Nebrodi, Parco utile in pandemia

Le restrizioni sociali imposte dalla pandemia hanno limitato l’attività ordinaria dei parchi che, tuttavia, riescono a essere vicini al loro territorio anche in questi tempi difficili, con iniziative e attività importanti. Per raccontarvi una storia di buone pratiche siamo andati dall’altra parte d’Italia, in Sicilia, nel Parco dei Nebrodi.

Nebrodi, Parco utile in pandemia
di Alessandro Paolini e Sara La Rosa
(pubblicato su piemonteparchi.it il 17 giugno 2021)

La nostra “Conversazione in Sicilia” (per citare Elio Vittorini) prende le mosse da un articolo di cronaca. Il 6 aprile 2021 l’Ente Parco dei Nebrodi ha consegnato al centro vaccinale di Capo d’Orlando un congelatore capace di raggiungere la temperatura di 86°C sotto zero e perciò idoneo allo stoccaggio di vaccini per il CoViD-19. La donazione ha permesso l’apertura del Centro che – a pieno regime – potrebbe consentire la vaccinazione di 800 persone al giorno. Un contributo non secondario al superamento della pandemia, dunque, ma anche una testimonianza di come i parchi, anche in questo particolare momento, sappiano lavorare per la ripartenza.

Cime dei Nebrodi: è evidente la somiglianza con le vette dolomitiche. Foto: Ente parco dei Nebrodi.

La consegna del congelatore rappresenta il contributo concreto che il Parco intende dare al territorio dei Nebrodi, un doveroso supporto alla causa comune nel momento dell’emergenza” spiega Domenico Barbuzza, Presidente dell’Ente Parco. “Ma testimoniamo la nostra vicinanza al territorio anche con altre iniziative nate e rafforzatesi durante l’emergenza. Tra queste la campagna di comunicazione ‘Cuntami un cuntu’, nata in un questo particolare periodo per rendersi utili alle persone sole. Un modo per stare simbolicamente vicini agli anziani, radici del territorio come i nostri grandi alberi, custodi delle tradizioni locali e valorizzare le loro conoscenze. Il racconto della storia, delle tradizioni può rivelarsi uno strumento utilissimo per riempire e dare un senso alle lunghe giornate di distanziamento fisico, con la raccolta di filastrocche, preghiere, ricette e poesie. Anche il corso di fotografia naturalistica, storico impegno del Parco, si è spostato online per essere più vicino a tutti, così come i tradizionali appuntamenti per celebrare la Giornata della Terra, con numerosi video pubblicati sulla pagina Facebook del Parco e le iniziative dei nostri musei per fare conoscere flora e fauna, oltre a itinerari social e consigli su come percorrere i nostri sentieri che permettono il distanziamento fisico ma aiutano anima e respiro. Insomma non ci scoraggiamo ed abbiamo altre iniziative in cantiere che, anche se a distanza, ci tengono a stretto contatto con la popolazione e la Comunità scientifica. Tra i prossimi appuntamenti, un Congresso internazionale dedicato alla gestione sostenibile dei paesaggi culturali che si svolgerà a novembre e che, speriamo, la campagna vaccinale in corso ci permetta di realizzare in presenza“.

La locandina dell’iniziativa sociale Cuntami un cuntu

Le altre iniziative del parco dei Nebrodi
Il Parco dei Nebrodi non si è fermato per la pandemia ed è attivissimo su vari fronti. Fra le tante iniziative la sottoscrizione di due importanti protocolli: il primo, con il Comune di Tortorici ed il Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana per rafforzare i controlli sul territorio e sulle aree in concessione, in particolare i fondi concessi a privati e imprese per essere destinati a semina e pascolo. In virtù dell’accordo l’Ente Parco dei Nebrodi mette a disposizione il proprio Corpo di vigilanza, che va a supportare l’attività del Corpo Forestale della Regione Siciliana. Il secondo protocollo prevede la collaborazione fra il Parco e l’Associazione Giacche Verdi di Bronte, che organizzerà iniziative di educazione ambientale rivolte ai bambini e incentrate sulla fruizione del territorio del Parco a cavallo.

Panorama estivo del parco. Foto: Ente parco dei Nebrodi.

Vi è poi la campagna “Territorio che nutre“, destinata alle scuole della provincia, che riguarda l’educazione alla sostenibilità e alla corretta alimentazione. Conoscere e promuovere il consumo dei prodotti del comprensorio dei Nebrodi, in alternativa alla scelta di prodotti industriali e conservati, è stata individuata come strategia sia per una migliore qualità alimentare che per valorizzare i prodotti del territorio e quindi il patrimonio gastronomico locale, grazie anche al coinvolgimento dei produttori locali dell’Associazione “Strade dei Sapori dei Nebrodi”, creata dallo stesso Parco. Una sorta di iniziativa gemella dei nostri “Parchi da gustare” quindi!

La consegna del congelatore. Da sinistra Ignazio Digangi (direttore parco), Domenico Barbuzza (presidente) e Franco Ingrillì (sindaco di Capo d’Orlando). Foto: Ente parco dei Nebrodi.

La natura in diretta: la webcam dal nido dell’aquila reale
Un’opportunità di vivere la biodiversità del parco anche in tempo di restrizioni è offerta dalla webcam installata nei pressi del nido dell’aquila reale del Parco dei Nebrodi, ubicato sulle Rocche del Crasto nei pressi di Alcara Li Fusi.

L’Ente Parco vanta una lunga esperienza nel telemonitoraggio: il sito è oggetto di studio fin dal 2006 e le immagini riprese sono state inserite in rete, permettendo a studiosi ed appassionati di animali selvatici di assistere alle scene di vita quotidiana che accadono all’interno del nido. Dalle fasi di restauro del nido – attività che solitamente avviene ad inizio inverno con l’apporto di nuovo materiale vegetale – alla deposizione delle uova e alla loro cova, al momento magico della nascita e alla progressiva crescita degli aquilotti, fino all’involo, tutte le fasi della vita di questo animale sono documentate in diretta no-stop.

Le uova deposte dall’aquila sono di solito un paio ma la selezione naturale permette in genere la sopravvivenza di un solo esemplare. Anche quest’anno sono state deposte due uova e tra la prima e la seconda settimana di maggio è prevista la loro schiusa e la nascita degli aquilotti, un evento da non perdere. L’aquila reale è il più grande uccello da preda europeo, con un apertura alare che supera facilmente i due metri. Dal punto di vista ecologico è un superpredatore, al vertice della catena alimentare e senza nemici in natura. Nel Parco dei Nebrodi ne vivono tre coppie ed una di queste, quella che vive tra le rocche del Crasto di Alcara li Fusi, è legata ad una singolare leggenda. Si narra, infatti, che San Nicola Politi, che viveva da eremita in una grotta tra queste impervie montagne avesse instaurato un rapporto eccezionale con l’aquila reale, tanto che questa ogni giorno gli portava del cibo, ricevendo in cambio la benedizione del santo.

Panorama estivo del parco: sullo sfondo, il mare. Foto: Ente parco dei Nebrodi.

Il Parco naturale dei Nebrodi, le “Dolomiti del sud”
Il territorio del Parco dei Nebrodi, la più grande area protetta della Sicilia, si estende per quasi 90mila ettari nel nord ovest dell’isola, a metà strada fra Messina e Catania, comprendendo al suo interno 24 comuni, con una popolazione complessiva di quasi centomila persone.

La catena montuosa dei Nebrodi, lunga circa 70 Km, insieme alle Madonie ad ovest ed ai Peloritani ad est, costituisce l’Appennino siculo. Il Parco si affaccia, a nord, direttamente sul Mar Tirreno, mentre il limite meridionale è segnato dall’Etna e dai fiumi Alcantara e Simeto. Gli elementi principali che caratterizzano il paesaggio sono la diversità di modellazione dei rilievi, la ricchissima vegetazione e gli ambienti umidi. Le cime, che raggiungono con il Monte Soro la quota massima di 1847 metri, hanno fianchi arrotondati e si aprono in ampie vallate solcate da numerose fiumare che sfociano nel Mar Tirreno. In altre zone il paesaggio assume aspetti dolomitici, con profili irregolari e forme aspre, come le Rocche del Crasto. I Nebrodi sono caratterizzati da ricchi boschi, verdi pascoli d’alta quota, laghi e torrenti che contrastano con l’immagine comune di una Sicilia arida ed arsa dal sole. Il Parco offre diverse mete ed attrazioni turistiche come il Castello dell’Impallaccionata o Pietratagliata, il lago di Maulazzo a 1400 metri incastonato nella faggeta di Solazzo Verde e lago di Biviere nel territorio di Cesarò che rappresenta la zona umida montana di maggior valore naturalistico della Sicilia.

More from Alessandro Gogna
Parco Naturale Regionale Sirente/Velino – 1 – Ercole Di Berardino
Il Velino-Sirente è un gruppo montuoso dell’appennino centrale collocato principalmente nell’Abruzzo occidentale, in provincia...
Read More
Join the Conversation

1 Comments

Leave a comment
Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *