30° Film Festival della Lessinia

A Bosco Chiesanuova dal 23 agosto 2024 al 1 settembre 2024.

30° Film Festival della Lessinia

Paolo Rumiz 
A Paolo Rumiz sarà dedicato l’evento di apertura, in anteprima mondiale, venerdì 23 agosto al Teatro Vittoria: 1.200.000 passi, in viaggio con Paolo Rumiz di e con Alessandro Scillitani che ha realizzato un documentario antologico, un diario di racconti a passo lento che parte dall’abbandono delle montagne di Aspromonte, passando per il grande fiume Po, per arrivare ai Balcani e tornare in Europa in barca a vela o sull’Egeo. Le immagini, molte delle quali inedite, saranno accompagnate dalla voce narrante e dalla colonna sonora di Alessandro Scillitani e la sua band (Acquista). Paolo Rumiz arriverà a Bosco Chiesanuova sabato 24 agosto per l’evento Europa: il tradimento del mito sulla sua quadrilogia letteraria dedicata al continente che ha tradito il suo mito fondativo.

Giorgio Diritti 
Giorgio Diritti sarà l’ospite d’onore della trentesima edizione del Festival. Incontrerà il pubblico domenica 25 agosto nella Piazza del Festival, e a lui sarà consegnato il premio Protagonisti del Tempo. Del regista saranno presentati al Festival i film con cui ha indagato la montagna, dall’esordio de Il vento fa il suo giro (2005) al recente Lubo (2023), passando per L’uomo che verrà (2009)proiettato a ottant’anni dalla Strage di Marzabotto a cui è ispirato.

Gigliola Cinquetti 
Una delle artiste italiane più conosciute e amate in tutto il mondo, Gigliola Cinquetti arriverà al Festival, martedì 27 agosto, per raccontare l’affetto che la lega a Cerro Veronese e alla Lessinia, luogo di ritiro e di tranquillità nelle pause di una carriera frenetica. Nel libro A volte si sogna (Rizzoli, 2023) racconta della sua vita, della sua carriera e del suo rapporto particolare con la Lessinia che considera casa e luogo dell’anima.

Gli altri ospiti
Per la rassegna letteraria Parole Alte arriveranno a Bosco Chiesanuova: Marco Albino Ferrari e Mauro Varotto con Lo scivolone olimpico (venerdì 23 agosto); Enrico Camanni con La montagna sacra (domenica 25 agosto); Margherita Sciarretta, Guillermo Gonzales e Sbibu con Storie di alberi e di uomini (lunedì 26 agosto); Franco Faggiani con L’inventario delle nuvole (mercoledì 28 agosto); Giuseppe Mendicino, Anna Lina Molteni e Giuseppe Sandrin con Giovanna Zangrandi: una voce fuori dal coro (giovedì 29 agosto); Franco Michieli con Le vie invisibili (venerdì 30 agosto); Vittorio Mason con I custodi della montagna (sabato 31 agosto). Per Paroline Alte, gli incontri dedicati ai libri per l’infanzia, gli ospiti saranno: Carlo Marconi con Poesie del camminare e Francesca Dafne Vignaga con Igor. Tutti gli incontri si svolgeranno nella Piazza del Festival, a ingresso libero e gratuito.

Giuria Internazionale
Regista ungherese, Dorottya Zurbό è nata a Budapest nel 1988, dove attualmente insegna Narrazione transmediale. Il suo primo lungometraggio, The Next Guardian, è stato presentato in anteprima all’IDFA di Amsterdam nel 2017 e in Lessinia nel 2018, dove ha vinto il premio di miglior documentario. Agent of Happiness (2024) ha ottenuto il Premio del Pubblico al San Francisco Film Festival e al Margaret Mead Film Festival di New York.

Documentarista, sceneggiatore e regista, Fredo Valla si è formato alla Scuola Ipotesi Cinema, diretta da Olmi. Vincitore dell’edizione del FFDL del 1998 con Riposino in pace, con Giorgio Diritti ha poi scritto Il Vento fa Il suo giro (2005), Un giorno devi andare (2013), Volevo nascondermi (2020) – con cui vince nel 2020 il Nastro d’argento alla sceneggiatura – e Lubo (2023). Ha firmato come regista Più in alto delle nuvole (2015), Non ne parliamo di questa guerra (2018), BOGRE – La grande eresia europea (2021) e Ambin, la roccia e la piuma (2023).

Regista e direttore della fotografia norvegese, Frode Fimland ha debuttato con il documentario Siblings are Forever nel 2013, che è stato premiato con Lessinia d’Oro, Premio del Pubblico e della Giuria MicroCosmo al FFDL 2014. The Last Norwegian Cowboy (2021) ha ottenuto riconoscimenti agli Amanda Norwegian Cinemas Awards 2022, al Duluth Superior Film Festival, in Minnesota, USA, e di nuovo in Lessinia il premio della Giuria MicroCosmo nel 2022.

Regista nata in Armenia, Tamara Stepanyan si è trasferita in Libano negli anni Novanta e ha proseguito gli studi presso la National Film School of Denmark. Ora vive in Francia ed è considerata la nuova voce del cinema armeno contemporaneo. I suoi documentari sono stati accolti in festival cinematografici quali, tra gli altri, Locarno, DokLeipzig, Festival La Rochelle Cinéma, Boston Film Festival e Film Festival della Lessinia. Oggi Stepanyan è insegnante presso l’École Supérieure de Réalisation Audiovisuelle di Parigi.

Nato nel 1958 in Svizzera, ha iniziato nel 1981 come cameraman presso la Televisione Svizzera. Nel 1985 ha girato il documentario Cumbre, vincitore della Genziana d’argento al Trento Film Festival 1987. Dopo questa esperienza ha fondato la Iceberg-Film, una casa di produzione specializzata in documentari. Ha collaborato con alpinisti come Messner, Kukuczka, Bonatti, Kammerlander, Cassin, Corona, Glowacs e Dal Prà. Nel 1991 ha diretto la fotografia in parete del film Grido di pietra di Werner Herzog. Ha firmato la regia di documentari, tra gli ultimi Vite tra i vulcani (2012) e Inverno afgano (2016).

La montagna equivocata
Tra influencer, blogger e testimonial, la montagna vive un momento di iper esposizione mediatica in cui spesso, per fraintendimenti, strumentalizzazioni o malafede, si rischia di offrirne un’immagine equivocata e riduttiva. Tre soci accademici del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna), riprendendo il tema proposto nell’Annuario dell’associazione del 2024 dal titolo “Raccontare la montagna”, riflettono sul modo di raccontare e di percepire le terre alte, mettendone in rilievo le forzature: Anselmo Cagnati (esperto di valanghe e cambiamenti climatici) con “L’informazione climatica in montagna: strumento di adattamento o caos mediatico? Il caso Marmolada”; Paola Favero (alpinista, scrittrice e forestale) con “La montagna raccontata, tra nuove tendenze e resistenti don Chisciotte”; Serafino Ripamonti (alpinista e giornalista) con “In montagna al tempo dei social: pericoli e prospettive di una comunicazione col fiato corto”. Modera il giornalista Vittorio Zambaldo, in una tavola rotonda martedì 27 agosto alle 10.30 nella Sala Olimpica del Teatro Vittoria.

Anselmo Cagnati
Paola Favero
Serafino Ripamonti

Aperitivo con i registi
Per la trentesima edizione del Film Festival della Lessinia sono attesi più di trenta registi, registe, attori e attrici da molte parti del mondo. Per il pubblico, il momento privilegiato per incontrarli sarà l’ “Aperitivo con il regista”, dal 24 al 30 agosto 2024, ogni giorno alle ore 12.00 nella Piazza del Festival. Gli incontri saranno accompagnati da una degustazione di prodotti dei piccoli produttori del GAS (Gruppo Acquisto Sociale) Lessinia.

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