturistici.
Isola di Jeju, Corea del Sud
Una delle tratte aeree più trafficate al mondo è quella che unisce Seoul a Jeju (o Jeju-do), un’isola situata nel sud della Corea del Sud.
Ma cosa rende Jeju così attraente per i milioni di turisti che la visitano ogni anno? Le sue bellezze naturali sono indubbiamente una delle principali motivazioni.
Conosciuta come l’Hawaii coreana, Jeju offre un paesaggio mozzafiato, con un mare cristallino e un vasto sistema di sentieri, come l’Olle Trail, lungo oltre 400 km.
Questo percorso consente di esplorare la costa dell’isola, ammirando il Mar Giallo e la fauna locale, in un’esperienza che si può godere in modo tranquillo, scandita da pause in spiagge pittoresche. Se si preferisce la montagna, Jeju non delude nemmeno in questo caso.
Il Monte Halla, un vulcano dormiente che si erge a quasi 2000 metri di altitudine, rappresenta il punto culminante dell’isola. La sua imponenza, insieme ad altri siti vulcanici come i tunnel di lava Geomunoreum e Seongsan Ilchulbong, ha portato l’isola a essere riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità nel 2007.
Su quest’isola le tradizioni secolari si intrecciano con la bellezza naturale: le Haenyeo, donne subacquee che si immergono senza bombole di ossigeno per raccogliere frutti di mare dal fondo dell’oceano, rappresentano una delle tradizioni più affascinanti.
L’isola è anche famosa per le sue piantagioni di tè verde, i cui prodotti sono esportati a livello globale, e per le sue coltivazioni di mandarini, frutto simbolo dell’isola. Jeju-do è facilmente raggiungibile tramite voli diretti da Seoul e altre grandi città coreane.
Jeju-do ha anche una buona rete di trasporti pubblici, ma noleggiare un’auto o una bicicletta è spesso il modo migliore per esplorare le sue bellezze naturali. La primavera e l’autunno sono i periodi ideali per andarci.
Maui, Hawaii
Maui è una di quelle destinazioni che mettono in discussione la percezione stessa di realtà.
Con i suoi paesaggi spettacolari e una natura che sembra dipinta a mano, l’isola hawaiana regala emozioni che difficilmente si dimenticano. Ogni angolo racconta una storia di bellezza selvaggia, tra vulcani, foreste pluviali e spiagge che sembrano uscite da una cartolina.
Un’esperienza imperdibile per chi visita l’isola è percorrere la celebre Road to Hana: una strada panoramica che si snoda tra curve vertiginose, ponti a senso unico, vegetazione lussureggiante e cascate nascoste. È un viaggio lento, da assaporare chilometro dopo chilometro.
Per i più temerari, vale la pena svegliarsi prima dell’alba per salire sulla cima del vulcano Haleakalā e assistere a uno degli show naturali più emozionanti delle Hawaii: il sole che sorge sopra le nuvole, dipingendo il cratere in sfumature surreali.
E poi ci sono le spiagge di Maui: si passa dalla sabbia dorata di Kaanapali alle coste nere di sabbia vulcanica di Waianapanapa, fino a calette più nascoste dove il tempo sembra fermarsi.
L’oceano, onnipresente e vivace, è un invito costante all’avventura: surf, snorkeling, immersioni, paddle boarding e, durante i mesi invernali, l’avvistamento delle megattere che migrano lungo le coste.
Île de Ré, Francia
Se i francesi avessero una parola che incarna la perfezione casuale, probabilmente la riserverebbero per descrivere l’Île de Ré.
Questa isola incarna infatti la quintessenza della dolce vita francese. Lunga circa 85 chilometri è situata al largo della costa occidentale della Francia.
Con le sue ampie distese di paludi salmastre, i pittoreschi villaggi di pescatori e le spiagge sabbiose, Île de Ré è un angolo di mondo dove il tempo sembra rallentare: si pedala in bicicletta lungo i sentieri che attraversano campi di sale e vigneti, si esplorano i villaggi in pietra con le case imbiancate a calce e le persiane blu, e si trascorrono pomeriggi senza far niente nei caffè sulla spiaggia, con vista sul mare.
Île de Ré è anche un paradiso gastronomico. I suoi frutti di mare freschissimi, tra cui ostriche e cozze, sono una delle principali attrazioni culinarie.
Île de Ré è facilmente raggiungibile tramite il ponte che la collega alla città di La Rochelle, sulla terraferma. Un’auto è consigliata per esplorare l’isola, ma è anche possibile noleggiare biciclette, poiché le strade tranquille e i sentieri per il ciclismo sono un modo perfetto per scoprire il territorio.
La stagione migliore per andarci è durante la primavera e l’estate, quando il clima è mite e le spiagge sono perfette per il relax.
Isola di Skye, Scozia
Chi sogna di trovarsi in un paesaggio dove la natura sembra raccontare storie antiche e il cielo cambiare umore in pochi minuti, troverà sull’Isola di Skye un piccolo universo incantato.
Situata lungo la frastagliata costa nord-occidentale della Scozia, Skye è un luogo dove dolci colline verdi si alternano a scogliere vertiginose, castelli medievali si stagliano su panorami marini e la luce, sempre mutevole, regala suggestive atmosfere.
I suoi paesaggi sono tra i più iconici delle Highlands. L’Old Man of Storr, un pinnacolo di roccia che si erge tra le nebbie, è uno dei luoghi più fotografati dell’isola, così come le Fairy Pools, piscine naturali alimentate da cascate cristalline, immerse in un paesaggio che pare uscito da un racconto celtico.
La natura qui è protagonista: non è raro avvistare aquile reali in volo o foche che si crogiolano tra le rocce lungo la costa. Gli appassionati di escursionismo trovano splendidi percorsi sui Cuillin, la catena montuosa dell’isola, o semplicemente esplorando le brughiere sconfinate e i litorali battuti dalle onde.
Il clima, va detto, fa parte dell’esperienza: il sole può lasciare spazio a pioggia e vento nel giro di un’ora, ma proprio questa imprevedibilità rende il paesaggio ancora più suggestivo.
L’unico consiglio? Partire attrezzati, perché a Skye si possono incontrare le quattro stagioni in un solo giorno.
Rakiura (Isola Stewart), Nuova Zelanda
A sud dell’Isola del Sud, lontana dai percorsi turistici più battuti, si trova Rakiura – conosciuta anche come Stewart Island – un angolo remoto della Nuova Zelanda.
È la terza isola più grande del Paese, ma anche una delle meno abitate, ed è proprio questo a renderla così affascinante. Circa l’85 per cento del suo territorio è protetto come parco nazionale, un vasto ecosistema di foreste e coste frastagliate.
I sentieri escursionistici attraversano paesaggi incontaminati dove è facile sentirsi soli con il suono del vento e degli uccelli. Proprio qui, lontano dalle luci e dal rumore delle città, è possibile osservare uno degli animali simbolo della Nuova Zelanda: il raro kiwi allo stato brado.
A differenza del resto del Paese, su Rakiura questi uccelli notturni possono essere avvistati con relativa facilità, soprattutto nei dintorni di Oban, l’unico centro abitato dell’isola.
Un altro spettacolo naturale è l’aurora australe. Le notti limpide, prive di inquinamento luminoso, offrono infatti una vista privilegiata su questo fenomeno suggestivo.
Phu Quoc, Vietnam
Nel cuore del Golfo di Thailandia, al largo della costa sud-occidentale del Vietnam, si trova Phu Quoc, un’isola che incarna l’idea di paradiso tropicale.
Ancora relativamente poco conosciuta rispetto ad altre destinazioni del Sud-Est asiatico, lungo la costa, distese di sabbia dorata si affacciano su acque cristalline e calme, ideali per lo snorkeling e il kayak.
Le palme si piegano verso il mare, e non è raro trovare angoli di spiaggia quasi deserti, anche nei periodi più frequentati. Il nord dell’isola è dominato da una giungla fitta e lussureggiante, protetta dal Parco Nazionale di Phu Quoc, un’area ideale per escursioni nella natura e avvistamenti di fauna locale.
Più a sud, l’atmosfera si fa vivace: i mercati notturni, in particolare quello di Duong Dong, offrono un assaggio della cultura vietnamita. Tra le bancarelle si possono gustare frutti di mare – considerati tra i migliori del Paese – e piatti tipici cucinati al momento, come i famosi bun cha o i banh xeo, le crepes croccanti farcite.
Tra le attrazioni più spettacolari c’è la Sun World Hon Thom Nature Park Cable Car, una funivia che collega l’isola principale all’isolotto di Hon Thom (o Pineapple Island): con i suoi quasi 8 chilometri di percorso sospeso sul mare, è una delle più lunghe del mondo.
Isola di Malapascua, Filippine
Minuscola, autentica e ancora fuori dalle rotte del turismo di massa, quest’isola delle Filippine si esplora a piedi in meno di un’ora, ma offre un’esperienza che resta nel cuore molto più a lungo.
Situata a nord di Cebu, Malapascua è conosciuta a livello internazionale per un incontro marino davvero raro: quello con gli squali volpe.
Questi affascinanti predatori dalle lunghe code affusolate nuotano nelle profondità delle acque che circondano l’isola, e sono visibili con regolarità durante le immersioni al largo del sito di Monad Shoal. Si tratta di uno dei pochissimi luoghi al mondo dove è possibile osservarli da vicino in libertà.
Le spiagge di sabbia bianca e fine, le acque turchesi e i piccoli villaggi locali rendono l’isola ideale anche per chi cerca tranquillità e autenticità.
L’accoglienza calorosa degli abitanti, l’atmosfera rilassata e la possibilità di esplorare calette nascoste o gustare pesce fresco sulla spiaggia fanno di Malapascua una meta perfetta anche per i viaggiatori meno avventurosi.