Il festival delle terre alte

di Pietro Assereto

Dopo cinque anni di assenza è tornato Milano Montagna, una due giorni ricca di incontri, talk, film, documentari, mostre ed esperienze. L’evento si è svolto il 26-27 ottobre 2024 nei locali della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

Lo storico Milano Montagna Festival, che dal 2014 al 2019 aveva chiamato a raccolta gli appassionati e curiosi delle terre alte, è tornato a riempire la città meneghina dopo cinque anni di assenza grazie all’associazione I.D.A. Idee Dall’Alto. Gli storici fondatori Laura Agnoletto e Francesco Bertolini da quest’anno hanno, infatti, deciso di affidare il Festival al collettivo dei soci Francesca Davide, Michela Belli, Marco Mascheroni, Marco Zambaldo, i quali sono riusciti a far ripartire il progetto e donargli una nuova luce.

La montagna in città
Nella città meneghina vive un numero sorprendente di persone che amano e frequentano valli, boschi, sentieri e cime. L’obiettivo del Milano Montagna festival era quello di creare un contesto urbano dove conoscere e approfondire le più belle storie e incontrarne i protagonisti. Obbiettivo ampiamente raggiunto. Il tema del festival, patrocinato dal Comune di Milano attraverso l’Assessorato allo Sport, da Guide Alpine Italiane e dal CAI Nazionale, era “Tempo di Montagna”. “La montagna vive secondo i suoi ritmi, le sue stagioni, le sue condizioni. Un tempo dettato da spazi e relazioni. Un tempo a volte compreso, a volte sfidato, a volte interrotto dall’essere umano. Il festival sarà l’occasione per capire cosa abbiamo imparato dal passato e cosa oggi stiamo progettando per il futuro. Il programma è ricco di punti di vista, con un’attenzione particolare rivolta alle tematiche ambientali”. Non a caso è stata scelta Adele Zaini come conduttrice del festival, una giovane fisica del clima, ricercatrice e attivista, nonché presidentessa del gruppo CAI Sem Juniores. Tra i numerosi talk, ha condotto “Un’ora per acclimatarsi / ghiacciai, dighe e crisi climatica a cura di l’altra montagna”, una tavola rotonda con Sofia Farina di L’Altra Montagna e POW, Michele Argenta di Ci Sarà Un Bel Clima e Gigiat, il glaciologo Giovanni Baccolo, Luca Rota, autore de “Il miracolo delle dighe” e Vanda Bonardo. Nel corso delle due giornate, sul palco con Adele Zaini sono salite figure del mondo della montagna, come Marco Confortola e Alex Txikon, ma anche tantissimi scrittori: Pietro Lacasella, autore di “Sottocorteccia. Un viaggio tra i boschi che cambiano”, Michele Marziani, di “Dove dormi la notte. Un racconto di resistenza, pesca e socialismo”, Paolo Paci, per “L’Alfabeto del Paradiso. Storia di un parco nazionale, delle sue cime, delle sue genti”, Sirio Zao, con “L’arte della slackline”, Anna Torretta, autrice di “Dal Tetto di Casa Vedo il Mondo”, Alberto Milani con il suo “Yogarrampicata”, Giovanni Baccolo, autore di “I Ghiacciai Raccontano”, Amedeo Cavalieri, membro dei Brocchi sui Blocchi, con “Abituati a cadere”, Giovanni Ludovico Montagnani che ha raccontato il suo “Dopo l’incidente. E se andasse tutto molto meglio del previsto?”, Paul Prichard, e, in collegamento, Pietro Dal Pra e Adam Ondra, autori a quattro mani dell’autobiografia del talento ceco “The Climber”.

Sono stati proiettati i film “Lung ta cavalli al vento”, con a susseguirsi incontro con gli autori, “Into The (Un)Known”, “C’era una volta ad est” con il regista Alessandro d’Emilia, “Etna – Freeride On Another Planet” con Shanty Cipolli, “Ritorno al Breithorn” con Dario Tubaldo, Ettore Personnettaz e Shanty Cipolli, “Scorace” di No Grip Climbing, “Primascesa – La Montagna Creata Dall’uomo” e “Transcardus”, il nuovo film di Ferrino.

Non solo contenuti ma anche esperienze
All’esterno della Fondazione Feltrinelli, sulla passeggiata Pasternak, è stata infatti posizionata una parete di arrampicata di sette metri con due linee, una per principianti e l’altra più performante a cura di Wall Party. Nonostante il tempo, erano tanti i bambini che hanno voluto provare per la prima volta l’ebbrezza verticale. Hanno sponsorizzato l’evento Ferrino, Sportler e SCARPA in qualità di main partner e poi Montura, Manga Climbing, Ragni di Lecco, Climbing Radio, Lifegate, Versante Sud.

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1 Comments

  1. says: Carlo Crovella

    Non mi piacciono i grattacieli di cui Milano va fiera (o, meglio: è una “certa” Milano che va fiera dei suoi grattacieli). Ma mi piace molto la foto di apertura che si collega bene alla ripresa del festival. Per una volta accantono il mio abituale pessimismo cosmico e vedo in quella foto un messaggio positivo: non è la citta “grattacieluta” che inquina e rovina la montagna, ma è la montagna che si riappropria della città e, “pulendola”, la salva. Anche con iniziative come questo festival. Speriamo in bene!

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