Un luogo suggestivo per gli occhi e per l’anima. Con la Montagna spaccata, la cittadina di Gaeta, in provincia di Latina, offre un itinerario spettacolare tra grotte e leggende. E un santuario sul mare con una vista incredibile. Ecco tutte le informazioni.
La montagna spaccata
(come nasce la leggenda di questo luogo sorprendente affacciato sul Tirreno)
di Laura Ogna
(pubblicato su viaggi.corriere.it il 30 maggio 2022)
La Montagna Spaccata è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Gaeta. Secondo la leggenda la Montagna di Gaeta si sarebbe divisa in tre grandi blocchi di roccia al momento della crocifissione di Cristo.
Avvicinandosi in barca al promontorio del monte Orlando, venendo dalla spiaggia di Serapo, si vedono chiaramente le tre grandi spaccature, che corrono dall’alto in basso, più o meno parallele, nella roccia. Le acque turchesi del mare giocano un contrasto di colori con le rocce bianche e si riversarono all’interno delle linee di rottura, formando grotte e rivoli sotterranei.
Tra storia e leggenda: il santuario
Sulla cima del promontorio del Monte Orlando il Santuario della SS. Trinità è stato fondato nel 930 a.C. dai Padri Benedettini sulle rovine della Villa di un generale romano.
Dal Santuario della Montagna Spaccata di Gaeta partono i 300 gradini che portano alla Grotta del Turco dove, nel Medioevo, erano solite trovare rifugio le navi di pirati saraceni. Il promontorio era un luogo, infatti, strategico, nascosti dalla roccia i pirati potevano di attaccare di sorpresa le navi che passavano con i loro carichi.
Il santuario è visitabile ogni giorno nel periodo estivo dalle ore 09:00 del mattino alle 13:00 e dalle ore 15:00 del pomeriggio alle 19:00. Nel periodo invernale, invece, l’orario delle visite della montagna è dalle ore 8:00 alle 12:00 e dalle 14:30 alle 17:00. La visita completa alla Grotta del Turco costa solamente 1 euro.
Montagna spaccata Gaeta: orari, prezzi, come arrivare
Si raggiunge il Santuario della SS. Trinità dal centro di Gaeta su Via Munazio Planco, dove la meta è ben segnalata. Per i visitatori che arrivano in macchina c’è un parcheggio presso il Santuario.
Dal Santuario, lungo il percorso a cielo aperto che si inoltra nella spaccatura della roccia, ecco i riquadri in maiolica delle postazioni della Via Crucis, in parte restaurate. Risalgono al 1849 e offrono versi del Metastasio.
A fine percorso si trova un giaciglio in pietra su cui secondo la leggenda riposava San Filippo Neri, santo educatore, quando viveva all’interno della Montagna Spaccata : il “letto di San Filippo Neri”.
Il santuario è visitabile d’estate ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19. Nel periodo invernale, invece, l’orario delle visite della montagna è dalle ore 8 alle 12:00 e dalle 14 e 30 alle 17. La visita completa alla Grotta del Turco costa 1 euro. Alcune informazioni si trovano anche sul sito del Parco Monte Orlando.
Montagna spaccata Gaeta: la cappella sospesa e la leggenda del turco
Nel 1434 alcuni barcaioli si accorsero che quasi all’estremità della spaccatura centrale si era staccato dall’alto un enorme macigno che era andato a incastrarsi dove la fenditura della roccia si restringeva, a circa 40 metri sul livello del mare.
Fu probabilmente un terremoto a causare la caduta del grosso macigno sul quale venne eretta una cappella, da cui si può godere uno splendido colpo d’occhio, sia sul mare circostante sia sulla fenditura che corre per 150 metri in altezza.
La mano nella roccia
Lungo il percorso che si snoda verso la Grotta dal Turco si incontra la leggendaria impronta di un pirata saraceno, la cui mano sarebbe sprofondata nella scogliera mentre proclamava la sua incredulità al miracolo che lì aveva preso forma.
La fenditura della Montagna Spaccata
Secondo la tradizione cristiana la roccia della montagna di Gaeta si sarebbe spaccata nell’istante in cui Cristo spirò e si squarciò il tempio di Gerusalemme. Oggi è uno dei luoghi più mistici e ricchi di leggende della Riviera di Ulisse.
La leggenda della mano del turco
Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si può osservare un’iscrizione in latino appena sotto ad un’impronta di una mano impressa nella roccia che la leggenda vuole sia appartenuta ad un marinaio turco.
Da non cristiano, l’uomo era scettico sull’origine sacra delle spaccature della montagna, ma la leggenda racconta, non appena l’uomo appoggiò la mano sulla roccia, questa si sciolse come cera sotto le sue dita, lasciando così l’impronta nitida della mano ancora oggi visibile.
La Cappella
Nel 1434, un terremoto fece cadere un masso che si incastrò in uno degli anfratti rocciosi del monte, sul quale venne eretta una cappella, dalla quale è possibile godere di una vista mozzafiato.
Il Santuario della SS. Trinità
In cima al promontorio del Monte Orlando, il Santuario della SS. Trinità fu fondato nel 930 a.C. dai Padri Benedettini sulle rovine della Villa di Munazio Planco, un famoso generale romano oggi è sede dei missionari del P.I.M.E.
Presso questa antica struttura vennero a pregare importanti eremiti e santi come San Filippo Neri, Bernardino da Siena e Ignazio di Loyola, ma anche sovrani e papi, come Pio IX.
La Grotta del Turco
Dal santuario partono i gradini che si inoltrano nella fenditura fino alla Grotta del Turco dove l’acqua azzurrissima e la spaccatura della montagna rimandano un gioco di riflessi e contrasti unici.
Il Letto di San Filippo
Lungo le pareti della roccia spaccata si trovano alcuni riquadri in maiolica con le stazioni della Via Crucis. Al termine del percorso si incontra un giaciglio in pietra, soprannominato il “Letto di San Filippo”, poiché qui il santo era solito fermarsi a lungo a pregare.
Montagna Spaccata: orari e prezzi
La Montagna Spaccata è visitabile tutti i giorni tranne lunedì, dalle 9 del mattino all’ora del tramonto, segue gli orari di apertura del santuario.
La Grotta del Turco è visitabile sabato e domenica. La visita alla Montagna Spaccata è gratuita, alla Grotta è a pagamento e costa 1 euro (al 31 maggio 2022). Arrivando in auto, seguendo le indicazioni per il Santuario della SS. Trinità, si trova facilmente parcheggio a pochi passi dalla chiesa.