Giro delle 52 gallerie

(trekking ad anello sul Monte Pasubio)
di Sebastiano Spigolon
(pubblicato su itineraridimontagna.it il 12 ottobre 2016)

La Strada delle 52 Gallerie, sul Monte Pasubio, è uno dei percorsi di trekking più rilevanti a livello storico. Costruito appositamente durante il periodo della Grande Guerra per rifornire la linea difensiva italiana, posizionata sulla sommità del monte, il sentiero delle 52 gallerie è uno degli itinerari che merita assolutamente di essere visitato, proprio per riflettere su quello che i nostri “antenati” italiani hanno dovuto soccombere e sacrificare, per contrastarne l’avanzamento nemico austriaco.

Come raggiungere la Strada delle 52 Gallerie
Le 52 gallerie si trovano sul massiccio del Monte Pasubio (Prealpi Venete), al confine tra Veneto e Trentino. Per arrivare all’inizio del loro percorso, però, bisogna prima raggiungere il Passo Xomo ed, eventualmente, la successiva Bocchetta Campiglia, in provincia di Vicenza. Entrambi i punti sono raggiungibili in auto, attraverso una stretta strada asfaltata a doppio senso. Arrivati al Passo Xomo, possiamo decidere di parcheggiare la propria auto, chiedendo comunque permesso al rifugio, e percorrere a piedi il tratto che conduce all’inizio delle gallerie, oppure proseguire sino alla Bocchetta Campiglia, dove troviamo un parcheggio più grande (costo 6 euro per 24 ore e accetta solo monete!).

52 gallerie del Pasubio: il percorso completo
Scheda tecnica
Difficoltà escursione: E
Durata totale: 5.00/6.30 h
Tempi di percorrenza intermedi: 3.00/4.00 h per salire la Strada delle 52 gallerie e raggiungere il rifugio Achille Papa, 2.00/2.30 h la discesa della Strada degli Scarubbi Dislivello complessivo: circa 900 m
Lunghezza: circa 17 km
Punto di partenzaPasso Xomo 1058 m
Punto d’arrivoPasso Xomo 1058 m
Quota massima: durante le gallerie 2020 m
Rifugi e/o bivacchi: rifugio gen. Achille Papa 1929 m
Segnaletica: sentieri CAI 366, 370
Note aggiuntive: indispensabile la torcia elettrica per la presenza di alcune gallerie buie, escursione tecnicamente facile, ma che richiede un minimo di preparazione fisica
CartografiaMappa – Tabacco 056, Kompass 101

Scarica traccia GPX

Il sentiero delle 52 gallerie
La nostra escursione inizia dal Passo Xomo, davanti all’omonimo rifugio. Risaliamo quindi per la strada asfaltata che porta alla località di Bocchetta Campiglia, se vogliamo optando per il bosco, dove l’imbocco si trova di fianco del suddetto rifugio. Raggiunta la Bocchetta Campiglia, a sinistra dell’insegna inizia la salita verso le gallerie.

La strada delle 52 gallerie, numerata come sentiero CAI 366, è lunga ben 6,5 km e necessita circa, a seconda della propria preparazione fisica, dalle 3.00/4.00 h per percorrerla interamente e, raggiungere di conseguenza il Rifugio Achille Papa. Tecnicamente il sentiero è quasi sempre relativamente facile e ben largo, la salita invece, sebbene non risulti mai eccessivamente faticosa, è parecchio costante.

Il percorso è caratterizzato, principalmente, da un alternarsi tra vedute e scorci panoramici, sulla Valle del Leogra e sui monti delle Piccole Dolomiti e, ovviamente gallerie di varie lunghezze. Alcune di queste abbastanza brevi dove resta presente quel minimo di luce esterna, garantendone così il normale proseguimento, grazie anche alla presenza di alcuni pertugi; altre più lunghe (come la numero 19, la più lunga di tutte) e quindi buie, dove la dotazione di una torcia elettrica diventa indispensabile, oltre comunque alla dotazione di un paio di scarponi con una buona suola, nel quale il fondo roccioso, lievemente ripido, può essere umido e quindi scivoloso. All’entrata di ciascuna galleria, inoltre, troviamo il nome e il numero progressivo assegnato: perdersi è praticamente quasi impossibile!

All’uscita della 52° galleria, ovvero l’ultima, raggiungiamo il rifugio Achille Papa, punto d’appoggio consigliato per una meritata pausa.

La prima galleria
Un obice 75/13 risalente alla Grande Guerra.
Una delle tante vedute che abbiamo tra una gallerie e l’altra.
L’interno di una galleria.
La costante salita che ci accompagnerà sino al rifugio Achille Papa.
Il Monte Cornetto (centrale) e il Gruppo del Carega (destra)
Panoramica sulla Valle del Leogra e sulle Piccole Dolomiti del Monte Cornetto e del Gruppo del Carega (destra)

La Strada degli Scarubbi
Dal rifugio, inoltre, cominciamo a chiudere l’anello delle 52 gallerie scendendo dall’altro versante della montagna, imboccando il sentiero CAI 370, denominato anche la “Strada degli Scarubbi”.

Questo percorso, a differenza di quello delle gallerie, risulta sicuramente più largoagevole e semplice. Molto lineare, soprattutto, nella prima parte, nella seconda fase si articola attraverso una serie di lunghi tornanti, dove incontriamo, comunque, la possibilità di “tagliarli” trasversalmente, grazie alla presenza di una traccia di sentiero che si immerge nel bosco, segnalato dall’apposita freccia sempre con segnavia 370, che troviamo alla nostra sinistra, indicandone appunto l’inizio.

Arrivati a valle, lasciamo alla nostra sinistra la Malga Campiglia e raggiungiamo di nuovo l’insegna iniziale delle 52 gallerie: da qui, ripercorrendo a ritroso la strada che scende nuovamente al punto di partenza, ritorniamo al Rifugio Passo Xomo.

La prosecuzione della Strada degli Scarubbi.

Il Cimitero “Di qui non si passa” (sentiero 120)
Dal rifugio Achille Papa, tempo ed energie permettendo, sempre sotto il profilo storico, il sentiero 120 ci conduce alla visita di alcune onoranze dedicate alle vittime della Grande Guerra, tra cui: il cimitero “Di qui non si passa”, denominato così nel 1926 dai mutilati di guerra, per ricordare i caduti della Brigata Liguria, l’Arco Romano, costruito nel 1935 per iniziativa del Comune di Schio e la Chiesetta di Santa Maria, nel 1961, per volontà del Monsignor Francesco Galloni, dove giace anche la salma del Generale Vittorio Emanuele Rossi.

La scritta “Di qui non si passa”, posta all’ingresso dell’Ex Cimitero della Brigata Liguria.
L’Ex Cimitero, denominato “Di qui non si passa”, in memoria della battaglia della Brigata Liguria.

Cenni storici
La Strada delle 52 Gallerie fu costruita proprio durante il conflitto della Grande Guerra. Lo scopo della sua realizzazione fu quello, principalmente, di permettere alle truppe italiane di comunicare e rifornire la propria linea difensiva posizionata sulla sommità del Pasubio che, a sua volta, possedeva l’arduo compito di impedire l’avanzata dell’esercito austriaco che attaccava da valle.

Ancora tutt’oggi, la Strada viene considerata un vero capolavoro d’ingegneria militare, date le condizioni e l’epoca in cui fu realizzata. Inoltre, la sua costruzione fu tutto sommato abbastanza rapida: la 33° Compagnia minatori del 5° reggimento dell’Arma del Genio dell’Esercito Italiano, insieme ai lavoratori di 6 cinturie, ci misero appena 8 mesi per costruirla (febbraio – novembre 1917, inaugurata nei primi di dicembre).

More from Alessandro Gogna
Nevediversa 2021
Temperatura in crescita, sci a rischio di estinzione. Legambiente presenta Nevediversa 2021: il...
Read More
Join the Conversation

2 Comments

  1. says: Andrea Parmeggiani

    Bell’articolo.
    Ho percorso questa escursione diversi anni fa e ne conservo un bello e faticoso ricordo

Leave a comment
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *