“Un giro d’orizzonte” su Antonio Cederna

Poco tempo prima dell’ennesimo disastro in Campania, si è udito e visto il ritorno in auge degli abusi “di necessità”, con proteste e manifestazioni contro l’abbattimento degli edifici, sostenute da esponenti politici di spicco. Vicende che riportano in primo piano le battaglie combattute da Antonio Cederna con i suoi articoli di denuncia contro l’abusivismo edilizio, pubblicati per quattro decenni sui principali giornali e periodici italiani. Un libro ben curato offre ora al lettore un’antologia ragionata (un giro d’orizzonte, appunto) delle battaglie combattute a difesa del patrimonio urbanistico e ambientale ancora sotto minaccia. Giovedì 1 dicembre 2022 è stato presentato a Roma con la partecipazione dei curatori Sauro Turroni e Andrea Costa e degli autori, fra cui Rita Paris, Emma Tagliacollo e Vezio De Lucia, che hanno contribuito con loro scritti alla realizzazione del volume pubblicato da Biblion Edizioni.

“Un giro d’orizzonte” su Antonio Cederna
a cura della Redazione di italialibera.online
(pubblicato su italialibera.online il 30 novembre 2022)

La colata di fango che ha travolto Casamicciola ad Ischia, uno dei tanti luoghi simbolo dell’abusivismo, rende attualissima l’opera giornalistica di Antonio Cederna (1921-1996) che della lotta ai condoni e della difesa del suolo fece alcuni dei capisaldi della sua battaglia culturale e politica. È quindi stata assai significativa la presentazione, il 1° dicembre 2022 a Roma, del libro Antonio Cederna, Un giro d’orizzonte, scritti, discorsi parlamentari e proposte di legge, curato da Sauro Turroni e Andrea Costa.

Antonio Cederna

Quanto si è udito e visto ancora poco tempo prima dell’ennesimo disastro, con il ritorno in auge degli abusi “di necessità”, con proteste e manifestazioni contro l’abbattimento degli edifici, sostenute da esponenti politici di spicco, ci riporta indietro nel tempo, alle battaglie condotte da Cederna contro l’abusivismo. Il libro le racconta, ne dimostra l’attualità, mettendo in evidenza non solo l’arretratezza culturale, tecnica e politica della classe dirigente ma anche la collusione col mondo affaristico e predatorio che ha fatto della distruzione territorio la cifra del proprio arricchimento. Al libro hanno collaborato, con loro scritti, Rita Paris e Emma Tagliacollo; la prefazione è firmata da Vezio De Lucia. 

La copertina del libro curato da Saluto Turroni e Andrea Costa, pubblicato da Biblion Edizioni.

È un’antologia — la prima così ampia per temi e mole di articoli — che ripropone gli scritti con cui Cederna ha denunciato e combattuto alcuni dei maggiori scempi, perpetrati o pensati, ai danni del nostro patrimonio urbanistico e ambientale, lungo un arco temporale che spazia dal dopoguerra ai giorni nostri: sventramento di centri storici, lottizzazione di foreste, parchi nazionali e litorali, strade inutili o dannose, devastazione di natura e paesaggio, speculazione edilizia, distruzione e manomissione dei beni culturali. «La lotta contro la turpitudine ambientale, la lotta per un ragionevole uso del territorio, dello spazio fisico, della natura in tutti i suoi aspetti, dal giardino alla foresta, dal litorale all’alta montagna, dalle periferie urbane al parco nazionale, dalla palude al fiume, dal lombrico allo stambecco, dall’albero lungo le strade al ghiacciaio, è la lotta stessa per la sicurezza del suolo, per lo sviluppo economico, per la giustizia sociale, per la promozione della cultura, per la salute e l’incolumità pubblica»: queste sue potenti parole risuonano ancora più forti davanti al fango del Monte Epomeo che in questi giorni ha travolto case e vite umane sull’isola di Ischia.

“Un giro d’orizzonte” vuole essere, in altri termini, un tributo deferente ad un grande uomo e ad un tenace giornalista in occasione dei cento anni della sua nascita. I suoi scritti e le sue battaglie in difesa del patrimonio storico artistico del Bel Paese, dei suoi paesaggi ed ecosistemi, meritano di essere ricordati, riletti, utilizzati per continuare anche oggi la sua “lotta senza quartiere”, per risvegliare, nelle menti e nei cuori degli italiani, un senso di responsabilità nei confronti della natura, della bellezza e della conservazione dei beni comuni.

Il libro è stato promosso dalla Fondazione Critica Liberale con il patrocinio del ministero dei Beni Culturali.

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