(Torino, domani 3 maggio 2022, B-Side, ore 20)
Il progetto
Campo Base Festival esplora i temi del rapporto tra uomo e natura, della cultura della montagna a ogni latitudine, delle attività sportive. Il festival propone pratiche di riconnessione con l’ambiente naturale per affermare la centralità della natura nell’esperienza umana.
Si vuole stimolare un pensiero che possa essere valido per il presente e capace di immaginare futuri possibili per coloro che verranno. Campo Base si svolge in Val D’Ossola, un territorio con valli e montagne meravigliose, ricche di cultura e saperi. Il festival ha come elemento cardine Tones Teatro Natura, una cava dismessa ora trasformata in uno spazio permanente per la cultura immerso nel verde. Il campeggio ne è il fulcro, la sua comunità temporanea e, al contempo, il punto di partenza per esplorare il territorio e la cultura locale, fare ecologia sul campo e praticare attività sportive. Pensatori, scienziati e i protagonisti dello sport e dell’esplorazione, sono chiamati al festival per condividere le loro esperienze, aprirci a percorsi di senso, stimolare riflessioni. Le arti e le creazioni degli artisti sono “sismografi” di futuri possibili, oltre che strumenti per sintonizzarci verso nuove percezioni e importanti catalizzatori di energie.
Curatela scientifica
La curatela scientifica di Campo Base Festival è affidata ad Alessandro Gogna. Nato a Genova nel 1946 e residente a Milano è un alpinista di fama internazionale e guida alpina, ha al suo attivo almeno 300 prime ascensioni nelle Alpi, Appennini e in altre catene montuose, nonché 3 spedizioni in Himalaya e Karakorum (Annapurna, Lhotse e K2). Dal 1982 divulga a tutti i livelli il mondo della montagna, con particolare riferimento alla storia dell’alpinismo, alla geografia, alla corretta frequentazione della natura e alla conservazione dell’ambiente naturale montano: Gogna è stato tra i primi ad occuparsi dei problemi del turismo in montagna e fu tra i fondatori di Mountain Wilderness. Negli ultimi anni paladino delle libertà in montagna. Opinion leader, influencer nell’ambito del suo quotidiano web GognaBlog e autore di più di 50 libri.
Testo curatoriale 2022
Campo Base Festival torna, alla sua seconda edizione, da venerdì 2 a domenica 4 settembre 2022 con una programmazione che si articola fra installazioni, appuntamenti con scienziati, filosofi, protagonisti della montagna e attività sportive all’aria aperta, performance musicali, proposte cinematografiche e laboratori. Tones Teatro Natura è il fulcro del festival. La cava dismessa convertita in “luogo della cultura” è dove è stato immaginata gran parte del programma proprio per la sua vocazione a essere un portale aperto al mondo e favorire lo scambio di idee, progetti e visioni inclusive e coraggiose. Il campeggio di Campo Base Festival, nei pressi del teatro, ne ospiterà invece la comunità temporanea. Sarà il punto di partenza per esplorare il territorio della Val D’Ossola, ricco di valli e montagne meravigliose, conoscere la cultura locale, oltre che per fare esperienze di ecologia sul campo e praticare attività sportive all’aria aperta. Due i focus principali della programmazione.
– l’ambiente e l’attivismo ambientale per rimarcare l’urgente necessità di azioni concrete per contrastare la crisi climatica.
– le donne e la loro modalità di essere protagoniste negli sport di montagna e nella salvaguardia degli ecosistemi naturali attraverso testimonianze e l’occasione di confronti fra generazioni.
A queste due linee progettuali si incrociano appuntamenti e spunti che aprono a mondi diversi. Dall’analisi delle infinite capacità di resilienza di un bosco, alla conoscenza delle erbe spontanee edibili, dalle stelle ai suoni della natura, dal mondo delle api alla scoperta dell’incredibile e innata capacità di orientamento che abbiamo come animali umani. E infine la musica per aprire alla convivialità, dare occasioni perché germogli una comunità e quindi fare in modo che il festival evolva ed esploda in una festa popolare nella giornata di domenica. Continua e si struttura ulteriormente l’idea di un festival fatto insieme, frutto della collaborazione con realtà e istituzioni presenti sul territorio e non, come il Parco Nazionale della Valgrande, la sezione CAI-SEO di Domodossola, la neonata Ossola Outdoor School, il Circolo Legambiente “Gli Amici del Lago”, la FASI Federazione Italiana Arrampicata Sportiva, B-Side climbing park, Ci sarà un bel clima.
Nasce infine “Fermento Cibo di Montagna” un progetto immaginato con Matteo Sormani, chef del ristorante Walser Schtuba di Riale, Giandomenico Iorio e il corpo docente dell’Istituto Alberghiero Mellerio Rosmini di Domodossola che coinvolge studenti e produttori locali in un ricchissimo percorso di reciproca conoscenza e apprendimento. Approderà al festival con la creazione di un menù ad hoc ispirato al concetto di rifugio. Lì dove le risorse sono scarse e la natura dei luoghi obbliga a delle scelte, possono svilupparsi percorsi per un ritorno ad una unione con gli altri esseri viventi: animali, piante e funghi.
Virgolettato Campo Base
Campo Base Festival è un nuovo formato della Fondazione Tones on the Stones che si inserisce pienamente nel percorso di valorizzazione del territorio da essa sin qui sviluppato e allo stesso tempo rappresenta un passo in avanti nella proposta di attività e contenuti del nuovo Tones Teatro Natura. Da tempo era in cantiere l’idea di un festival dedicato alla montagna, alla natura e alla vita all’aria aperta che trovasse nella Valli dell’Ossola non un semplice luogo di ambientazione, ma l’occasione per domande e spunti di riflessione sui temi del rapporto tra uomo e natura, della cultura della montagna e anche delle attività̀ sportive. Campo Base nasce con l’idea di essere un festival collettivo, fatto insieme, frutto delle diverse voci ed energie locali. La connessione con il proprio territorio e il rispetto per l’ambiente naturale sono qualcosa di profondamente radicato in chi abita quotidianamente queste montagne, per questo motivo è stato immaginato Campo Base proprio qui, con il desiderio di restituire qualcosa a un territorio che in quindici anni di Tones the Stones ha già regalato tanto.