La mostra “Italian Routes. Montagne, alpinismo, cambiamenti climatici” è un progetto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Italiano, realizzato in collaborazione con l’Associazione no Profit Macromicro e la curatela del fotografo Fabiano Ventura.
L’obiettivo dell’esposizione è comunicare a un pubblico internazionale la grande tradizione italiana legata alla cultura della montagna e all’alpinismo come strumento di conoscenza del territorio montano, i valori di cui questo ambiente è portatore, l’importanza della consapevolezza ambientale nelle pratiche di accesso agli habitat naturali e l’attenzione che l’Italia riserva alla difesa degli ecosistemi.
La parte centrale del percorso espositivo, Montagne Italiane, è un viaggio ideale che dal gruppo del Gran Paradiso esplora l’intero arco alpino da ovest a est, attraversando i massicci del Monte Bianco, del Monte Rosa e Cervino, del Bernina, dell’Ortles-Cevedale, dell’Adamello, spostandosi poi nella zona orientale per raggiungere le Dolomiti e le Alpi Giulie. Conclude il percorso italiano una nona tappa dedicata al principale gruppo montuoso appenninico, il Gran Sasso. Ciascuno dei nove gruppi montuosi è rappresentato da fotografie in grande formato che ne esaltano i suggestivi aspetti paesaggistici e da immagini storiche e contemporanee a confronto che evidenziano l’evoluzione delle masse glaciali, sottolineando gli effetti dei cambiamenti climatici sul paesaggio montano.
La sezione conclusiva, Uno sguardo sul mondo, estende la prospettiva alle catene montuose più importanti della Terra, sottolineando la continuità della cultura alpinistica a livello globale. Bellezza, consapevolezza, rispetto per l’ambiente sono i grandi temi che la cultura della montagna ha sviluppato a partire dalle Alpi per estenderli negli anni alle esplorazioni mondiali. Ripercorrendo le tappe del progetto “Sulle tracce dei ghiacciai” (Karakorum 2009, Caucaso 2011, Alaska 2013, Ande 2016, Himalaya 2018) questa sezione propone un’immagine rappresentativa di ogni catena montuosa, accompagnata da due confronti fotografici sulle variazioni delle masse glaciali.
La mostra, programmata per un tour mondiale di due anni fra Asia, Europa e Americhe, è stata inaugurata il 20 maggio 2021 al “Museum of Fine Arts di Ho Chi Minh City” in Vietnam, esponendo 82 stampe fotografiche fine-art in grande formato, vari contenuti multi-mediali, 20 documenti storici ed equipaggiamenti alpinisti storici e moderni messi a confronto, per uno sviluppo lineare di 143 metri.
( https://italiana.esteri.it/italiana/progetti/italian-routes/ )
Fabiano Ventura è un fotografo paesaggista specializzato in tematiche ambientali. Dopo numerose partecipazioni a spedizioni scientifiche, fotografiche e alpinistiche, nei luoghi più selvaggi e remoti della Terra, dal 2007 è impegnato nel progetto “Sulle Tracce dei Ghiacciai” di cui è ideatore e direttore. La sua sensibilità al sempre più grave problema dei cambiamenti climatici lo ha portato in questi anni a concentrare gran parte della sua attività su un obiettivo: diffondere il più possibile tra il grande pubblico la conoscenza di questo fenomeno. Così, accompagnato da ricercatori e registi, è andato a fotografare dal vivo le incredibili trasformazioni dei ghiacciai più grandi del mondo e sta divulgando i risultati del suo lavoro attraverso la realizzazione di mostre, conferenze, programmi didattici, installazioni, documentari.
(fabianoventura.it )
Il Ghiacciaio della Lex Blanche in alta Val Veny. — The Lex Blanche glacier in upper Val Veny. Il Ghiacciaio della Marmolada da Punta Mesolina. — The Marmolada Glacier from Punta Mesolina. L’Aiguille Noire de Peutérey incombe sulla Val Veny. — Aiguille Noire de Peuterey loom over the Val Veny. La Valle Zebrù dalle Cime dei Forni. — Valle Zebrù from the Cime dei Forni. Pelmo e Civetta da Punta Mesolina. — Pelmo and Civetta from Punta Mesolina. La parete orientale del Monte Rosa. — The eastern face of Mount Rosa. Il Ghiacciaio Liligo dal Baltoro. — Liligo Glacier from Baltoro. La confluenza fra l’enorme ghiacciaio Baltoro e il ghiacciaio Vigne. — The confluence of the enormous Baltoro and Vigne glaciers. Il Monte Ushba dalla quota 2285 sul lato sinistro del ghiacciaio Gvalda (Svanezia). — The Ushba Mount from 2285 m on the left side of the Gvalda Glacier (Svaneti). Pastori e coda del ghiacciaio Thuber (Svanezia). — Shepherds and the Thuber Glacier tail (Svaneti). Dalla bifida cima del Monte Ushba (Caucaso) scende la colata che alimenta il Ghiacciaio Chaalati. — From the bifid summit of Mount Ushba (Caucasus) descends the flow that feeds the Chaalati Glacier. Alaska. Il Reid Glacier, tormentato dall’intrico dei crepacci, scende verso la Glacier Bay. — Alaska. The Reid Glacier, tormented by the tangle of crevasses, descends towards Glacier Bay. Il Ghiacciaio Grey, in Patagonia cilena, ha perso oltre 400 metri di spessore ed è arretrato di oltre 4 chilometri. — Gray Glacier, Chilean Patagonia. The glacier has lost over 400 meters in thickness and has retreated over 4 km. Il Fitz Roy e il Cerro Poincenot dalla vetta del Loma de las Pizzarras. — Fitz Roy and Cerro Poincenot from the summit of Loma de las Pizzarras. La piramide nera dell’Everest domina dai suoi 8848 metri il versante tibetano dell’Himalaya. — The black pyramid of Everest dominates the Tibetan side of the Himalayas from its 8,848 metres.