Forcella Segnata e Val Montanaia dal rifugio Padova

(gruppo Spalti-Monfalconi, Dolomiti d’Oltrepiave)
di Sebastiano Spigolon
(pubblicato su itineraridimontagna.it il 21 aprile 2017)

La Val Montanaia, situata nelle Dolomiti Friulane, da qualsiasi punto la si guardi, vanta di un panorama, a nostro avviso, tra i più caratteristici e appaganti visti sin d’ora. Al centro spunta il suo omonimo Campanile, definito anche “l’urlo pietrificato”, che ulteriormente contraddistingue e rende “unica” questa valle. Per effettuare, però, un itinerario ad anello, partendo appunto dal rifugio Padova, dobbiamo salire il canalone della Forcella Segnata, un sentiero altamente indicato ad escursioni esperti con una buona preparazione tecnica e fisica, data la presenza di diversi passaggi di II grado, nonché di un notevole dislivello complessivo.

L’imbocco del canalone della Forcella Segnata.
Passaggio obbligato, con arrampicata, su questo stretto camino roccioso non proprio banale.

Escursione ad anello della Val Montanaia dal rifugio Padova
Dal rifugio Padova, saliamo per il canalone del sentiero CAI 357, caratterizzato da diversi passaggi di II grado, raggiungendo così la Forcella Segnata. Da qui, scendiamo per raggiungere la Val Montanaia, saliamo il segnavia 353, in direzione nord, verso l’omonima forcella e, nuovamente, scendiamo lungo un tratto notevolmente ripido e ghiaioso sino alla Val d’Arade. Infine, seguiamo le indicazioni per il rifugio Padova per ritornare al punto di partenza (sentieri 342 e 346).

Il suggestivo panorama sull’Antelao (sinistra) e sul vasto Gruppo delle Marmarole.
La veduta suggestiva che abbiamo quando arriviamo alla Forcella Segnata.

Scheda tecnica
Difficoltà: EE
Durata totale: 7.30/8.00 h
Tempi intermedi: 3.00 h per salire alla Forcella Segnata, 1.00 h per raggiungere il Bivacco Perugini e la Val Montanaia, 1.00 h per salire alla Forcella Montanaia, 2.30/3.00 h per ritornare al rifugio di partenza
Dislivello complessivo: 1300 m
Punto di partenzarifugio Padova 1287 m
Punto d’arrivorifugio Padova 1287 m
Quota massima: Forcella Montanaia 2333 m
Rifugi e/o bivacchi: bivacco Perugini 2060 m
Segnaletica: sentieri CAI 357, 353, 342, 346
Note aggiuntive: assai consigliato munirsi di casco nei tratti: salita canalone Forcella Segnata (presenti vari passaggi di II grado) e discesca Forcella Montanaia – Val d’Arade. Percorso per escursionisti esperti e con una buona preparazione tecnico-fisica
CartografiaMappa – Tabacco 02
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Fantastica panoramica sulla Croda Cimoliana (sinistra) e sul Campanile di Val Montanaia.
La Forcella Cimoliana che lasciamo alla nostra destra man mano che saliamo verso al Forcella Montanaia.

Come raggiungere la Val Montanaia attraverso la Forcella Segnata
Parcheggiamo la macchina presso il rifugio Padova, raggiungibile tramite una stradina asfaltata assai stretta e ripida lunga circa 5 km. Proprio in prossimità del parcheggio del rifugio imbocchiamo il sentiero CAI 357, in direzione della Forcella Segnata, che risale con buona pendenza sulla Val Ciadin, prima nel fitto bosco, per poi passare ad un’ambientazione prettamente rocciosa e ghiaiosa, caratterizzata da grandi massi, guidandoci sullo stretto canalone roccioso che risale a destra della Cima Toro, ben visibile e segnalato man mano che ci si avvicina alle sue pareti.

Da qui, incontriamo una segnaletica rossa punteggiante, che ci accompagna lungo tutto il canale sino al raggiungimento della forcella. Il sentiero, nella primissima fase caratterizzato da roccia ghiaiosa e friabile, poi dall’alternarsi di vari passaggi d’arrampicata di II grado, alcuni di questi per niente banali (vedi foto), rendono il nostro proseguimento assai faticoso, ma ne vale comunque la pena: il panorama che stiamo lasciando alle nostre spalle, con la veduta lontana dell’Antelao e del vasto Gruppo delle Marmarole, è veramente appagante e affascinante.

L’eccezionale paesaggio che si apre sulla Val Montanaia quando raggiungiamo l’omonima forcella.

Raggiunta, quindi, la Forcella Segnata, cominciamo a scendere dal versante opposto lungo su di un tratto di sentiero ripido e ghiaioso, ma più agevole rispetto a quello percorso precedentemente. Raggiungiamo quindi, traversando a sinistra, accanto alla Cima Rosina, il tanto sospirato Campanile di Val Montanaia (meta di temerari alpinisti che si prefiggono a scalarlo fino alla sua cima, con consuetudine suono della campana) e il bivacco Perugini, posto ai suoi piedi.

Lo scenario che abbiamo durante la discesa lungo il ghiaione del sentiero 353.
Il suggestivo paesaggio della Val d’Arade.

La Forcella Montanaia e l’impegnativa discesa sulla Val d’Arade
Dalla Val Montanaia, riprendiamo il nostro anello salendo con notevole pendenza verso nord, lungo segnavia 353, lasciandoci a destra la Croda Cimoliana e l’omonima forcella, in direzione della Forcella Montanaia, già visibile dal bivacco, dove al suo raggiungimento la incantevole Val Montanaia merita assolutamente un ultimo sguardo.

Da questa ultima forcella, inoltre, cominciamo una discesa parecchio impegnativa, lungo un sentiero nuovamente ben ripido e ghiaioso: proprio per quest’ultimi motivi buona cosa è tenere le dovute distanze tra di noi e tra gli altri escursionisti che incontriamo, onde evitare di colpirli con i tanti massi presenti in questo tratto di percorso.

Superato, perciò, l’ostico ghiaione, arriviamo alla Val D’Arade, caratterizzato da un fondo più agevole e favorevole per le nostre gambe. Ci troviamo, praticamente, nella parte finale dell’escursione, caratterizzata dall’incrocio di due importanti bivi: il primo (bivio Val D’Arade, già visibile man mano che si scendeva dal canalone) del sentiero CAI 342, proveniente dalla Forcella Monfalcon di Forni, dove seguiamo ovviamente la direzione portante il rifugio Padova, il secondo, dove la svolta a sinistra su segnavia 346, attraversando nuovamente il Bosco Negro, ci riporta direttamente alla nostra auto.

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1 Comments

  1. says: Andrea Parmeggiani

    Bel percorso.
    Sono stato in val Montanaia e ho avuto la fortuna di salire sul Campanile (con guida) ed è stata una bellissima esperienza.

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