Basilicata coast to coast

Un itinerario a piedi o in bici lungo tratturi e antichi villaggi da Maratea sul Tirreno a Nova Siri sullo Ionio. Rocco Papaleo: “Sono molto orgoglioso di aver ispirato il viaggio virtuoso.

Basilicata coast to coast
(ora il film diventa realtà: “Otto giorni in cammino”)
di Monica Rubino
(pubblicato su repubblica.it il 12 agosto 2024)

Per una volta è un film che ispira la vita reale e non il contrario. Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo, uscito nel 2010 e diventato subito un cult, si è trasformato in un cammino attrezzato che attraversa la Lucania da una costa all’altra. Gli amanti del trekking potranno ora partire dalle spiagge sassose di Maratea sul Mar Tirreno e arrivare, dopo circa 8 giorni (compresi i pernottamenti) a quelle sabbiose di Nova Siri sulla costa ionica, addentrandosi nell’entroterra per antichi villaggi e paesaggi rurali e attraversando luoghi di grande bellezza naturalistica e paesaggistica, primo fra tutti il Parco Nazionale del Pollino, tra le aree protette più grandi d’Italia.

Il Cristo redentore di Maratea, comune di partenza del cammino

Il percorso si snoda per 167 Km, attraversa 13 comuni ed è accompagnato da una puntuale segnaletica che indica i sentieri da seguire. C’è anche la versione ciclabile in 17 tappe lunga 269 Km, che attraversa il Parco dell’Appennino lucano. “Avevamo da tempo l’idea di realizzare questo cammino e finalmente ci siamo riusciti” spiega Pompeo Limongi, geologo e operatore culturale di Maratea. “Dopo l’uscita di Basilicata coast to coast moltissimi turisti arrivavano nella nostra Regione con l’idea di ripercorrere le stesse tappe del film – continua – E lo facevano con tutti i mezzi possibili, dall’auto alla moto, dal cavallo alla bicicletta e anche a piedi, senza che esistesse una tabella, un segno che indicasse la traccia“.

Il cast: Max Gazzè, Alessandro Gassmann, Paolo Briguglia, Rocco Papaleo e Giovanna Mezzogiorno

Sulla spinta del film, il fotografo e camminatore Riccardo Carnovalini propose un primo percorso per escursionisti esperti, seguendo alla lettera le indicazioni scenografiche. “Negli anni ci sono stati altri tentativi di produrre un progetto concreto, con il coinvolgimento di vari comuni – continua Limongi – ma senza risultati tangibili soprattutto perché il racconto del film non aveva un riscontro nella realtà. Papaleo attraversava la valle dell’Agri e arrivava a Scanzano Ionico, un giro poco realistico ma funzionale alla finzione scenica. Noi abbiamo utilizzato percorsi storicamente già battuti, tratturi esistenti e strade provinciali”. Una variazione necessaria, ma approvata dallo stesso Papaleo: “Quando ho immaginato la storia del film ho forzato un po’ la mano – spiega l’attore e regista originario di Lauria inventando un itinerario non praticabile nella realtà. Si trattava più che altro di un percorso simbolico, un viaggio nella mia regione alla scoperta della mia terra e di me stesso. Il fatto che ora sia stato messo in piedi un vero percorso attrezzato per me è una punta di orgoglio. Il mio primo film da regista continua a sorprendermi, sono contento che sia stato capace di ispirare viaggi virtuosi e comportamenti ecosostenibili”.

Trekking sulla ciclovia tra Lagonegro e Rotonda

Dal film alla realtà la gestazione è stata lunga. Nel 2021 la sezione Cai “Giuseppe Di Lorenzo” di Lagonegro ha avviato la macchina per tradurre la suggestione cinematografica in un cammino escursionistico. Nel 2022 l’itinerario ipotizzato dai soci del Cai di Lagonegro è stato testato per la prima volta da un gruppo di escursionisti del Cai di Salerno. Superata la prova, la proposta è stata trasformata in progetto che ha coinvolto tre società di scopo pubblico-private e cioè il Gal Basilicata (Gruppo di azione locale), Il Gal Start 2020 e il Flag Coast to coast (società per lo sviluppo del settore ittico). Inoltre il cammino ha avuto il supporto della Regione Basilicata e dei Consorzi di bonifica che hanno ripulito le tratte più problematiche ed è stato suggellato da un Protocollo d’intesa firmato dai tredici Comuni attraversati e cioè: Maratea, Trecchina, Lauria, Latronico, Episcopia, Fardella, Chiaromonte, Senise, Noepoli, San Giorgio Lucano, Valsinni, Rotondella e Nova Siri.

Il cammino, “laico”, come tengono a precisare i promotori, collega le due coste lucane lungo la Valle del fiume Sinni: un percorso più semplice e naturale, utilizzato fin dall’antichità, come testimoniano le importanti ricerche dell’archeologo Lorenzo Quillici, autore del saggio “Dallo Ionio al Tirreno, il percorso della via istmica nella Valle del Sinni”, secondo cui questa direttrice era utilizzata dai tempi della Magna Grecia.
Il cammino è lento e adatto a tutte le età. La tappa più corta è lunga 4 Km, la più lunga circa 24 con quota massima di 1132 metri. Ci si può avventurare da soli oppure con viaggi organizzati, con la possibilità del trasporto del bagaglio fra una tappa e l’altra (per info consultare il sito basilicatacoasttocoast.com).
Il Basilicata Coast to Coast non è solo un’esperienza di trekking e avventura, è anche un’opportunità per immergersi nella cultura e nelle tradizioni enogastronomiche della regione.

Il castello di Isabella Morra a Valsinni

Tra i punti di maggiore interesse segnaliamo il Centro storico di Maratea con la statua del Cristo redentore, il Belvedere del santuario della Madonna Assunta a Lauria che domina tutta la Valle del Noce, l’opera di Anish Kapoor Earth Cinema nel parco delle Terme Lucane a Calda (Latronico), il castello medievale della poetessa petrarchista Isabella Morra a Valsinni, lo spettacolare paesaggio sul Golfo di Taranto visibile da Rotondella detta anche il “Balcone dello Ionio”, la villa romana di Cugno dei Vagni a Nova Siri.

I peperoni di Senise 

Quanto alle specialità culinarie, da provare il pane e i dolcetti alle noci di Trecchina, i peperoni di Senise, alcuni presidi slow food come la pera Signora della Valle del Sinni e il “mischiglio” di Fardella e Chiaromonte, una farina di cereali e legumi con cui si producono i “rascatielli”, una pasta fresca fatta a mano.

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