Il piccolo Comune di 500 abitanti dell’Oltrepò Pavese ripopolato da chi rifugge dalla città ed è meta anche di turisti stranieri. Case a 300 euro al metro quadro e tasse al minimo. Il sindaco: «Fino a dieci anni fa molte case erano vuote, ci impegniamo affinché vivere qui diventi meno complicato».
Il ripopolamento di Mornico Losana
di Eleonora Lanzetti
(pubblicato su milano.corriere.it il 2 giugno 2024)
Chi fosse passato qualche anno fa per Mornico Losana, comune dell’Oltrepò Pavese di 500 anime, oggi resterebbe stupito. Scorci pittoreschi e mosaici di vigneti sono rimasti gli stessi. A cambiare è l’aspetto del borgo. E in parte la popolazione. Le case, una volta abbandonate e spesso fatiscenti, hanno lasciato spazio a casali ristrutturati, terrazzi fioriti e rustici pronti ad essere convertiti in case vacanze con piscine e vista mozzafiato. «Secondo gli indici Istat, Mornico era destinato allo spopolamento — spiega l’assessore regionale al Turismo Barbara Mazzali —, oggi è un borgo ad alta attrattività estera con grandissime potenzialità».
Un progetto di rinascita partito prima del Covid, e che ha avuto massimo sviluppo durante la pandemia. Hanno pensato proprio a questo Emanuele e Miriam Galasso, che dall’hinterland di Milano, dove hanno vissuto in 42 metri quadrati per 32 anni, hanno trovato una grande proprietà tra le vigne. Lei, ex podista di mezzo fondo, conosceva le colline dell’Oltrepò, veniva ad allenarsi. Così, hanno deciso di perlustrare la zona a caccia di un affare immobiliare. «Siamo rimasti affascinati da frazione Valsorda, 5 abitanti appena — raccontano — Abbiamo spazi immensi, il vicino è a più di 50 metri, ci siamo integrati bene, e partecipiamo attivamente alla vita del paese». In frazione Ronchi la vegetazione cambia, i boschi sono fittissimi. Carmela e Francisco Alcantara, l’ultima coppia arrivata da circa un anno, accolgono vicini e amici di continuo. «Abbiamo sempre voluto vivere in collina, siamo cresciuti in campagna, in Venezuela, poi ci siamo trasferiti in Italia — racconta Francisco — Lo scorso gennaio abbiamo scelto l’Oltrepò, prima lavoravo come casaro nel Casertano».
Ad attirare in questi luoghi collinari, non sempre comodi da vivere, ci sono servizi e agevolazioni: case a prezzi accessibili, dai 300 ai 900 euro al mq; Tari al minimo applicabile; scuolabus a 90 euro all’anno a bambino (i fratelli pagano la metà) e buoni mensa tra i più bassi della Provincia (il Comune contribuisce per il 40%). «Fino a dieci anni fa molte case erano vuote, il borgo si stava spopolando, ma oggi, grazie alla rinascita anche turistica, la valutazione immobiliare si è alzata del 30% — spiega il sindaco Paolo Porcellana — Ci impegniamo affinché vivere qui diventi meno complicato. Almeno 100 abitanti superano i 75 anni, quindi garantiamo assistenza e trasporto gratuito da parte dei nostri volontari per visite mediche o spesa, quando i parenti non riescono».
Un altro dettaglio salta all’occhio: molte targhe delle auto sono olandesi. Il primo ad aver creduto in Mornico come destinazione è stato Iwan Dekker, imprenditore giunto qui dopo aver cercato il posto giusto nelle Langhe e nel Chianti. Per fare cosa? Un campeggio con sei tende lodge tra le vigne, struttura inaugurata da pochi giorni.
«Mornico è diventata una meta per il turismo lento, con itinerari percorribili a piedi, in bici e a cavallo, la piscina a sfioro sulle colline — dice il vicesindaco Ilaria Rosati — Il bar della piazza e i negozi di alimentari d’estate pullulano di famiglie olandesi». Hanno pensato proprio a questo Remco Bulman, psicologo, e il compagno regista, Stephan Stokman. Sono arrivati due anni fa. «Passeggiavamo per il centro, era dicembre. L’atmosfera e la gente così amichevole ci hanno conquistati. Oggi stiamo sistemando un grande casolare per farci dimore di charme per turisti che vogliono scoprire quella che oggi chiamiamo casa».