Il salvataggio del mulino di Pilaz (Ayas)

Un importante patrimonio storico e culturale salvato dal crollo del tetto grazie all’associazione Ripartire dalle Cime Bianche e dal CAI Valle d’Aosta.

Il salvataggio del mulino di Pilaz (Ayas)

di Marcello Dondeynaz

All’inizio del corrente mese di novembre, appena prima dell’arrivo della prima neve, è stato effettuato un intervento urgente di messa in sicurezza su alcune componenti meccaniche dello storico complesso artigianale situato a Pilaz, nel comune di Ayas, lungo il torrente Evançon. Questo insediamento, di pregevole valore storico, include un mulino a due macine, documentato almeno dal 1804, una segheria a movimento orizzontale interamente in legno, e la prima centralina idroelettrica della Val d’Ayas, realizzata in fasi successive.


L’intervento si è concentrato in particolare sulla segheria a movimento orizzontale, una delle pochissime ancora esistenti in Valle d’Aosta, il cui tetto, già parzialmente crollato, rischiava di danneggiare irrepabilmente il macchinario sottostante. Grazie all’azione tempestiva dell’associazione Ripartire dalle Cime Bianche, che lo scorso anno aveva predisposto un puntellamento preventivo, si è evitato il peggio.

Il complesso, inattivo da decenni (il mulino ha cessato le attività tra gli anni ’60 e ’70, mentre la segheria all’inizio degli anni ’80), versa in stato di abbandono da molti anni, con un conseguente rischio di degrado irreparabile. Nonostante il suo valore storico-culturale sia noto, come testimoniano i pannelli illustrativi di Francesco Corni posti lungo un frequentato percorso ciclo-pedonale, non erano state finora adottate misure concrete per la sua salvaguardia.



Le azioni intraprese
L’associazione Ripartire dalle Cime Bianche, in collaborazione con il Club Alpino Italiano/CAI Valle d’Aosta, ha realizzato una serie di interventi mirati:

  • monitoraggio costante dello stato di conservazione del complesso, coinvolgendo i proprietari;
  • segnalazione delle condizioni critiche al Comune di Ayas e alla Sovrintendenza regionale per i Beni e le Attività Culturali;
  • puntellamento d’emergenza del tetto della segheria nel dicembre 2023, con il supporto di un artigiano locale;
  • predisposizione della richiesta di intervento alla Sovrintendenza, insieme ai proprietari, completa di relazione tecnica;
  • ottenimento dell’impegno alla cessione del complesso artigianale in comodato gratuito al Comune di Ayas per oltre 25 anni;
  • finanziamento della messa in sicurezza, pari a 4.000 euro (+ IVA), a carico dell’associazione e del CAI Valle d’Aosta.

Prospettive future
Con il complesso ora in sicurezza, il Comune di Ayas e la Sovrintendenza potranno avviare il percorso più idoneo per garantirne la conservazione, il restauro e la valorizzazione museale,come già avvenuto per il seicentesco mulino di Soussun.
L’operazione rappresenta un importante passo avanti per la tutela del patrimonio locale e consente di aggiungere un ulteriore tassello al mosaico di iniziative dedicate alla valorizzazione della storia e della cultura della Val d’Ayas nell’ambito del progetto Museo Diffuso.

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