Orso nel Parco della Val Grande?

Orso nel Parco della Val Grande?
(trovate feci: i pareri degli esperti)
a cura dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali                                              


Alcuni giorni fa un escursionista, non della zona, ha trovato a circa 1300 metri di altitudine strane feci e le ha fotografate. Gli esperti che hanno visionato la fotografia hanno dichiarato che sono molto compatibili con le fatte di un orso, non grande come M29. Una successiva perlustrazione sul campo, fatta ieri 8 ottobre, non ha portato al ritrovamento delle fatte, essendo l’area troppo vasta e boscosa e soprattutto a causa della non presenza di chi le ha trovate. Comunque sia, poiché un orso mangia molto e pertanto defeca anche parecchio, ci si è attivati per cercarne altre nei prossimi giorni. L’area del ritrovamento viene mantenuta segreta dall’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali, che, qualora ne venissero trovate altre, le invierà autonomamente a un istituto scientifico accreditato per l’esame del DNA.   

Le feci sono molto scure, come capita quando l’orso si ciba di erba oppure di mirtilli. Le foglie intorno sono di faggio, lunghe circa 4-5 cm e questo paragone fa intuire che il diametro non è compatibile con quelle di un orso come M29, pesante circa 300 kg, le cui fatte sono decisamente importanti, circa come quelle di un cavallo, a seconda di ciò di cui si è nutrito. Le feci fotografate, visto che ingrandendole meglio si può ipotizzarne il tipo di contenuto, non contengono parti di ossa e soprattutto molto pelo come avviene invece con quelle di lupo, e neppure con quelle di tasso molto più piccole. In pratica, non sono feci di lupo, cane, tasso, cervo e molto probabilmente neppure di cinghiale.

La “fatta” ritrovata in Val Grande

Lo zoologo Paolo Forconi, specialista di orsi bruni, ha dichiarato che “molto probabilmente sono di orso, giovane, anche se ci si potrebbe confondere con quelle di cinghiale, ma non credo“.

Il dr. Andrea Mustoni – zoologo noto come uno dei coordinatori e fondatori del progetto Life Ursus, volto alla reintroduzione dell’orso bruno sulle Alpi – ha visionato la fotografia e ha dichiarato: “La fatta è compatibile con quella di orso, quasi escluso il cinghiale. Il colore scuro è dato da erba o mirtilli, le feci non sono particolarmente grosse, certamente non compatibili con quelle di un orso di tre quintali“.

Riccardo Maccagno, comandante della polizia provinciale VCO, dopo avere visionato la foto, ha dichiarato: “Dalle fotografie è sempre difficile capire rispetto a una visione diretta. Le fatte di orso che ho avuto modo di vedere fino a ora non presentavano una suddivisione in pezzi così corti che invece è abbastanza normale nel cinghiale. Tuttavia io direi che al 99 per cento sono fatte di orso, comunque la certezza la si può avere solo ed esclusivamente con esami specifici. In quota oltre i 1700 metri in effetti è ancora possibile trovare mirtilli, la stagione è avanzata ma, non avendo fatto gelate per più giorni è ancora possibile ci siano ancora mirtilli stramaturi. Anche perché la neve è caduta per un solo giorno a 1800 metri ma poi si è sciolta per le alte temperature. Comunque non escludo a priori che possa esserci un altro orso o che arrivi prossimamente, però ora non c’è la prova del DNA“.

Il nuovo orso

Andrea Baldi, colonnello comandante dei Carabinieri Forestali del Parco Nazionale della Val Grande, ha risposto: “A vedere così non sembrano di orso, ma dovrei dargli un’occhiata“.

Una fototrappola aveva catturato il passaggio di un orso la sera di martedì 26 agosto 2025, fuori dal Parco della Val Grande, nel bosco nelle vicinanze dell’abitato di Finero, comune di Malesco. Il Parco ha sempre dichiarato che nel VCO ci sarebbe un solo orso, ossia il grande M29 di circa 10 anni, finora sempre elusivo e mai aggressivo per le persone – cosa che è meglio ribadire – che in base al peso stimato potrebbe essere lungo dalla punta del naso all’inizio della coda (piccola, ma che pure gli orsi hanno) circa 220 cm o più ed essere alto al garrese almeno 120 cm. Gli orsi bruni euroasiatici della Slovenia, come quelli reintrodotti in Trentino decenni fa, se maschi possono superare anche i 350 kg. L’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali, visionando le fotografie di questo nuovo orso, ha stimato che abbia dimensioni, colore, età e altre caratteristiche diverse da M29. Di aiuto, tra l’altro, era stato un arbusto di nocciolo visibile a fianco dell’orso, i cui polloni vanno da 3 a 8 cm di diametro. Calcolando un diametro medio di 6 cm e paragonandolo all’orso, si stima che l’animale sia lungo testa/inizio coda tra i 155 e i 160 cm, mentre l’altezza della groppa sopra le zampe posteriori sarebbe di circa 90 cm. Praticamente le stesse dimensioni dell’orso filmato di notte l’anno scorso mentre correva su una strada tra Trontano e Verigo. Vi si vede l’orso alto poco più del guardrail, che  alla sommità va da 75 a 80 cm.  In pratica, questo nuovo orso è molto più piccolo di M29, è pure più giovane.

Dopo avere esaminato le fotografie lo zoologo Paolo Forconi ha dichiarato: “L’animale è stato ripreso da una posizione un po’ più alta, quindi non di fianco o di fronte, e questo può confondere, comunque a mio parere quell’esemplare è un subadulto di forse 3-4 anni, massimo 5“. Pertanto non può essere M29 di 10 anni. Il peso di questo nuovo esemplare  viene da noi stimato tra i 100 e i 130 kg – negli orsi il sesso, l’alimentazione e altro sono fattori importanti – prendendo a paragone l’orso bruno della stessa sottospecie slovena, chiamato Elisio e catturato nel giugno 2017 in Carnia (Udine). Aveva circa 4 anni e pesava 131 kg.

La stessa struttura di questo esemplare è più snella, con zampe meno robuste e colore quasi uniforme con solo una parte della zampa anteriore più scura. M29 invece ha testa e collo più larghi, è molto più massiccio, ha le zampe anteriori e posteriori più scure fino a oltre il petto e presenta anche l’evidente groppa, pure quella più scura, presente nei maschi adulti. Che il nuovo e giovane esemplare invece non ha. Da notare che quest’ultimo orso sarebbe stato avvistato da oltre un anno più volte in zona.

M29

Tuttavia, se l’orso M29 fosse stato radiocollarato come previsto, i suoi spostamenti sarebbero stati registrati e tracciati punto per punto e si saprebbe se alle 21 di martedì 26 agosto ad essere in zona fosse lui o no. Nel 2024 la  Provincia del VCO e  il Parco Nazionale della Val Grande avevano chiesto l’autorizzazione al ministero dell’Ambiente per radiocollalare l’orso M29. Autorizzazione concessa. A questo punto si potrebbe pensare che sarebbe bastato chiedere la collaborazione ai forestali esperti e muniti di mezzi adeguati della vicina Provincia Autonoma di Trento. Invece no, si è deciso di creare prima una squadra propria, con tutto il tempo e i costi (e i rischi?) che comportava. Non si poteva prima intervenire su questo unico orso e poi addestrare con calma propri addetti?

Come comunicato da loro nei giorni scorsi, il Parco Nazionale della Val Grande e Andrea Baldi, colonnello comandante dei Carabinieri Forestali del Parco Nazionale della Val Grande, hanno perfettamente ragione dichiarando che ad oggi le indagini genetiche confermano la presenza di un solo esemplare di orso nella Val Grande. Comunque sia, parrebbe che la nostra segnalazione fotografica e i relativi articoli abbiano infastidito non poco, visto che nel comunicato e nella conferenza del Parco si è pedissequamente ripetuto, a loro dire, di  fake news, voci infondate, di smontare posizioni strumentali o prive di basi, massima trasparenza, speculazioni prive di basi e così via. Il Parco ha anche specificato che “Se in futuro emergeranno nuove evidenze, saremo i primi a comunicarle”. Ne siamo lieti, sperando però che abbiano maggiore fortuna, anche ricordando che quando arrivò l’orso M29 lo vide e segnalò per primo un automobilista nel giugno 2019 a Crevoladossola e fu la polizia provinciale a intervenire per ben quattro volte (pure in comuni del Parco) raccogliendo anche campioni organici. Fu solo a settembre 2020 che i carabinieri forestali del Parco Nazionale della Val Grande a Malesco riuscirono a immortalarlo con una fototrappola. E le foto del potenziale nuovo orso e delle feci qui descritte sono opera, pure loro, di semplici privati e non del Parco.

Ricordiamo che nel 2023 in Parco dichiarava: “Gli orsi hanno territori vastissimi e la Val Grande da sola è insufficiente a garantire una popolazione vitale di orso, fossero anche due soli individui“.

Verrebbe comunque da domandarsi come mai il Parco della Val Grande con territori selvaggi, spettacolari e quasi disabitati di circa 170 km² non possa contenere due orsi, mentre in Trentino nella zona del Brenta di poco più di 2.000 km² vivono stabilmente almeno 52 orse, contando solo le femmine. Insomma, ogni orso in meno di 40 km². Il Parco vuole attuare un monitoraggio con radiocollaraggio su un orso (orsi?) e un paio di lupi. Il problema e che gli orsi tra poco andranno in letargo e pertanto, a meno che non si scavi alacremente nella neve e in tanti per cercarlo, se ne riparlerà almeno in primavera. E di lupi nella VCO ce ne sono almeno una cinquantina. Da notare che Luigi Spadone, presidente del Parco Val Grande, ha dichiarato: “Quello che come Parco vogliamo realizzare è un progetto che ci consenta di avere sotto controllo la situazione dei branchi“. Radiocollarando solo due lupi, questo sarebbe il suo controllo? Però parrebbe che il costo per il monitoraggio e radiocollaraggio sarebbe solo di 25-30.000 euro a carico del Parco. Una previsione di spesa tanto economica da lasciarci molto dubbiosi.

Spadone ha messo le mani avanti: “È un percorso lungo, ma necessario: se non si parte, non si arriva da nessuna parte“. Intanto siamo a ottobre 2025 e l’orso continua a vagare incontrollato.

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1 Comments

  1. says: Carlo Crovella

    Beh dato il contesto molto selvaggio della Val Grande (e la scarsa, per non dire nulla, antropizzazione) non c’è da stupirsi che siano arrivati gli orsi… I pochi temerari che vi si addentreranno, dovranno mettere in conto anche incontri speciali di questo tipo…

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