Alpinismo invernale in Corno Grande e Corno Piccolo
Si contano sulla punta delle dita le guide di alpinismo invernale, l’ultima delle quali è certamente Gran Sasso, Alpinismo invernale in Corno Grande e Corno Piccolo, di Gabriele Di Falco (Idea Montagna, dicembre 2023).
Non si tratta evidentemente di una trattazione che riguardi gli itinerari già molto difficili d’estate (dai quarti gradi fino alle salite estreme): una guida di questo genere avrebbe poco senso.
Qui si tratta di grandi o medie pareti percorse da itinerari con difficoltà moderate, in genere poco attraenti nella stagione estiva per la presenza di detriti e sfasciumi, che appunto, d’inverno, si ricoprono di neve e ghiaccio e assumono quindi un aspetto simile a certe salite classiche del Monte Bianco o Monte Rosa pur non essendo, tranne le debite eccezioni, a loro paragonabili per le dimensioni dell’ambiente.
Se non vado errato la prima monografia che trattasse itinerari interessanti soprattutto nella stagione invernale fu quella di Angelo Nerli e Vincenzo Sarperi, Itinerari invernali nelle Alpi Apuane, la cui pubblicazione risale al lontano 1953.
La totalità di quelle proposte venne poi ripresa nella prima (1958) e nella seconda (1979) edizione di Alpi Apuane della collana Guida dei Monti d’Italia: con quelle informazioni fu proprio sulle creste del Monte Pisanino, come pure su quelle del Cavallo e dell’Alto di Sella che mossi i primi passi su terreno misto, imparando perciò ad usare piccozza e ramponi su un terreno a limitata esposizione ambientale (non in alta montagna) ma comunque con difficoltà similari, accentuate dal freddo e dagli approcci invernali.
Con questo non voglio paragonare gruppi di montagne così differenti come le Apuane e il Gran Sasso: voglio solo sottolineare come in entrambi i luoghi si sia creata la necessità di descrivere con amore e attenzione itinerari che d’inverno sono davvero splendidi, a prescindere dalla difficoltà.
Gabriele Di Falco, dall’alto della sua lunga esperienza dei luoghi, ci presenta, in una guida snella e riccamente illustrata da belle immagini, diciassette itinerari, di cui 12 sul Corno Grande e 5 sul Corno Piccolo. Non v’è dubbio che l’autore abbia personalmente ripetuto tutti questi percorsi, con ciò offrendo la massima oggettività che un autore unico può soggettivamente garantire.
La conoscenza in prima persona dei luoghi, unitamente al consolidato format delle edizioni di Idea Montagna, ha dato luogo a un’esposizione della materia comprensiva delle informazioni che devono esserci senza mai allargarsi a descrizioni eccessivamente particolari o tecnicismi troppo elaborati.
La guida non insegna a percorrere la montagna d’inverno, ma è validissimo aiuto per chi ha fatto magari un corso di alpinismo ed è curioso di provare cosa può essere un ambiente selvaggio e innevato. Indica infatti i percorsi più belli, distinguendo tra quelli quasi sempre sicuri e quelli più pericolosi con determinate condizioni. Ricordando sempre che il Gran Sasso rimane comunque una montagna importante, l’”unica di stampo alpino presente in Appennino”.
Poche perché climate is changing!