Presentazione del libro Georges Nominé (1947-1972), di Bruno Tognarelli, con prefazione di Bernard Vartanian, Editions du Fournel, ISBN: 978-2-36142-191-5. Al momento solo in lingua francese.
Georges Nominé, morto a 24 anni cadendo sulla parete nord dell’Aiguille du Midi il 28 marzo 1972, è stato “dimenticato” dalla storia dell’alpinismo, ma era comunque uno dei migliori alpinisti della sua generazione.
L’autore ci coinvolge con entusiasmo nella sua indagine. Con pazienza e audacia, cerca e trova molti compagni di cordata di Georges Nominé, a più di cinquant’anni dalla sua scomparsa. Attraverso i loro ricordi e le loro testimonianze, scopriamo l’eccezionale alpinista che Georges è stato “che ha saputo darsi i mezzi, approfittare di un fisico straordinario e di un morale d’acciaio per concepire grandi imprese, scuotere i codici dell’arrampicata dell’epoca e diventare un precursore dell’alpinismo moderno“.
Nel corso della lettura di questo libro, conosciamo questo giovane uomo pieno di spirito come se lo conoscessimo da sempre.
Il libro di Bruno Tognarelli si rivolge a tutti gli amanti della montagna, siano essi alpinisti esperti o meno, escursionisti o giovani sognatori di imprese per i quali questo libro può essere la scoperta di una vocazione.
“Il vuoto è una parte essenziale dell’alpinismo! Conoscendo il vuoto delle pareti rocciose, Bruno è stato attratto dal vuoto della memoria di Georges Nominé nella cultura alpina. Bruno aborriva questa ingiustizia e si gettava, incerto di sé ma con passione, nel vuoto dell’informazione dopo cinquant’anni di oblio. Fu un vero miracolo. Riuscì a tirare la corda degli ex compagni di Georges e a riportarlo in sosta per poter ricominciare il tiro successivo, quello che portava alla vetta della storia dell’alpinismo (Louis Voile, presidente del CAF 1989-1994)”.
Per ulteriori informazioni: https://www.ghm-alpinisme.fr/actus.php?id=337
Almeno per me, ora la fessura dell’attacco diretto al color nordest dei Drus, ha un volto e una storia.
Sicuramente da leggere. Grazie.