Due biografie di Armando Aste

di Giuseppe Gervasio

In contemporanea, nel dicembre 2021, sono uscite due biografie di Armando Aste, fortissimo alpinista scomparso nel 2017.

La sua figura è caratterizzata certamente dalle formidabili imprese alpinistiche compiute: vie nuove, prime invernali, prime salite in solitaria, spedizioni in Patagonia ma il suo tratto fondamentale è rappresentato dalla sua interpretazione dell’attività in montagna, vista in un’ottica trascendentale come mezzo per avvicinarsi a Dio ed alla ricerca di un  fine superiore. 

Persona certamente poliedrica, impegnata nel sociale in attività parrocchiali, dirigente dell’Azione Cattolica, Consigliere Comunale nella sua Rovereto, sindacalista negli anni di impiego alla  Manifattura Tabacchi. In aggiunta a ciò, alpinista dilettante che ha raggiunto i massimi livelli negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso e che ha improvvisamente abbandonato qualsiasi attività quando il fratello si ammalò gravemente e lui provvide alla sua assistenza per lunghi anni.

Abbandonato l’alpinismo, si dedicò alla scrittura di numerosi libri, che in sintonia con i suoi principi, descrivono le sue imprese e le ragioni spirituali che lo hanno spinto a compierle.

GognaBlog ha già pubblicato una biografia di Aste in due puntate (https://gognablog.sherpa-gate.com/armando-aste-cercatore-dinfinito-1/ e https://gognablog.sherpa-gate.com/armando-aste-cercatore-dinfinito-2/), poco dopo la sua morte, con la collaborazione dell’ideatore e curatore del sito web a lui dedicato (www.armandoaste.it), al quale si rimanda per eventuali approfondimenti.

Il titolo della biografia di cui sopra (Il cercatore d’infinito) è lo stesso del film dedicato ad Aste che è uscito in concomitanza con il Trento Film Festival del 2020.

Insomma, per un alpinista discreto e riservato quale mi pare fosse stato Aste, dopo la sua scomparsa sono stati veramente numerosi i contributi volti a far conoscere l’uomo e il suo pensiero.

Ho avuto il piacere di assistere ad una conferenza di Aste a Cavalese, organizzata dalla Biblioteca Comunale, molti anni fa: l’auditorium del Palacongressi era gremito e l’attenzione del pubblico massima.

Da molti anni frequento serate alpinistiche a Milano e zone limitrofe e devo dire in tutta sincerità che della conferenza di Aste ho un ricordo particolare: il suo dialogare con il pubblico, anche nel simpatico dialetto trentino, tendeva sempre a spiegare le ragioni recondite delle sue salite senza soffermarsi più di tanto sulle difficoltà incontrate.

Ricordo anche un siparietto spiritoso nel quale si rammaricava di non essere stato invitato a partecipare alla prima spedizione trentina in Patagonia del 1958 che si prefiggeva di salire il Cerro Torre in quanto, diceva con ironia, che lui era di Rovereto e la compagine era “sbilanciata” verso gli alpinisti del capoluogo.          

Tornando alle biografie recentemente pubblicate, si tratta di libri completi e di piacevole lettura. Tra l’altro quella scritta da Maurizio Gentilini, ha ricevuto la “Menzione speciale Trentino” del Premio ITAS del libro di montagna 2022 e compare anche nella sezione delle Pubblicazioni/Biografia del sito dedicato ad Aste. Inoltre, con il ricavato del libro l’Autore e l’Editore si impegnano a sostenere il progetto del reparto di maternità dell’ospedale di Buyengero in Burundi, dedicato ad Armando Aste.

Aste, nelle sue disposizioni testamentarie, decise di offrire un significativo contributo per la costruzione di questo reparto ospedaliero in uno dei paesi più poveri dell’Africa e ciò era dovuto alla conoscenza che aveva avuto con Carlo Spagnolli, figlio medico di Giovanni Spagnolli, politico e Presidente del CAI e già amico da lunga data di Aste, impegnato in numerosi progetti solidali in Africa ed America Latina.

I libri in questione sono abbastanza diversi tra loro: quello di Maurizio Gentilini è una biografia “classica”, ben strutturata, molto documentata e dettagliata mentre quello di Sara Canali mi è sembrato avere un taglio più giornalistico, da “instant book”, non sacrificando comunque nulla alla precisione del racconto, all’attendibilità delle fonti e delle ricerche effettuate.

Questo contributo non vuole essere né una breve recensione dei libri interessati né si pone l’obiettivo di stabilire una graduatoria di merito dei medesimi: vuole essere soltanto uno spunto destinato a chi fosse interessato, tra gli appassionati di storia dell’alpinismo e non solo, ad approfondire la personalità variegata di Armando Aste, senza limitarsi alla pura cronaca alpinistica ma allargando l’orizzonte a tematiche di vita certamente più complesse, tuttavia non meno affascinanti ed interessanti.

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