Daniele Matterazzo, 34enne della provincia di Padova, è in procinto di partire per la Polar Route, la traversata della Groenlandia: il periodo della traversata sarà dal 10-22 agosto 2024.
Daniele nel 2005, a soli 15 anni, è rimasto vittima di un grave incidente stradale che gli ha causato una grave disabilità fisica, compromettendo da allora l’uso e la gestione di alcuni movimenti della spalla e totali dell’avambraccio e mano sinistra rischiando l’amputazione. È grazie a lunghi tracciati a piedi che ritrova il coraggio di rimettersi in gioco e comincia a sfidare sé stesso a distanza di 15 anni da quel terribile incidente.

Dopo aver percorso il cammino di Santiago nel 2020, rimane folgorato dall’esperienza e ogni anno da allora si impegna realizzare nel suo tempo libero progetti sempre più ambiziosi che gli permettano di sfidare se stesso e la sua condizione tramutando cosi i suoi sforzi e passioni in raccolte fondi per aiutare tematiche a lui care o vicine: disabilità, inclusione sociale, pediatria.
La sfida
Ora è tempo di un’altra avventura. Destinazione? Groenlandia, l’isola più grande del mondo e allo stesso tempo la meno densamente popolata, situata tra l’oceano Atlantico e quello Artico, a est dell’arcipelago canadese oltre il circolo polare. Una terra primordiale forgiata dagli elementi naturali e caratterizzata da vastità imperiose in cui l’essere umano non sembra essere il benvenuto. L’80% delle sue terre risulta essere ricoperto di ghiaccio e in tutta la nazione sono rarissimi i centri abitati disposti unicamente lungo le coste; esistono solamente 56 km di strade in tutta la nazione il resto è tutta natura selvaggia dominata da una ricca fauna artica locale.
Il percorso di Daniele prevede, in dieci giorni, di ricalcare e percorrere a piedi, in solitaria, un’antica via di migrazione stagionale utilizzata fin dall’antichità dalla popolazione indigena artica del popolo Inuit. Un tracciato articolato completamente selvaggio e inabitato fino alla sua destinazione Sisimiut, lungo poco più di 200 km che prevede di camminare e utilizzare imbarcazioni a remi poste lungo le rive per consentire di attraversare copiosi corsi d’acqua solo quando quest’ultimi dovessero interrompere il passaggio a piedi.

La traversata inizierà della grande calotta di ghiaccio denominata Ice Cap e condurrà all’oceano, precisamente da Kangerlussuaq a Sisimiut.
L’idea di Daniele, legata all’avventura in Groenlandia, è quella di raccogliere fondi affinché la Fondazione Mazzola possa ampliare l’impegno nel sostenere progetti Outdoor disegnati e intrapresi da persone “in condizioni di disabilità” come lo stesso Daniele.
Sarà possibile seguire l’avventura e ricevere aggiornamenti attraverso la pagina Instagram.
Daniele Matterazzo: solo chi cade può risorgere.
Complimenti!