Think bike think green

di Paolo Tagliacarne
(pubblicato su turbolento.net nel febbraio 2024)

Non basta più limitarsi a guardare, meditare, deprecare… con tanti edifici che aspettano solo di essere rigenerati (= NO consumo di suolo nuovo). Qual è la motivazione di questa scelta di luogo per il nuovo edificio del Politecnico di Milano? Era proprio necessario farlo lì? Non c’erano valide alternative? PoliMI ha sbagliato qualcosa? O il modello è lo stesso della Bocconi che pochi anni fa ha distrutto la storica bocciofila (ex Cral centrale del Latte di Milano) per il suo nuovo pensionato &c? Certo costruire il nuovo costa meno del rigenerare.

Il recupero, o rigenerazione, è però segno di attenzione al territorio, al non spreco di suolo, e l’analisi costi-benefici è sbagliata se considera gli aspetti puramente economici, senza considerare le ricadute sociali.

L’idea di sviluppo e progresso non può limitarsi al conteggio a valori puramente economico-finanziari, ma deve inglobare l’aumento graduale e costante di tutte quelle libertà, responsabilità e attività che rendono migliore la qualità della vita.

Lo abbiamo scritto anche su facebook a proposito degli alberi abbattuti (di soppiatto) al Parco Bassini di Milano. Ora vogliamo tornare sull’argomento con maggiori dettagli, proponendo la lettura dei post di Elena Grandi su Il Fatto Quotidiano e di Luca Beltrami Gandola su Arcipelago Milano.

Da entrambi riprendiamo alcuni passaggi, a nostro avviso significativi, per chi non avesse il tempo di leggere le versioni integrali.

Think bike think green: diamo i numeri
Nella classifica delle città lombarde per dimensione del verde Milano, battuta solo da Lecco, brilla per essere tra quelle che ne hanno meno con 12,7 metri quadri per abitante (dato comunale) contro i 24 metri quadri di standard di legge… La politica verde, ormai entrata prepotentemente nel panorama mondiale, richiede un coordinamento che comprenda grandi e piccoli interventi, grandi e piccole rinunce personali, cambiamenti di stile di vita: i negozi non lascino le loro porte aperte in tutte le stagioni… ricordiamoci che l’8% dell’energia in Europa è consumata dall’ICT (Information and Communications Technology) in particolare smartphone, tablet e internet television…

L’esempio della sindaca di Barcellona, Ada Colau, che vorrebbe ridurre i voli Barcellona – Madrid, un’ora e 15 minuti in aereo contro le due ore e 30 in treno, per risparmiare inquinamento, è una buona notizia perché dimostra una visione olistica del problema ambientale da parte di un sindaco… Quanto all’inquinamento dell’aria a Milano, tutti i climatologi ci dicono che la posizione della città costituisce un problema: scarsa o nulla ventilazione naturale… Che facciamo? Risparmiamo suolo come si vuole? Ci addensiamo o smettiamo di voler aumentare la popolazione milanese? Attrarre più abitanti? È un obiettivo sensato? Grazie Luca Beltrami Gadola.

Think bike think green: rigenerazione dei luoghi
Il caso Bassini è poi particolare ed emblematico. L’Università Statale, nonostante la feroce opposizione del quartiere e di molti docenti, si accinge ad andare a Rho, con alcuni Istituti, liberando spazi. Possibile che in quegli spazi non potesse andare il Politecnico? Ragioni di urgenza e di comodità? Ognuno deve fare la sua parte di sacrifici se realmente si vuole una politica verde…

Sono arrivati in una città deserta e stordita dai botti di fine anno. Sono arrivati alle prime luci dell’alba, come fossero topi d’appartamento. Solo che ladri non erano. Tutt’altro, erano lavoratori. C’erano addirittura decine di poliziotti in tenuta anti sommossa per difendere il loro lavoro: tagliare 57 alberi sani del Campus Bassini…

La lotta in difesa dell’ambiente non è solo una borraccia consegnata nelle mani di bimbi innocenti a beneficio delle telecamere… Non m’importa nulla delle week (ho perso il conto, quante sono? Dieci, cinquanta, cento?), dei Fuorisalone, delle Olimpiadi e del nuovo stadio Meazza. Quella è la facciata. Voglio una città da vivere e non da bere, voglio una città per tutti, giovani e anziani, uomini e donne, lavoratori e pensionati, e bambini. Una città da abitare, una città davvero sostenibile

Quello che è successo a Milano, al Bassini, per garantire il via libera alla devastazione di oltre seimila metri quadrati di suolo mai costruito, succede ovunque in Italia. E dimostra che alcune istituzioni e quasi tutti i partiti politici – eh sì, anche quelli del centrosinistra – sono piegati al potere economico e non viceversa, come dovrebbe essere e non è.
Se siamo in emergenza (climatica), dobbiamo dare valore e contenuto alle parole. E che emergenza sia, allora, e una volta per tutte, prima che sia troppo tardi. Sala si affacci al balcone di Palazzo Marino e chieda scusa. Se l’ha fatto un Papa, può farlo anche lui. Grazie Elena Grandi.

XR Extintion Rebellion
The Climate Mobilization
Fridays For Future Italia
#no_waste

More from Alessandro Gogna
Alla ricerca della Terra Australis Incognita
di Giovanni Savelli (pubblicato su terraincognita.earth il 10 giugno 2020) La Sterna Paradisaea è...
Read More
Join the Conversation

1 Comments

  1. says: bruno telleschi

    Bike? Non c’è alcuna relazione tra le biciclette e la rigenerazione delle città: l’unica alternativa alla congestione urbana sono i trasporti pubblici. Green cioè verde? Il feticismo delle biciclette favorisce solo il fanatismo sportivo.

Leave a comment
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *