“Marmarole selvagge”, la nuova Alta Via dolomitica

di Andrea Vascellari

Nel cuore delle Dolomiti
Nell’anno 2022 è stata aperta una nuova Alta Via nel cuore delle Dolomiti.
Siamo sulla catena montuosa delle Marmarole, in Cadore, Dolomiti Bellunesi, Veneto.
Le Marmarole confinano a nord con il gruppo del Sorapìss, a est con la valle dell’Ansiei quindi il Comune di Auronzo di Cadore (che si estende fino a Misurina), a sud con il lago del Centro Cadore e quindi i Comuni di Lozzo, Domegge e Calalzo di Cadore mentre ad ovest troviamo il Re delle Dolomiti il monte Antelao.
Le Marmarole sono famose per essere lo sfondo memorabile di alcuni tra i più famosi rifugi delle Dolomiti come il rifugio Chiggiato, il rifugio Monte Agudo, il rifugio Ciareido, il rifugio Baion, il rifugio San Marco, il rifugio Galassi e il rifugio Capanna degli Alpini.
Il nuovo trekking
Questa nuova Alta Via, mappata ed attrezzata dal gruppo Guide Alpine 3 Cime di Lavaredo, immerge gli utenti nella natura più incontaminata. Siamo in uno dei luoghi più selvaggi delle Dolomiti dove raramente si incontrano altri escursionisti e dove lo smartphone non potrà squillare.
Marmarole selvagge è una nuova avventura per chi vuole staccare seriamente la spina. Il trekking dura 4 giorni di cammino con una notte in rifugio e due notti in tenda. Si sviluppa ad una quota tra i 1800 m e i 2600 m in un ambiente selvaggio ed incontaminato per regalare panorami pazzeschi e momenti di solitudine unici. Durante il percorso si può godere di una
skyline incredibile giocando a riconoscere i Cadini di Misurina, le Tre Cime di Lavaredo, le Dolomiti di Sesto, il gruppo del Sorapìss, il Pelmo e sua maestà, il Re delle Dolomiti, il monte Antelao.
Lungo il tragitto, al posto di rumorosi escursionisti, non mancherà occasione di incontrare gli abitanti del luogo. Stiamo parlando dei camosci, abituali sulle Dolomiti, e degli stambecchi che invece si incontrano solamente sui pendii delle Marmarole.

Un tratto del tragitto Marmarole Selvagge. @Alex-Pivirotto.

Welcome Dolomiti ha creato un pacchetto per chi desidera percorrere questo nuovo trekking includendo anche le notti prima e dopo il trekking, le cene e i trasferimenti.
I clienti viaggeranno leggeri in quanto tutto il materiale per dormire e mangiare verrà spostato dall’organizzazione da un accampamento al successivo.

Alcuni dati tecnici del trekking
Giorno 1
Partenza dal Rifugio Ciareido 1969m salita alla forcella S. Lorenzo. Percorso attrezzato Amalio Da Prà fino alla forcella S. Pietro e discesa al rifugio Baion per pranzo. Dopo pranzo si prosegue lungo il sentiero 262 in direzione del rifugio Chiggiato con possibilità di salire in vetta alla Cresta d’Aiaron 2310 m con splendide vedute sull’Antelao e gli Spalti di Toro. Arrivo al rifugio Chiggiato
1911 m e pernottamento.
Note
Giornata di ambientamento, dedicata per il controllo delle attrezzature e materiali, propedeutica per i giorni successivi. Dislivello: 800 m – Difficoltà globale: media – Tempo: 6 ore.

Mappa di Marmarole Selvagge

Giorno 2
Dal rifugio Chiggiato si prende il sentiero 260 e dopo tratti esposti e passaggi attrezzati si raggiunge forcella Jau della Tana 2600 m per poi scendere lungo i Lastoi delle Marmarole fino al bivacco Tiziano 2246 m. Dopo una meritata pausa si risale brevemente la Val Longa per valicare la cresta del Tacco del Todesco 2644 m e ridiscendere nel Meduce de Fora (Meduce di fuori) fino al
bivacco Musatti 2111m nei pressi del quale è predisposto l’accampamento per la seconda notte.
Note
Giornata lunga e faticosa ma con scenari spettacolari. Flora e fauna non mancano! I lastroni delle Marmarole sono il regno degli stambecchi. Dislivello: 1200 m – Difficoltà globale: difficile – Tempo: 8 ore.

Vista verso i Cadini di Misurina e Tre Cime di Lavaredo. @Alex-Pivirotto.

Giorno 3
Dal Meduce di Fora passando per la forcella del Mescol 2420 m con numerosi tratti esposti, ma ben attrezzati, si raggiunge il Meduce de Inze (Meduce di dentro) e successivamente la forcella di Croda Rotta 2590 m. Da qui si prosegue sotto la caratteristica Torre Frescura e dopo essere scesi un
centinaio di metri si risale per un lungo traverso fino ai piedi della Cresta Vanedel 2540 m. Si prosegue con una discesa ripida ed esposta per raggiungere l’omonima forcella 2372 m situata ai piedi della Croda de Marchi. Raggiunto il versante settentrionale della Croda de Marchi e superati numerosi tratti attrezzati si arriva alla “Val Granda” (Val Grande) dove troviamo l’accampamento attrezzato per la terza notte.
Note
La giornata più impegnativa dell’intero trek. Il percorso non è mai banale, ma i tratti più difficili ed esposti sono ben attrezzati. Anche se il dislivello totale non è eccessivo i continui sali-scendi, e lo sviluppo del percorso, rendono molto faticosa questa tratta. La natura in questo posto la fa da padrona, gli scenari sono da urlo… divertimento assicurato. Dislivello: 700 m – Difficoltà globale: difficile – Tempo:10-12 ore.

Giorno 4
Dalla Val Granda, nel pressi del bivacco Voltolina 2082 m, si entra nella Val di S. Vito passando per l’espostissima cengia del Corno del Doge fino a raggiungere la forcella Grande 2255 m situata ai piedi della stupenda torre dei Sabbioni. Si arriva così al rifugio S. Marco 1823 m, fermata immancabile per il pranzo. Si riparte per raggiungere la forcella Piccola 2120 m situata alla base del monte Antelao 3264 m e successivamente il rifugio Galassi 2018 m. Per chiudere questo splendido itinerario rimane da fare la discesa che porta in Val d’Oten e quindi a Calalzo di Cadore per il rientro.
Note
Percorso molto panoramico e con difficoltà contenute. Dislivello: 750 m – Difficoltà globale: media – Tempo: 6-8 ore.

Vista sul Re delle Dolomiti, il monte Antelao, con i suoi ghiacciai. @Alex-Pivirotto.

Per ulteriori informazioni
Guide Alpine 3 Cime di Lavaredo: info@guidealpinetrecimedilavaredo.it oppure +39 340 353 0388;
Welcome Dolomiti: info@welcomedolomiti.it oppure +39 389 855 7876.

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1 Comments

  1. says: Gianfranco Pandori

    Stupendo percorso!! Il problema principale è l’acqua: l’unico punto di rifornimento è la sorgente a 300m sotto il Musatti.

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