Lo youtuber francese Inoxtag documenta la sua avventura vissuta sull’Everest, dopo un anno di preparazione. Una case history che torna a far parlare di montagna anche ai più giovani.
Il fenomeno Kaizen
di Sara Canali

Da quando è stato caricato su YouTube, il documentario Kaizen: un anno per scalare l’Everest ha già registrato più di 36 mila visualizzazioni, con un trend in costante crescita. Una eco enorme per un film che parla di montagna e che è stato pensato per una fruizione via streaming e non nelle sale di un cinema, alla portata (gratuita) di tutte le generazioni di appassionati e non. Se in questi anni i social ci hanno insegnato qualcosa è che ognuno può diventare il protagonista della propria storia e trasformare il proprio messaggio in qualcosa in grado di smuovere opinioni e interessi.
In questo contesto, l’opera dello youtuber francese di 21 anni Inoxtag, celebre per i suoi contenuti spensierati e coinvolgenti, ha dimostrato come la sua sfida personale di arrivare in cima all’Everest, dopo un anno di preparazione, sia stata in grado di far parlare di montagna tutta la Francia e non solo. Infatti, oltralpe non c’è un solo quotidiano che non abbia fatto servizi o ne abbia parlato suscitando al contempo ammirazione e polemiche mettendo a confronto i puristi dell’alpinismo con un pubblico che invece della montagna ha sentito appena parlare.

Se da una parte la salita all’Everest con ossigeno viene considerato un modo “non appropriato” di andare in montagna, dall’altro ci sono molti alpinisti e guide, ragazzi appassionati di montagna o anche solo giovani sportivi e non, che ne sono entusiasti soprattutto per l’enorme produzione, le immagini mozzafiato, l’idea della sfida della persona comune e perché, finalmente, si torna a fare documentari ben fatti sulla montagna capaci di parlare anche ai più giovani. Quale che sia il pensiero, non si può non considerare la case history che questo lavoro rappresenta.
Il documentario
Nella sinossi su YouTube, Inès Benazzouz, in arte Inoxtag, racconta cosa significa questo film: “Kaizen è una filosofia giapponese di progresso continuo, che consiste nel migliorare ogni giorno, passo dopo passo. Scalare l’Everest, un ideale che sembrava irraggiungibile ma che è diventato realtà seguendo diversi passi: sognare, condividere e seguire una disciplina rigorosa Infine, Kaizen significa combattere le proprie paure e agire nonostante i dubbi”.

Senza alcuna esperienza pregressa, lo youtuber si è posto l’obiettivo di conquistare una delle imprese più estreme al mondo affidandosi alla guida Mathis Dumas, fotografo e ambassador SCARPA, che lo ha aiutato a prepararsi per l’impresa durante tutto l’anno scorso. Per l’occasione, sono diverse le scalate che hanno affrontato insieme prima di raggiungere la cima dell’Everest durante questo lungo anno di preparazione.
E il film, che dura in totale due ore e mezza, non ha tralasciato niente di tutta questa preparazione, affrontando con grande sincerità ogni momento di difficoltà, superando i dubbi e le paure che necessariamente un’impresa come questa porta con sé. Non una celebrazione, ma un viaggio all’interno dei sentimenti di una persona reale che durante il suo anno di preparazione subisce una vera e propria metamorfosi non solo nel fisico, ma anche nell’atteggiamento, vestendo i panni di un alpinista che vuole raggiungere il suo sogno. Senza tralasciare il rapporto guida-cliente che nel film viene descritto molto bene rimettendo questa figura al centro.
La reazione
Il documentario è stato presentato venerdì 13 settembre in contemporanea in 500 cinema, facendo registrare 340.000 spettatori in un giorno. Da sabato 14 poi, il lungometraggio è diventato disponibile su YouTube ed è difficile trovare qualcuno che non ne abbia almeno sentito parlare. Inoxtag è sponsorizzato Nike e il product placement durante le due ore di riprese hanno riguardato solo questo brand e altri che hanno sostenuto il progetto.

Il materiale tecnico per affrontare la salita, però, è stato scelto in modo soggettivo dalla guida e dallo youtuber stesso, che hanno selezionato brand e prodotti per la loro affidabilità e non per un accordo commerciale. La scelta è ricaduta su due brand italiani come HDry e SCARPA: durante tutto il film sono spesso ben visibili i guanti promo HDry indossati sia da Inoxtag sia da Dumas mentre, nella parte delle salite himalayane, tutto il team indossa gli scarponi d’alta quota Phantom 8000 con tecnologia HDry oltre ai guanti SCARPA con HDry.