A fine agosto 2024 si è verificata una serie di atti vandalici a strutture e oggetti di vario genere in quota nelle valli canavesane del Gran Paradiso, dunque anche nei territori che sono teatro delle proposte culturali del progetto “Montagna Sacra”.
In particolare sono stati asportati i libri-firme ai bivacchi Revelli (Val Soana) e Giraudo (Valle Orco), e quelli in vetta ai monti Colombo (valle di Ribordone), Rosa dei Banchi (Val Soana) e Punta Quinzeina Sud (Valle Sacra), talora con danni alle loro cassette metalliche; inoltre sono state distrutte alcune targhe commemorative in cima al monte Colombo e un quadro in rame dedicato a Giovanni XXIII sulla Rosa dei Banchi.


Il Comitato “Monveso di Forzo – Montagna Sacra”, pur promuovendo una riflessione sulla necessità di un approccio leggero e “in punta di piedi” dei territori montani quale esercizio per il rispetto (ovunque) del “limite” in contrasto all’invasività umana che minaccia ogni ambiente naturale, auspicando uno stop all’ulteriore proliferazione di manufatti umani in alta quota – condanna con forza queste azioni vili e incresciose contro opere già esistenti, talora di elevato significato simbolico/culturale e peraltro, in questi casi, a modesto impatto sull’ambiente. Si tratta di episodi il cui movente (ammesso ci sia) è opposto ai pensieri e agli obiettivi di pace e di rispetto propri del progetto “Montagna Sacra”.
[Comunicato a cura di Daniele Cat Berro. Nelle immagini: in alto: la cassetta del libro di vetta della Rosa dei Banchi (3164 m, Val Soana), manomessa e svuotata; foto di Loris Lonati, che ringraziamo. Nelle immagini in basso: le targhe vandalizzate in vetta al Monte Colombo (2848 m, valle di Ribordone/valle Orco); foto di Roger Oberta tratte dalla pagina Facebook “Monte Colombo: passione ed emozioni“.]