Grand Tour di RIFAI

Sono ancora aperte le iscrizioni al trekking organizzato da RIFAI – Rete Italiana Facilitatori Aree Interne: sette giorni di cammino dalla Valle Stura alla Val Germanasca tra paesaggi alpini e comuni virtuosi.

Grand Tour di RIFAI
(Dal 3 al 10 settembre 2023 un trekking sulle Alpi Piemontesi alla scoperta delle buone pratiche di sviluppo locale)
Comunicato stampa

Dal 3 al 10 settembre 2023 RIFAI – Rete Italiana Facilitatori Aree Interne organizza il Grand Tour, un trekking sulle Alpi Piemontesi alla scoperta dei comuni montani in cui si realizzano progetti di sviluppo locale, anche con l’apporto dei giovani. Il progetto, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, traccerà un sentiero capace di futuro che collega la Valle Stura (CN) alla Val Germanasca (TO) attraverso sette tappe e altrettante buone pratiche di innovazione sociale. Sono aperte le iscrizioni per entrare a far parte del gruppo di escursionisti: si ricercano 13 giovani under 35 che vivono nelle aree interne o che a vario titolo frequentano, studiano, amano o ambiscono a trasferirsi nelle terre alte, per una vera summer school itinerante.

Il Grand Tour avrà inizio domenica 3 settembre 2023 a Rittana, in Valle Stura. Da qui, ogni giorno si camminerà nella bellezza dei paesaggi alpini piemontesi, accompagnati da una Guida Escursionistica. La sera si verrà accolti in un “comune virtuoso” per ascoltare le testimonianze di chi agisce l’innovazione sociale sui propri territori, giorno dopo giorno. Di seguito il dettaglio delle tappe:

3 settembre: arrivo a Rittana (Valle Stura, CN) e incontro con il Distretto Montagna Futura

4 settembre: da Rittana a Pradleves (Valle Grana, CN) e incontro con la Cooperativa di Comunità di Pradleves
km 21, dislivello positivo + 1.060m, dislivello negativo -970m

5 settembre: da Pradleves a Poggio di San Damiano (Valle Maira, CN) e incontro con la comunità di Lo Puy
km 17,5, dislivello positivo + 880m, dislivello negativo -810m

6 settembre: da Poggio di San Damiano a Melle (Valle Varaita, CN) e incontro con l’Ostello Antagonisti
km 14,5, dislivello positivo + 820m, dislivello negativo -1070m

7 settembre: da Becetto a Oncino (Valle Po, CN) e incontro con la Comunità di Ostana
km 14,7, dislivello positivo + 940m, dislivello negativo -1110m

8 settembre: da Bertolini di Crissolo a Rorà (Val Pellice, TO) e incontro con l’Ostello Villa Olanda di Luserna San Giovanni
km 16,4, dislivello positivo + 920m, dislivello negativo -1450m

9 settembre: da Jumarre a Pomaretto (Val Germanasca, TO) e incontro con la Comunità di Pomaretto
km 18, dislivello positivo + 740m, dislivello negativo -1530m

10 settembre: convegno finale e ripartenza da Pomaretto (TO)

La partecipazione al Grand Tour ha un costo di €200, include vitto e alloggio per l’intera durata del trekking e i servizi di transfer previsti; per chi non è già socio di RIFAI è inoltre previsto il pagamento della quota associativa (15 euro). I posti disponibili sono 13: nel caso in cui le adesioni dovessero superare tale numero, i partecipanti verranno selezionati sulla base delle motivazioni espresse in fase di candidatura. Per iscriversi occorre compilare il form disponibile a questo link o sul sito di RIFAI APS; le iscrizioni saranno aperte fino al 20 luglio 2023. Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare info@reterifai.it.

A organizzare il Grand Tour delle Alpi Piemontesi è RIFAI – Rete Italiana Facilitatori Aree Interne, associazione che intende diventare il megafono delle esigenze, delle necessità, dei sogni e delle sfide dei giovani che vivono nelle aree marginali italiane. Unisce soci provenienti da tutta la penisola italiana per renderli protagonisti nel disegno di un nuovo futuro per i propri territori. Con questa iniziativa, RIFAI emula il Grand Tour che i giovani intraprendevano secoli fa per conoscere la politica, la cultura, l’arte e le antichità dei paesi europei, spesso recandosi in Italia. Similmente, il trekking di RIFAI ha l’obiettivo di conoscere i modelli di innovazione sociale e inclusione giovanile nell’impegno civico imparando direttamente dai piccoli comuni delle aree interne che li attuano.

Inoltre, intende dare visibilità a tutte quelle realtà locali in cui l’impegno dei giovani sta portando alla realizzazione di progetti “vincenti” in aree montane, dando un importante messaggio di speranza ad una generazione spesso appesantita da crisi e problemi quali il cambiamento climatico, i venti di guerra o la crisi ambientale, che rischiano di schiacciare la loro azione sul quotidiano. Perché è dal contatto con gli esempi concreti sul territorio che nasce il desiderio di essere attori di un cambiamento auspicato e necessario.

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