Pulizie di primavera

Dall’impegno degli alpinisti a quello delle località alpine: iniziative e appuntamenti per recuperare i rifiuti abbandonati sulle falesie e nei boschi. L’esempio di Matteo Della Bordella.

Pulizie di primavera
di Chiara Todesco
(pubblicato su lastampa.it/montagna l’8 maggio 2023)

Si è scomodato anche Matteo della Bordella per pulire le montagne. Una responsabilità che tutti dovrebbero sentire, così come hanno iniziato a farlo gli alpinisti. Come lui, che ha portato avanti assieme al compagno di cordata Massimo Faletti il progetto Climb&Clean.

L’alpinista varesino Matteo Della Bordella, 38 anni

Da tre anni i due scalatori si sono impegnati a ripulire le pareti dai rifiuti abbandonati. In totale quest’anno due tonnellate raccolte tra automobili, bombole del gas, copertoni, latte, plastica e vetro gettati nel bosco adiacente alla falesia di Paline El Belem (in provincia di Brescia) meta dell’edizione del 2023.

«Anche questa volta, come ormai ci accade di constatare spesso, i rifiuti non erano in falesia ma nel bosco sull’altro lato della strada – ha sottolineato Della Bordella – L’ennesima riprova che non sono i climber a sporcare l’ambiente, anzi. Loro erano qui con noi a sporcarsi le mani e a darsi da fare per tirare a lucido questo territorio dove basta aguzzare lo sguardo per trovare una nuova parete da chiodare».

E con loro c’erano per fortuna anche tanti giovani volontari: «Assieme – continua Faletti – abbiamo recuperato bombole del gas, pezzi di automobili, ma anche auto intere. Latte, rottami, vetro, plastica e carte lanciate con buona probabilità dalle auto in corsa. Un’assurdità!».

Un’assurdità che purtroppo si ripete in tanti posti di montagna, accanto alle pareti di arrampicata, nei boschi, in mezzo ai prati. Per fortuna anche le località turistiche sono sempre più sensibili e attente a questo problema. E così nascono iniziative per dare una bella ripulita.

Come a Pila, dove le pulizie di primavera sono in programma per la giornata del 10 giugno 2023: l’invito a recuperare i rifiuti abbandonati su sentieri e piste da sci è rivolto a tutta la popolazione, residenti e non. Ci si ritroverà tutti alle ore 9 presso l’area pic-nic all’arrivo della telecabina e da qui, con i materiali per la raccolta, si partirà a piedi o con i mezzi per ispezionare tutti i terreni. Stessa cosa il 18 giugno 2023, in occasione della giornata ecologica Clean Up Tour, in collaborazione con Summit Foundation.

In realtà la stessa Regione Valle d’Aosta ha organizzato per quest’estate un progetto su questo tema dedicato ai ragazzi delle scuole: è il Trekking Nature e si svolgerà nei mesi di luglio e agosto. Il tema dell’edizione di quest’anno è “Quando la plastica non c’era: ritornare ai nostri nonni e riscoprire i loro oggetti di uso quotidiano”. Un ritorno alle origini per proteggere l’ambiente. I ragazzi, accompagnati da personale specializzato, effettueranno escursioni e parteciperanno a giochi e attività legate alla scoperta della montagna, a tematiche di educazione ambientale e rispetto del territorio.

Sempre attenta alla causa ecologista è l’Alta Badia, che anche per quest’estate si è ripromessa di sensibilizzare l’escursionista alla protezione dell’ambiente e delle Dolomiti. Lo fa con il progetto Eco-Hiker: gli escursionisti saranno accompagnati da un esperto del territorio muniti di guanti, attrezzi, sacchetti per riportare a valle tutto ciò che trovano lungo il percorso. Gli appuntamenti sono previsti per il 10 e 24 luglio 2023, il 7 e 21 agosto 2023 e il 4 settembre 2023.

Un’altra iniziativa meritevole per una montagna pulita è quella realizzato a La Plose lo scorso anno assieme all’Associazione Artisti Sudtirolesi: il progetto vincitore, Take me home – porta i rifiuti a casa, di AliPaloma (Alexandra Paloma Angerer ) e Mirijam Heiler, è ora attivo sulla Plose. In più, nei rifugi in quota non si vendono più le bottiglie d’acqua di plastica. In alternativa alla plastica monouso, è possibile acquistare una bottiglia in acciaio inox in loco e riempirla in tutte le fontane di acqua potabile contrassegnate.

Climb&Clean 2023
a cura della Redazione

Successo per la terza edizione del Climb&Clean. Il progetto negli anni ha visto i due scalatori raggiungere falesie dal Trentino alla Sicilia, dalla Lombardia all’Abruzzo, passando per la Campania. Sempre con il fondamentale aiuto e supporto da parte di enti, associazioni e appassionati locali.

In questa edizione 2023 i lavori si sono concentrati presso la falesia Paline El Belem di Borno, in provincia di Brescia. Una falesia che tutti gli appassionati conoscono, per la sua scalata su tacche e buchi e per la difficoltà mediamente alta (dal sesto all’ottavo grado). Qui anche i tiri più facili sono da guadagnare mentre l’avvicinamento è praticamente nullo: si parcheggia e in pochi passi si raggiunge la falesia.

Fondamentale per la riuscita della giornata è stato il supporto di Bernardo Rivadossi e dell’associazione “Graffiti Climbers”, unitamente alla sezione CAI di Borno e al comune di Borno che, oltre alla grande ospitalità, ha offerto un supporto logistico fondamentale alla riuscita dei lavori di pulizia.

C’erano tanti giovani con noi a lavorare, tanti giovani e appassionati climber del posto” esordisce Massimo Faletti, ideatore del progetto “sono stato contento di venire qui a Borno e vedere questi ragazzi impegnarsi per riportare bellezza nella loro valle, ai piedi delle loro pareti di arrampicata. Siamo anche riusciti a liberare dai rifiuti una piccola parete nascosta dove corrono tiri difficili, sopra all’ottavo grado”.

Giovanni Storti a Monte Moro, 14 maggio 2023

Hike&Clean
Climb&Clean si arricchisce di un nuovo evento: Hike&Clean! Giornate da vivere insieme, sui sentieri di montagna, per ripulirli dai rifiuti e liberare la natura da tutto ciò che non le appartiene.

Il primo appuntamento è stato a Genova, domenica 14 maggio 2023, con Matteo Della Bordella e Massimo Faletti, ma non solo! C’erano anche Giovanni Storti (dell’iconico trio Aldo, Giovanni e Giacomo), l’alpinista e maestro di sci Lino Zani e la plurimedagliata campionessa di scherma Margherita Granbassi (entrambi conduttori della trasmissione Sentieri di RAI 1).

Il ritrovo era per le 09.00 presso il Porticciolo di Nervi per poi salire insieme fino alla cima del Monte Moro, sia godendo di una spettacolare vista sul golfo di Genova, sia dedicando qualche ora del proprio tempo per fare una piccola azione nei confronti dell’ambiente naturale!

C’erano anche la camminatrice e blogger Marika Ciaccia e l’influencer alpinista Giulia FusconiUn fiume umano di una sessantina di persone che, a passo lento, si è mosso lungo i sentieri che dal porticciolo di Genova Nervi portano fino in cima al Monte Moro. Tutti con la testa bassa, alla ricerca di bottigliette di plastica, cartacce, vetro o altri rifiuti abbandonati lungo il percorso. “Abbiamo trovato tantissime bottiglie di vetro e lattine. Ma anche resti di giocattoli, il telaio di un motorino, plastica e molto altro” commenta Massimo Faletti, promotore dell’iniziativa. “Una giornata riuscitissima, che ha visto tante persone unirsi e condividere un obiettivo comune”.

L’evento è stato promosso e organizzato da Karpos (in collaborazione con Sisport e Less Than 30′ From Home), organizzazione che promuove la bellezza delle alture di Genova. La giornata si è svolta in uno dei luoghi più suggestivi del capoluogo ligure e, purtroppo, sempre più spesso vittima degli incivili che, approfittando della zona isolata, non si fanno alcuno scrupolo ad abbandonare la spazzatura. Le decine di volontari, muniti di guanti, sacchetti e tanta buona volontà, hanno raccolto ben 400 chili di rifiuti, composti da materiale in ferro, plastica e carta. Oltre ai mozziconi di sigaretta, che rappresentano una delle forma di inquinamento più diffuse e difficilmente controllabili.

“La maggior parte di quelli che abbiamo trovato non sono rifiuti dei camminatori e dei viandanti” ha tenuto a specificare Marika Ciaccia. “Sono oggetti che era forse più facile smaltire a valle, ma che qualcuno ha preferito portare fin quassù”. La tipologia dei rifiuti trovati ha infatti richiesto una logistica ben organizzata per trasportare i pesanti sacchi, carichi di materiale differenziato, fino a un punto di raccolta comodo per i mezzi.

“Perché farlo?” si è chiesto Giovanni Storti. “Perché il territorio è di tutti e un ambiente sano e pulito è molto più bello e piacevole da vivere e vedere, piuttosto che camminare tra il pattume”

Tra una battuta e l’altra, sotto al sole tiepido della primavera, con il mare sullo sfondo, i partecipanti hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, che ha rappresentato l’occasione sia per passare una giornata all’aria aperta, sia per condividere un’esperienza, sia per fare del bene al Pianeta.

“Un’iniziativa che il caso ha voluto capitasse nel giorno della Festa della Mamma. Essere qui con mia figlia, a camminare, a divertirci e a ripulire i sentieri è semplicemente bellissimo!” il commento di Margherita Granbassi. “Dovrebbero esserci più iniziative di questo tipo. Lo facciamo per noi, per il territorio e per i nostri figli”.

“Oggi non abbiamo risolto i problemi del mondo” afferma Giuseppe Lira, brand manager Karpos. “Ma abbiamo passato una giornata insieme sui sentieri, abbiamo camminato e scherzato raccogliendo la spazzatura incontrata durante il cammino. Qualcosa di piacevole, che possono fare tutti. Dalle cose semplici nascono i grandi cambiamenti. Per questo siamo orgogliosi di aver supportato l’idea di Massimo”.

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