Dopo due anni di stop a fine luglio torna l’appuntamento tra le montagne della Savoia e della Valle d’Aosta. Con alcune conferenze e tante escursioni con le guide.
Riparte il Geofestival alpino attorno al Monte Bianco
(geologia, ambiente e storia)
di Chiara Todesco
(pubblicato su lastampa.it/montagna il 27 giugno 2022)
Roccia, ghiaccio, suolo, biodiversità e attività dell’uomo: è il legame tra questi elementi al centro del Geofestival alpino e interessa terre e montagne della Savoia e della Valle d’Aosta. Scoprire la geologia per conoscere la storia di questi territori e fare una previsione sul loro futuro. Dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, torna in calendario questo festival naturalistico che interessa molto gli escursionisti, gli appassionati di ambiente e geologia ma non solo. Il festival è aperto a tutti e il via è fissato a fine luglio con un fitto programma di conferenze ed escursioni che ruotano intorno al massiccio del Monte Bianco. È così ancora una volta il Quattromila a catturare l’attenzione e a raccontare la storia. Delle 32 escursioni geologiche 12 sono in Alta Savoia (dal 20 al 25 luglio 2022), altre 12 in Savoia (dal 26 al 2 agosto 2022) e 8 in Valle d’Aosta (dal 30 luglio al 2 agosto 2022). Guidati e assistiti da 30 esperti e 36 accompagnatori e guide alpine.
Si parte il 29 luglio 2022 con un “Viaggio al centro della pietra”: una conferenza itinerante gratuita, accompagnata al pianoforte dal francese Philippe Codecco, che propone un’introduzione geologica alla catena alpina in generale e al massiccio del Monte Bianco. Gli esperti spiegheranno la formazione del paesaggio attuale e le bellissime storie di mari, oceani, antiche catene montuose raccontate dalle sue rocce, il tutto con una serie di escursioni geologiche a piedi che si svolgeranno in territorio francese ed italiano, da Chamonix a Courmayeur.
In particolare a La Thuile, il 29 si terrà anche una conferenza nel Salone di Arly, mentre il 30 luglio si può partecipare alla Geo-escursione sul Colle San Carlo e il Colle della Croce, tra antiche miniere di carbone e modellamento glaciale della conca di La Thuile, per comprendere come dei sedimenti provenienti dall’erosione fluviale di un antico continente – in un ambiente equatoriale – si sono trovati coinvolti nella deformazione alpina insieme alle rocce dell’oceano vallesano.
Il giorno seguente, il 31 luglio, è prevista la Geo-escursione sul Monte Belvedere e il Colle Piccolo San Bernardo, sui pascoli e lungo le faglie alpine, alla scoperta delle fortificazioni militari lungo il confine franco-italiano e di come la successione delle falde alpine mette in contatto – con un sistema di faglie – i sedimenti provenienti dall’erosione fluviale di un antico continente con le rocce dell’oceano vallesano.
Domenica 31 si cammina e si “studia” tra Punta Rossa e il Lago di Tormottaz, un posto chiave per comprendere la nascita delle Alpi. Ci si sposta in Val Veny il 1° di agosto con un viaggio attraverso lo spazio e il tempo tra il Lago di Combal e le Pyramides Calcaires per capire le trasformazioni alpine del Monte Bianco. Lo stesso giorno è prevista anche una camminata al Mont Chetif: il percorso corre lungo uno dei contatti tettonici maggiori delle Alpi, per andare a scoprire un frammento dell’antico basamento europeo, pizzicato nei sedimenti marini durante la nascita del massiccio del Monte Bianco.
Il giorno dopo a Courmayeur una bella passeggiata al Monte de la Saxe e una salita a Punta Helbronner che offre un panorama dall’alto sulla geologia della valle. C’è anche l’occasione di scoprire il ghiacciaio attorno per capire la geologia del Monte Bianco.