Un nuovo straordinario appuntamento all’interno della stagione di Alta Luce Teatro. Protagonista una vicenda tra le più interessanti in ambito sportivo e sociale: la spedizione di Henriette d’Angeville per raggiungere la vetta del Monte Bianco nel 1838. Lo spettacolo si chiama Io, in cima al Monte Bianco, è scritto e diretto da Monica Faggiani e interpretato da Elizabeth Annable, attrice, regista e direttrice artistica di Alta Luce Teatro.
Io, in cima al Monte Bianco
di Federico Riccardo
Io, in cima al Monte Bianco è uno spettacolo teatrale liberamente ispirato ai diari di Henriette d’Angeville, con Elisabeth Annable e per la regia di Monica Faggiani (costumi Farace & Pasotti, scenografia Viviana Martin e produzione Alta Luce Teatro).
Andrà in scena venerdì 11 aprile 2025 (con replica sabato 12 aprile) all’Alta Luce Teatro, Alzaia Naviglio Grande 190, Milano. Orario d’inizio: 20.30. Prezzi: Intero: 15€ +2€ tessera associativa; soci CAI, ridotti under 25 e over 65: 12€+2€ tessera associativa.
Il 3 settembre 1838, a 44 anni di età, l’alpinista ginevrina Henriette d’Angeville arrivò alla vetta del Monte Bianco con l’aiuto di un bastone e di dodici persone tra guide e portatori. L’impresa fu commentata con un misto di sorpresa e toni sprezzanti. Una guida di Chamonix al suo ritorno le disse: «Avete avuto il grande merito di andare sul Monte Bianco, ma bisogna convenire che il Monte Bianco ne avrà molto meno ora che anche le signore possono scalarlo».
In molti provarono a scoraggiarla ma la Contessa Avventurosa non solo scalò senza paura il Monte Bianco ma fu alla guida della spedizione rifiutandosi di aggregarsi ad altre due spedizioni (ovviamente maschili) in procinto di partire. Si mise in testa che poteva farcela. E ce la fece.
Nel corso dei preparativi e per tutta la durata dell’impresa Henriette registrò sul suo quadernetto verde ogni dettaglio dell’avventura, incluse le malignità di cui era bersaglio. È un racconto pieno di verve e ironia (e autoironia) ma emerge anche una grande passione per la montagna e il motivo di tutto: un bisogno, avvertito in fondo all’anima, di compiere una vocazione.
“Non fu la fama meschina di essere la prima donna ad aver arrischiato quel genere di avventura a darmi quell’euforia; fu piuttosto la consapevolezza del benessere spirituale che ne sarebbe conseguito”.
I diari avrebbero dovuto diventare un libro, intitolato La mia scalata al Monte Bianco, ma nessun editore fu disposto a pubblicarli e finirono in fondo a un cassetto. Il manoscritto sarà ritrovato solo molti anni dopo e pubblicato per la prima volta in Francia nel 1986. Henriette scrive senza ombra di dubbio la prima storia di alpinismo al femminile. La sua grande impresa fu quasi dimenticata ma lei non smise mai di arrampicarsi e di sognare le cime. Scalò altre 21 vette. L’ultima, a 69 anni, fu l’Oldenhorn sulle Alpi Bernesi.
Oggi i testi sono stati sapientemente riadattati da Monica Faggiani e messi in scena per questa anteprima assoluta. Una storia di grande lucidità e determinazione che è un privilegio far conoscere e ammirare raccontandone, con passione e ironia, le fatiche e la meraviglia.
Info e prenotazioni
+39 3487076093
alt@altaluceteatro.com
www.altaluceteatro.com
Ufficio stampa
Federico Riccardo
friccardo.freelance@gmail.com
+39 3489286537