La Guerra Bianca. Fotografie di Stefano Torrione

Forte di Bard. Valle d’Aosta. 29 marzo – 2 settembre 2018

Un viaggio tra i ghiacciai e le cime che furono teatro della più grande guerra di montagna della storia. Il Forte di Bard ospita dal 29 marzo al 2 settembre nelle sale espositive del nuovo Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere, la mostra La Guerra Bianca, Fotografie di Stefano Torrione. Oltre 70 immagini realizzate dal fotografo valdostano conducono il pubblico sul fronte dei ghiacciai della Grande Guerra.

Caré Alto scivolo Niscli relitti batteria obici 15 cm austroungarici

Il fotografo ha dedicato tre anni a percorrere la linea del fronte, sulla lunga cresta di confine tra il Passo dello Stelvio e l’altopiano carsico, dove le truppe austro-ungariche e italiane si affrontarono in zone impervie in cui mai si era combattuto, fino a 3000 metri di altitudine, tra le cime e i ghiacciai delle Alpi centrali e orientali.

L’itinerario del fotografo, accompagnato dall’alpinista della Commissione Storica della S.A.T Marco Gramola, segue le tracce lasciate dalle migliaia di uomini mandati a combattere e a morire in condizioni proibitive: trincee, baracche, gallerie scavate nella roccia, postazioni di combattimento, ma anche armi e oggetti personali ritrovati in quota, testimonianza di uno degli eventi più tragici della storia dell’umanità.

Gruppo Presanella resti dei depositi di munizioni per la batteria austroungarica di monte botteri. Proiettili per artiglieria calibro 10 cm

Le fotografie di Torrione raccontano innanzitutto la storia di una scoperta personale: quella legata all’emozione di ritrovare le tracce di una guerra in luoghi che prima di allora non avevano visto nulla di umano, le quote più elevate del fronte italoaustriaco, l’Adamello, l’Ortles, il Cevedale, la Marmolada. E consegnano alla memoria collettiva la drammatica esperienza che vissero centinaia di uomini scaraventati a vivere, combattere e morire in condizioni proibitive, estate e inverno, a temperature che superavano i 30 gradi sotto zero.

Gruppo Adamello Monte Coel osservatorio di artiglieria, dalla feritoia si vede il Corno di Cavento

Le tracce ancora vive e presenti di quella immane tragedia – i muri a secco e in calcestruzzo aggrappati al granito, le trincee, le matasse di filo spinato arrugginite, cannoni abbandonati – contrastano con la bellezza del paesaggio di quei luoghi. A causa del riscaldamento globale, molti di quei resti sono riaffiorati facendo ritrovare un tempo che si credeva perduto. Un viaggio iconografico per ricordare cosa è stata la Guerra Bianca che venne combattuta tra le truppe del Regno d’Italia e dell’Impero austro-ungarico.

Orari
Martedì-venerdì – Ore 10.00-18.00
Sabato, domenica e festivi – 10.00-19.00
Lunedì chiuso
Dal 1° luglio al 2 settembre 10.00-19.30
Aperta anche al lunedì a partire dal 23 luglio

Tariffe
La tariffa è inclusa nel biglietto di ingresso a Il Ferdinando, Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere.
Intero: 9,00 euro
Ridotto: 7,00 euro
Ragazzi (6-18) e scuole: 5,00 euro

Per ulteriori informazioni
Associazione Forte di Bard
www.fortedibard.it

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