a cura della Redazione di ioscelgoveg.it
Può un’alimentazione vegetale essere compatibile con la celiachia? Lo abbiamo chiesto a Eleonora, vegan da diverso tempo e che ha scoperto da pochi anni di essere celiaca. Sul suo profilo Instagram Eleonora crea ricette vegetali e senza glutine per dimostrare che chi soffre di celiachia non deve rinunciare ai propri valori etici e può vivere serenamente senza rinunce.
In questo articolo ci addentreremo nella vita di una persona vegana e celiaca, per approfondire il tema dal punto di vista medico consigliamo di consultare il sito dell’Istituto Superiore di Sanità o quello dell’Associazione Italiana Celiachia.
Ciao Eleonora! partiamo dall’inizio: come ti sei accorta di essere celiaca?
Ciao a tutta la community di IoScelgoVeg! Ho scoperto di essere celiaca nel 2020, in pieno lockdown, immaginatevi che gioia! Ormai da molti anni cercavo di dare un nome ai miei mal di pancia, che mi causavano molto stress. Non solo fisico, ma anche psicologico: a volte stavo così male da non riuscire nemmeno ad alzarmi dal letto e per questo ho rinunciato a molte occasioni sociali.
Questi episodi sono diventati sempre più frequenti e così, dopo svariati controlli, mi è stato consigliato da una gastroenterologa di effettuare i test per la celiachia. I miei valori, però, già prima della gastroscopia (che ho dovuto comunque effettuare), parlavano chiaro: era ora di curarmi! E sebbene scoprire di essere affetta da una malattia autoimmune a 28 anni mi abbia parecchio sconvolta, ero sollevata dalla prospettiva di poter finalmente stare meglio.
Eri già vegana quando lo hai scoperto? Pensi che la scelta veg sia compatibile con la celiachia?
Quando ho ricevuto la diagnosi, ero già vegana da diversi anni. Il veganismo è una scelta che ho intrapreso con forte convinzione antispecista e da cui, ovviamente, non volevo fare nessun passo indietro, dunque mi sono subito informata presso degli specialisti per sapere se la celiachia potesse convivere con uno stile di vita vegan.
Fortunatamente la risposta è stata rassicurante: la scelta vegana è perfettamente compatibile con la dieta priva di glutine! Ho quindi consultato un esperto in nutrizione per capire come bilanciare al meglio la mia alimentazione. Mi sono buttata a capofitto in nuove ricette e nuovi sapori, verificando in prima persona quanto, nonostante possa sembrare una scelta restrittiva, non sia affatto difficile cucinare vegan e senza glutine!
Celiachia e intolleranza al glutine sono la stessa cosa?
Mi preme molto sottolineare che non esistono, come molti pensano, diversi “gradi” di celiachia, quanto piuttosto una diversa sintomatologia che varia da paziente a paziente, ma – indipendentemente dai sintomi – subiamo comunque un danno intestinale nel caso di ingestione di glutine anche in microscopiche quantità.
La celiachia è diversa sia dall’intolleranza al glutine, sia dall’allergia al frumento, sia dalla gluten sensitivity. Al di là del grado di sensibilità, bisogna escludere completamente il glutine dalla propria alimentazione, anche sotto forma di contaminazione, poiché al momento si tratta dell’unica misura possibile per curare questa patologia. Questo lo dico basandomi sulla mia esperienza da persona che soffre di celiachia, ma non voglio sostituirmi al parere di un medico. Se v’interessa approfondire l’argomento, consiglio di consultare il sito dell’Istituto superiore di Sanità o quello dell’Associazione Italiana Celiachia.
Ti senti mai in difficoltà nei momenti di convivialità, per esempio al ristorante
Purtroppo c’è ancora molta disinformazione per quanto riguarda la celiachia, sebbene i diagnosticati in Italia ammontino a circa l’1% della popolazione. Per questo, mangiare fuori richiede molta organizzazione, sia al ristorante sia a casa di amici.
Ciò purtroppo costituisce un aspetto concreto della malattia celiaca, che viene anche definita “malattia sociale”, poiché condiziona la persona ogni qual volta voglia mangiare fuori casa insieme ad altri. Dover sempre dichiarare apertamente la propria condizione, specialmente davanti a colleghi o estranei, può costituire fonte di imbarazzo e frustrazione, ma è indispensabile per potersi godere la serata senza stress. Dunque è una sfida che bisogna imparare a fronteggiare! Per quanto riguarda i miei amici e la mia famiglia, si sono tutti facilmente adattati a questo cambiamento, a parte qualche “strafalcione” iniziale che può capitare.
Invece, per quanto riguarda mangiare fuori casa, l’offerta è ancora ridotta, ma c’è una lenta prospettiva di cambiamento. Ad esempio, alcuni locali oggi scelgono di aderire al programma di Alimentazione Fuori Casa promosso dall’Associazione Italiana Celiachia, che forma il personale affinché le persone celiache possano mangiare in sicurezza. Purtroppo non sono molti i locali vegan o con opzioni vegan che scelgono di aderire a questo programma, il che rende ancora limitata la scelta dei pasti (e dei posti!), soprattutto quando si usano il simbolo della spiga sbarrata o la dicitura gluten free con leggerezza, senza conoscerne davvero il significato.
È possibile mangiare anche in locali non raccomandati dall’AIC, ma è bene informarsi sempre in modo preciso se il personale sia preparato, il che a volte risulta un po’ complesso. Eppure, cucinare per una persona celiaca non è complicato: non richiede laboratori o utensili specifici, basta rispettare alcune semplici regole, acquisibili con un corso di formazione.
Oppure basterebbe avere sempre a disposizione dei prodotti confezionati senza glutine: molti si possono congelare e scongelare all’occorrenza. Insomma, speriamo in una svolta nel mondo della ristorazione: noi vegan celiaci siamo tanti, siamo affamati e non vediamo l’ora di provare posti nuovi in sicurezza!
Per quanto riguarda gli aperitivi invece è più semplice destreggiarsi
Per me l’aperitivo è proprio il momento più critico, eppure sarebbe sufficiente avere in menu qualche birra senza glutine (ne ho provate di buonissime), delle patatine confezionate in sacchetto, degli snack di legumi per evitare di lasciarci letteralmente “a bocca asciutta”. Io suggerisco di portarsi sempre dietro uno snack di backup perché non si sa mai 😊.
E’ facile trovare prodotti vegan per persone celiache?
Rispetto ad alcuni paesi esteri, l’offerta in Italia è ridotta, ma spero che in futuro tante novità possano arrivare anche qui, perché la domanda c’è e ce ne rendiamo conto quando i prodotti vegan e senza glutine in limited edition finiscono in poche ore.
Io per comodità mi rifornisco mensilmente in un negozio specializzato in prodotti senza glutine che ha una scelta piuttosto varia di prodotti vegan e per la maggior parte sono davvero gustosi. Inoltre, molti di essi possono essere acquistati con il “buono celiachia”: un contributo mensile che ci consente di far fronte ai costi maggiorati dei prodotti gluten-free. La ricerca in questo senso ha dato grandi frutti, in quanto molti anni fa essere celiaci (ma anche essere vegani) comportava una sostanziale rinuncia al gusto.
Oggi non è più così, perché le aziende stanno capendo la potenzialità d’investire in questo settore: i prodotti vegan e gluten-free sono sempre di più e sono davvero buoni! Al supermercato, una volta che si è imparato a leggere le etichette – e in questo le persone vegan, soprattutto di lunga data, sono ben allenate – è possibile fare la spesa senza particolari problemi. E per i prodotti “rari”, esiste sempre la spesa online!
Puoi darci qualche consiglio pratico su come organizzare pasti vegan e gluten-free?
Da quando ho scoperto di essere celiaca, ho provato tanti tipi di pasta alternativa a quella di grano che mi hanno permesso di sperimentare molto in cucina. Quindi, per me, l’importante è avere sempre in dispensa una scorta di ingredienti base: riso, pasta, pane, prodotti per la colazione e abbinarli con le verdure e i legumi che ci piacciono di più o, quando ci va, con i tanti prodotti vegan e gluten-free disponibili sul mercato oggi.
Se invece dobbiamo cucinare per una persona celiaca, è bene prima informarsi, online o direttamente con l’ospite facendo particolare attenzione ai prodotti confezionati (che devono avere la dicitura “senza glutine” e non devono essere già aperti), alle stoviglie (che devono essere ben lavate) e ad evitare contaminazioni.
Siccome talvolta tutte queste indicazioni possono confondere, il mio consiglio è di preparare l’intero pasto senza glutine, per tutti, perché sarà molto meno complicato gestire la situazione e inoltre, perché è la scelta più inclusiva da fare. Sul mio canale Instagram condivido ogni giorno tante idee per ricette vegan e gluten-free proprio per dimostrare quanto sia semplice perseguire una scelta etica convivendo con una malattia autoimmune!
Ci sono alternative per celiaci di ogni alimento oppure pensi manchi ancora qualcosa?
Attualmente sono piuttosto soddisfatta perché le alternative in commercio hanno raggiunto dei livelli di qualità davvero elevati. L’unico alimento che non trovo facilmente sono gli affettati vegan: la maggior parte di essi è proprio a base glutine di grano! Infine devo ammettere che, ancora oggi, passare davanti a una panetteria e sentire il profumo del pane appena sfornato mi fa venire le farfalle allo stomaco, non avendo ancora assaggiato un’alternativa altrettanto valida.
Noi celiaci però possiamo comunque bere dell’ottima birra senza glutine, mangiare degli splendidi piatti di pasta di mais bianco, quinoa o riso e gustare dei dolci meravigliosi. Spero che le aziende siano sempre più aperte verso questo tipo di prodotti e aumentino ancora di più l’offerta, perché, come ho detto prima: noi vegan celiaci siamo tanti e sarebbe bello poterci sentire più inclusi!
Qual è la tua ricetta preferita?
Sicuramente e senza ombra di dubbio: il risotto! Lo preparo almeno una volta alla settimana con ingredienti stagionali e non mi stanco mai di mangiarlo. E per chi se lo stesse chiedendo, sì, viene cremoso come quello tradizionale!
Su IoScelgoVeg trovi tantissime ricette vegan e senza glutine, sia di Eleonora che di altre creator, perfette per ogni occasione!