[Articolo di Toni Farina pubblicato il 26 maggio 2023 su volerelaluna.it; l’originale lo trovate qui.]
Domenica 11 giugno 2023 si svolgerà per il secondo anno in Valle Soana una manifestazione di sostegno al progetto “Una Montagna Sacra per il Gran Paradiso”. Chi aderisce al progetto si impegna a non salire più sul Monveso di Forzo, montagna di 3300 metri collocata sul crinale fra la Valle Soana e la Valle di Cogne, fra Piemonte e Valle d’Aosta. In sostanza, gli aderenti si pongono per scelta personale un “limite”. Si tratta infatti di un progetto culturale che non prevede alcuna regola o divieto e che ha nella sensibilizzazione sulla necessità di limiti all’agire umano il suo elemento fondante (su volerelaluna.it trovate un articolo sul progetto dell’ottobre scorso qui.)
La Valle Soana è una delle cinque valli del Parco nazionale Gran Paradiso. Il progetto è stato appunto pensato in occasione del centenario di questo parco (1922 – 2022), primo in Italia. La scelta del Monveso quale “Montagna Sacra per la Natura”, luogo da lasciare a esclusiva frequentazione agli altri esseri viventi”, è dovuta alla collocazione di questa montagna, alla testata del Vallone di Forzo, in una delle zone più integre del parco. Chi non la conosce avrà l’opportunità di farlo partecipando alla manifestazione di giugno. “Insieme per la Montagna Sacra”, è il titolo. Un’agevole camminata guidata di un’ora e mezza all’interno del Parco Gran Paradiso sulla mulattiera per il Colle di Bardoney, con meta le due splendide borgate Boschietto e Boschettiera. Lungo il percorso ci saranno momenti di informazione sul progetto e le sue finalità. Si tratterà però anche di una giornata di festa: al pomeriggio è in programma un concerto offerto dal Gruppo LabGraal. Il concerto si terrà a Ronco, comune titolare della zona, presso la Locanda della Luna. Una collocazione non casuale, ma che fornisce lo spunto per alcune importanti considerazioni.
Il Progetto Montagna Sacra e la comunità della Valle Soana. In qualità di consigliere dell’Ente Parco nazionale Gran Paradiso (terminato mandato settembre 2022) avevo sottoposto il progetto al consiglio direttivo che però, con varie e “fantasiose” motivazioni, l’aveva bocciato all’unanimità (escluso ovviamente il sottoscritto). Una scelta meramente politica, di bassa politica. Da rilevare che il progetto era condiviso dalla struttura di promozione del parco, ma soprattutto dall’ex direttore Antonio Mingozzi che aveva in programma di inserirlo tra gli eventi del centenario. A posteriori, in realtà, la non adesione istituzionale può essere considerata un fattore positivo: è bene che il progetto sia sgombro da “inquinamenti” (amara considerazione: il progetto è stato bocciato anche dai componenti il consiglio di area PD, e questo mi/ci dice alcune cose). Oltre al fattore “sacralità”, potente ma anche divisivo, tra le ragioni della bocciatura sono state addotte tesi secondo cui il progetto doveva essere di esclusiva competenza delle comunità locali, in via prioritaria dei due Comuni sulle quali insiste il Monveso: Cogne, capoluogo dell’omonima valle in Valle d’Aosta, e Ronco, Valle Soana, in Piemonte. Tesi che nei consigli dei parchi, nazionali o regionali, sono addotte per molte materie e questo porta a considerazioni più generali sull’autorevolezza e sul ruolo sia culturale che politico di queste istituzioni, soprattutto all’interno della cosiddetta “transizione ecologica”. Il Gran Paradiso è parco nazionale, ma la situazione dei due ambiti regionali è molto diversa, sia dal punto di vista socio economico che politico: Cogne, località iper turistica, dopo un primo approccio possibilista, ha maturato un atteggiamento sarcastico ai limiti del dileggio; Ronco, al contrario, grazie in particolare all’attuale sindaco, Lorenzo Giacomino, giovane e preparato, ha dato ampie disponibilità al confronto. Confronto che c’è stato e proseguirà, pur con tutte le comprensibili difficoltà: Montagna Sacra è un progetto difficile e anche sovversivo, nel senso che sovverte modi di essere, pensare e rapportarsi con l’ambiente naturale. Non occorre avere fretta. L’apertura si è già manifestata l’anno scorso in concomitanza della prima manifestazione in valle il 19 giugno, quando il sindaco ha concesso la piazzetta di Molino di Forzo per il concerto pomeridiano. E ancor di più quest’anno: il concerto si svolgerà nel capoluogo, presso la Locanda della Luna, gestita da giovani locali. Di rilievo il fatto che sia stato concesso il locale patrocinio, come si evince dal logo della comunità di valle sulla locandina.
Il futuro. Montagna Sacra è un progetto culturale aperto e in divenire. Considerato l’elemento fondante, ovvero il Limite, quanto mai attuale, si potrebbe estendere ad altre zone, siano esse cime di montagne, isole nel mare o frammenti di bosco. A tal proposito è bene rilevare la differenza sostanziale con le riserve integrali che hanno altra finalità e dove l’accesso è in genere interdetto da norme. Il futuro dipenderà dall’interesse generale che in buona parte c’è già stato, come dimostra il successo della presentazione pubblica al Museo nazionale della Montagna a Torino lo scorso 26 novembre (https://www.youtube.com/watch?v=HPs6O3YlR70). Ma prima ancora la possibile evoluzione dipenderà da come la comunità locale saprà valorizzare questa opportunità. Il Progetto Montagna Sacra è un elemento di novità assoluto nel mondo occidentale, e per questo sono innegabili le possibili ricadute anche turistiche, ovviamente legate a un turismo di riflessione e conoscenza che ben si confà ad aree non stravolte dal turismo industriale. E in questo la Valle Soana è, ad oggi, un’area ideale. A rivederci lassù domenica 11 giugno.
Dove leggere il progetto e, volendo, aderire:
Per ulteriori informazioni: https://www.facebook.com/montagnasacra, montagnasacra22@gmail.com