Un’epica scoperta archeologica in Turchia

(c’è un mondo sotterraneo sotto la terra?)
di Noemi Penna
(pubblicato su lastampa.it il 25 giugno 2021

Yazilikaya era un importante santuario situato ad Ḫattusa, antica capitale dell’impero ittita. La traduzione letterale del nome dal turco significa non a caso roccia incisa, e gli scavi archeologici, iniziati quasi 200 anni fa, hanno ora rivelato un antico calendario e una mappa del cosmo che presentano «prove interessanti» di come veniva visto il pianeta 3200 anni fa.

foto Klaus-Peter Simon / Wikimedia Commons

Il tempio rupestre riflette le principali caratteristiche dell’architettura ittita, conservando a distanza di secoli rune, monoliti, incisioni nella roccia e imponenti portali. Ed è sotto uno di questi che i ricercatori hanno rinvenuto una stupenda incisione sul «mondo sotterraneo» che si nascondeva sotto la terra. 

Ci sono voluti secoli per decifrare queste opere, ma secondo i ricercatori della Luwian Studies University che da sette anni stanno scandagliando i ritrovamenti più significativi, si tratta di dettagliare rappresentazioni di un cosmo che include la Terra, il cielo e gli inferi, visti non come regno dei morti ma come luogo di creazione.

«Riteniamo che il tempio rappresenti pienamente un’immagine simbolica dell’universo, nonché i processi ciclici di rinnovamento, come il giorno e la notte o l’estate e l’inverno», scrivono i ricercatori sul Journal of Skyscape Archaeology. «Nella camera principale di Yazilikaya sono stati identificati i rilievi rupestri di 64 divinità che possono essere suddivisi in gruppi che segnano giorni, mesi sinodici e anni solari». E in base alle ultime scoperte, si pensa che l’élite della società ittita, che ha dominato l’attuale Turchia tra il 1700 e il 1100 avanti Cristo fino alla sua distruzione, abbia creato questo santuario per incarnare le proprie idee su come era organizzato l’universo. Un trattato cosmologico e religioso scolpito sulla roccia per arrivare sino a noi.

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