a cura di energia-luce.it
L’Agrivoltaico è un sistema per produrre energia elettrica occupando la stessa superficie delle coltivazioni! Questo sistema serve a sfruttare al meglio lo spazio delle campagne, senza impattare il corretto sviluppo delle colture.
L’Italia per conformazione geografica è un paese che non può vantare distese pressoché illimitate che possono essere adibite a sistemi fotovoltaici, limitando la possibilità di produzione possibile. Questo sistema potrebbe essere un sistema per rendere più efficiente la superficie disponibile!
Questo sistema ha grandi vantaggi, ma esperti nutrono ancora dei dubbi a riguardo, come il ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli.
Cos’è l’Agrivoltaico?
L’agrivoltaico è un sistema di pannelli solari che possono essere installati al di sopra di campi coltivati in modo da garantire la corretta crescita delle colture, ma permettendo allo stesso tempo di sfruttare queste superfici per generare energia rinnovabile e green.
Semplificando, si può riassumere questo sistema a delle strutture, spesso automatizzate, dotate di pannelli fotovoltaici che si collocano al di sopra dei campi coltivati. Il pannello produce ovviamente energia elettrica e, essendo spesso automatizzato può anche muoversi garantendo l’inclinazione dei raggi solari.
Il PNRR del 2021, il piano ambizioso di Ripresa e Resilienza, include all’interno fondi e piani per l’installazione di questi sistemi sul suolo italiano. Saranno installati pannelli agrivoltaici per 1,5 GW entro l’anno 2030.
Quali sono i vantaggi?
I vantaggi sono multipli, anche per le colture stesse infatti questi pannelli, che fungono anche come coperture per i raggi solari possono:
– ridurre la richiesta idrica: generando ombra questi pannelli possono abbassare la temperatura al suolo e ridurre l’evaporazione delle acque nel terreno
– sostenere le piante: i tralicci della strutture possono anche essere le strutture a cui le piante possono aggrapparsi e fornire un sostegno ad esse. Alcune coltiGreenvazioni infatti necessitano di sostegni per migliorare la produzione.
– regimentare le acque piovane: infatti possono regolamentare l’acqua piovana, garantendo livelli più costanti e meno picchi.
– proteggere dalla grandine: infine queste strutture proteggono le colture dalla grandine, responsabile della distruzione di molti raccolti.
Oltre a ciò va ovviamente aggiunto il fatto che questa struttura garantisce la generazione di energia Green e Rinnovabile: da territori che altrimenti non sarebbero in grado di generare energia.
Perché l’Agrivoltaico in Italia?
L’Italia è decisamente un territorio in cui l’Agrivoltaico potrebbe essere più efficace in quanto per la conformazione geografica non si dispone di ampi territori adatti a sistemi fotovoltaici. Il 41,8% della superficie territoriale italiana è occupata da colture.
La posizione della nostra nazione ci garantisce l’intensità solare più alta d’Europa, dopo la Spagna.
Il rendimento degli Impianti Fotovoltaici in Italia (in kWh/1kWp):
- Al Nord, 1000/1200
- Al Centro, 1200/1300
- Al Sud e Isole, 1400/1500
Tale intensità renderebbe possibile raggiungere il 50% degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima se solo si dotasse lo 0,32% dei terreni agricoli italiano di un sistema Agrivoltaico.
Quali sono le opinioni?
Nonostante i benefici ci sono ancora opinioni contrastanti a rigurdo, anche all’interno dello stesso governo. Infatti il Ministro dell’Agricoltura Patuanelli si è espresso cautamente in più di una occasioni, sottolineando che i pannelli fotovoltaici potrebbero essere installati in primis sugli edifici, non andando ad impattare sulle colture italiani, che potrebbero risentire di una diminuzione della produzione secondo alcuni. Questo porterebbe a un ulteriore aumento del prezzo delle materie prime, già altissime per il conflitto in Ucraina.
Sarebbe quindi meglio preferire gli edifici per l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici che garantiscono molte meno controindicazioni.
Il Ministro della Transazione Economica Cingolani si è invece espresso molto favorevole a questi impianti, che potrebbero rendere le aziende agricole più indipendenti a livello energetico, anche facendo un allaccio della luce con la linea nazionale
Le resistenze dell’Agrivoltaico in Calabria
Un’altra resistenza si riscontra dalla Regione Calabria che ha proposto una modifica della legge del 16 aprile del 2022, nell’articolo 51 che vuole introdurre un tetto del 10% della superficie agricola per l’installazione di impianti fotovoltaici. Questo andrebbe a limitare di molto la possibilità di attuazione di questo sistema. Questa proposta viene proprio da una regione con l’intensità solare più alta d’Europa e che potrebbe garantire un grande impatto.