a cura della Redazione di turbolento.net
(pubblicato su turbolento.net il 17 maggio 2023)
Foto di Guglielmo Giambartolomei
Le Terre di Pisa incontrano le Strade Zitte
Terre di Pisa è il contenitore di marketing turistico per la valorizzazione del territorio, i cui confini sono chiaramente espressi dal nome. Per maggiore chiarezza tecnica è, in base a legge della Regione Toscana, un Ambito Turistico. Nato per iniziativa della Camera di Commercio di Pisa nel 2017 è oggi un progetto a cui hanno aderito partner pubblici e privati del settore turistico: 34 Comuni, l’Unione Valdera, Associazioni di Categoria e soggetti turistici rappresentativi del territorio pisano. Abbiamo scoperto questa nuova realtà con l’organizzazione della manifestazione ciclistica Chase the Sun.
Lo sport e in particolare il ciclismo, è un ottimo strumento di conoscenza e promozione del territorio. Turbolento con il progetto le Strade Zitte, si muove con discrezione da parecchi anni in questo ambito. Le prime Strade Zitte sono nate tra i Navigli attorno a Milano nel 2001, oggi sono 230 tracce di qualità per il cicloturismo sportivo diffuse su (quasi) tutta la penisola. Isole incluse. Percorsi “da collezione” pubblicati sul sito turbolento.net e sulla piattaforma Komoot con varie raccolte tematiche.
Una rete di strade secondarie di campagna e di montagna, lungo le vie meno battute, immerse in quella grande e diffusa bellezza che il nostro Paese può vantare. Tracce di qualità, studiate a computer (Garmin Basecamp + GoggleMaps + StreetView + Komoot), collaudate con puntuali sopralluoghi e, quando necessario, soggette a fine tuning, di nuovo a computer. Questa è la differenza sostanziale tra le tracce “buttate” sui maggiori portali dedicati, senza “controllo qualità”.
Di sole, d’azzurro, di torri e di terre
Torre di Pisa e Terre di Pisa suona molto bene. Per via dell’assonanza è facile da ricordare ed esprime perfettamente il contenuto a cui si riferisce. Un buon “naming” nel troppo affollato mondo dalla comunicazione, è fondamentale. Le Terre di Pisa sono ricche di arte, cultura, gastronomia, paesaggio, architettura, borghi e… di torri, due per tutte, quella della Rocca di Vicopisano e di Caprona che incontriamo lungo il tracciato della Chase the Sun.
Chase the Sun, come tutte le Strade Zitte, non è solo un invito allo sport impegnato, è uno stimolo culturale alla scoperta e conoscenza del nostro territorio, così ricco di bellezza diffusa. In ognuno dei suoi aspetti.
I partecipanti si radunano all’alba sotto il faro di Cesenatico, lungo quel porto-canale di progettazione leonardesca, per attraversare il paesaggio dell’entroterra romagnolo con le sue dolci colline, quindi l’Appennino tra Romagna e Toscana immergendosi nelle Foreste Casentinesi, a cui si accede da Premilcuore. Foreste ricche e selvagge che accompagnano la discesa fino a Dicomano e Rufina, dove ci accoglie la piccola e “nervosa” Strada del Chianti. Una Strada Zitte che lungo la destra orografica della Sieve ci accompagna fino a Pontassieve, dove rigorosamente si passa sul ponticello “a dorso di mulo” cha da il nome al paese. A Bagno a Ripoli si comincia a respirare Firenze. Il passaggio a fianco di Pontevecchio e per gli stranieri le molte divagazioni tra Santa Croce e molto altro. Ci si ritrova al Parco alle Cascine per lasciare la città e iniziare il lento salire sui crinali che offrono viste panoramiche del classico paesaggio toscano. Tra Carmignano, il Pinone e Vinci. Dalla terra natale di Leonardo il passaggio alla terra di Galileo è breve. In mezzo la riserva naturale di Montefalcone e la Val di Nievole, col suo mangia e bevi. Quindi l’ingresso nelle Terre di Pisa.
Poco dopo Bientina, che si scelga di salire al Colle di Calci o passare bassi da Vicopisano, l’imbarazzo della scelta è tra una quarta salita o il passaggio dalle molte torri di queste terre. Non solo, come già detto, la più famosa torre di Pisa, ma la torre della Rocca di Vicopisano, la torre di Caprona abbarbicata sopra uno sperone di roccia. Per citare solo quelle che si incontrano lungo il nostro pedalare.
I percorsi si riuniscono di fronte ad un’altra meraviglia: la Certosa di Calci, ex monastero Certosino fondato nel 1366. Chi ha scelto il percorso 4 salite ci arriva da Calci, chi ha scelto il passaggio da Vicopisano ci arriva da Caprona. Da qui si prosegue verso Asciano lungo la via di Lungomonte Pisano, dove sulla destra, poco dopo il Bike Village (ultimo check-point di percorso), si scopre l’Acquedotto Mediceo che ci guida fino al centro di Pisa, passaggio da Piazza dei Miracoli, vera e propria estasi ciclistica per chi non è mai stato qui. Arrivarci in bici, dopo altre 250 chilometri di propria faticosa energia, è una sensazione indescrivibile, la si scopre solo vivendo. Sosta obbligatoria per ammirare, il verde del curatissimo prato che contrasta col bianco accecante del marmo.
Ma le Terre di Pisa non hanno ancora finito di stupirci, dulcis in fundo, del tutto inattesa, appare l’abside dalla basilica romanica di San Piero a Grado. La splendida architettura si erge maestosa in mezzo ad un grande prato che ne esalta ancora di più la bellezza. Il resto lo fa la luce radente del tardo pomeriggio in cui i Sunchaser affrontano questo passaggio. Luce radente che ci accompagna negli ultimi chilometri di questa traversata dell’Italia, alla lenta velocità della nostra bicicletta e delle nostre energie fino alle spiagge di queste Terre di Pisa. Meta di questa lunga ciclistica cavalcata tra paesaggio, arte, storia, enogastronomia e fatica, con la grande soddisfazione di poter dire: “io ci sono riuscito sono un Sunchaser“. Avendo percorso dall’alba al tramonto, nel giorno più lungo dell’anno la strada che unisce Cesenatico alle Terre di Pisa. Da una costa all’altra dell’Italia, da est a ovest. Inseguendo il sole.